WEB: SOS STALKING, CONSIGLI PER EVITARE PERSECUZIONI ONLINE E NELLA VITA REALE =

DOMENICA 20 MAGGIO 2018 15.43.08

WEB: SOS STALKING, CONSIGLI PER EVITARE PERSECUZIONI ONLINE E NELLA VITA REALE =

Puglisi, situazioni potenzialmente pericolose con l'utilizzo dei social Roma, 20 mag. (AdnKronos) - Ben 8 italiani su 10 hanno subito molestie online o attraverso il cellulare: sono questi i dati evidenziati dal Rapporto Italia 2017 di Eurispes, che fotografano il fenomeno del cosiddetto cyberstalking in Italia. Secondo il sondaggio, l'83,3% delle persone intervistate ha subito almeno una molestia attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie. La quota sale ulteriormente se si considera la fascia di età più giovane: il 91,2% dai 25 ai 34 anni e l'87,5% dai 18 ai 24 anni. Revenge Porn, Sexting, Sextortion, Cyber-harassment e Cyberstalking, ognuno di questi termini rappresenta un crimine ben preciso a sfondo sessuale. Nella sola città di Milano, secondo i dati raccolti da Sos Stalking, almeno un giovane su tre tra i 16 e i 25 anni ha dato seguito ad atti persecutori nei confronti di coetanei attraverso i social network. ''Dall'avvento dei social media in poi, il livello di tolleranza nei confronti di comportamenti o azioni che anni prima sarebbero stati considerati persecutori si è decisamente abbassato - afferma l'avvocato Lorenzo Puglisi, presidente e fondatore di Sos Stalking - Facebook, Instagram e Twitter hanno reso tutti potenziali stalker e vittime di Stalking, anche se, per fortuna, il limite che trasforma una persona da innocua 'guardona' a criminale conclamato riguarda una percentuale minima. Si calcola che tra gli stalker telematici almeno uno su tre è passato all'azione con appostamenti sotto casa o sotto il luogo di lavoro''. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN
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(AdnKronos) - Le funzioni introdotte da alcune app, per esempio, riguardano la geolocalizzazione che permette di tracciare con una certa meticolosità tutti i luoghi maggiormente frequentati dagli utilizzatori, ad esclusione per ragione di privacy della propria abitazione, del luogo di lavoro, del dottore o della banca, fornendo ai possibili partner una mappa completa degli spostamenti durante il giorno. Il motivo sta nella volontà di massimizzare le probabilità di 'match' tra persone realmente compatibili, ad esempio che portino il cane a spasso in un determinato parco o amino fare colazione sempre in un certo bar. ''Questa ulteriore funzione -commenta l'avvocato Puglisi - può diventare uno strumento pericolosissimo nelle mani delle persone sbagliate che impone a chi intende avvalersene il massimo dell'attenzione. Resta poi da valutare se non vi siano conflitti con la recente normativa sulla privacy che proprio il 25 maggio entrerà in vigore per tutte le aziende operanti sul territorio comunitario''. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN
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(AdnKronos) - D'altro canto, altre applicazioni hanno introdotto funzioni che permettono di fornire il proprio riscontro alla veridicità dei dati che gli iscritti pubblicano: dating app che promettono di proporre un solo match di qualità al giorno, avranno accesso ad un sistema di valutazione che permetterà loro di valutare le conversazioni, gli appuntamenti e la somiglianza fra gli uomini in foto e le persone con cui effettivamente escono. Un accorgimento per allertare altre donne sulla verosimiglianza, e conseguente presunta affidabilità, del possibile partner. Lo scandalo Cambridge Analytica ha reso evidente come la cessione dei nostri dati personali a terze parti sia una naturale conseguenza del business delle piattaforme, che si stanno pian piano evolvendo in 'organismi sovranazionali diffusi', naturalmente privati, che con le loro leggi (policy) e le loro misure (sospensione account, eliminazione) hanno acquisito un potere enorme e inestimabile. Ma l'escalation di erosione della privacy non accenna a diminuire, nonostante gli ultimi casi di cronaca abbiano mostrato all'opinione pubblica che, quanto più alimentiamo i social, tanto più il guadagno in termini di big data (che si traducono naturalmente in milioni di dollari) diventa appetibile per le case madri della Silicon Valley. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN
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(AdnKronos) - Se però, nonostante i rischi, la decisione di continuare a cercare un possibile compagno (o compagna) di vita, o di raccontarsi sui social resta immutata, si può perlomeno cercare di tutelarsi e di prevenire il cyberstalking. L'avvocato Puglisi fornisce 7 consigli pratici per evitare situazioni potenzialmente pericolose che possono verificarsi con l'utilizzo dei social. 1. Evitare di fornire quanto più possibile l'indirizzo di casa: questa è la prima regola fondamentale da seguire. Purtroppo può capitare anche accidentalmente quando si compila un form per l'iscrizione online o per il pagamento di una fattura. ''Fate sempre attenzione a non specificarlo, se non strettamente necessario'', afferma l'avvocato. 2. Creare mail ad hoc per l'iscrizione alle varie piattaforme, evitando così fastidiosi spamming. I social network richiedono sempre un indirizzo mail per la verifica dell'account, ''ad esempio suggerisco di utilizzare servizi di e-mail temporanea, caselle di posta per un utilizzo limitato a quella precisa funzione'', precisa Puglisi. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN
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(AdnKronos) - 3. Inventare password 'forti' e diverse per ogni account social. Inoltre, è bene non condividere mai la password con nessuno. Esistono diverse applicazioni per gestire tutte le password, sia on line che off line. 4. Almeno una volta all'anno, è buona abitudine controllare i propri dati personali online. È possibile verificare i risultati cercando su Google il proprio numero di telefono, l'e-mail, il nome e l'indirizzo. Questa verifica permette di evitare eventuali 'perdite' di dati. 5. Configurare le impostazioni sulla privacy nei social network, senza lasciare quelle fornite di default. Ugualmente è meglio fare attenzione a chi vedrà le condivisioni nel feed e a chi avrà accesso ai contatti e alle informazioni personali. Meglio disabilitare i servizi di geolocalizzazione, ma se si utilizzano le app per fare il check-in le informazioni verranno comunque condivise. (segue) (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN
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POLIZIASICUREZZA

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(AdnKronos) - 6. Se, nonostante tutte le accortezze, si ritiene di essere perseguitati online, l'avvocato Puglisi suggerisce di: disattivare webcam e microfono; disabilitare tutti i servizi di localizzazione abilitati su iPhone o Mac; non leggere messaggi ed e-mail da mittenti sconosciuti; installare le applicazioni di navigazione sicura e anti-phishing, per impedire che i cyber stalker scarichino spyware sul computer tramite pagine web infette, chat o e-mail. 7. Infine è sempre opportuno segnalare alla polizia eventuali sospetti di cyberstalking e molestie online. Purtroppo ancora oggi molti sono convinti che il cyberstalking non vada preso sul serio se non si verificano conseguenze 'persecutorie' nella vita reale. Ma la maggior parte delle vittime di cyberstalking conosce i propri stalker nella vita reale. Possono essere colleghi di lavoro, pretendenti frustrati da siti di incontri online o persino amici. ''In termini di sicurezza, è meglio rischiare di sembrare ridicoli davanti alla polizia, che diventare una vittima nella vita reale'', conclude Puglisi. (Sin/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 20-MAG-18 15:42 NNNN