(AGI) - Londra, 24 giu. - In Gran Bretagna il caso di una giovane, mentalmente disabile, costretta da un giudice ad abortire sta suscitando aspre polemiche. La donna sui 20 anni, incinta di 22 settimane, insieme alla madre si e' opposta all'interruzione di gravidanza, ma il giudice Nathalie Lieven, pur ammettendo che si tratti di "un'immensa intrusione" nella sua vita, ha sostenuto che la misura "straziante" e' nel suo interesse. La giovane, di religione cattolica e figlia di una ex ostetrica di origini nigeriane, ha sviluppato una disabilita' mentale all'eta' di 6-9 anni. La madre ha dichiarato di potersi prendere cura del bimbo insieme alla figlia ma, secondo il giudice, la giovane non e' in grado di prendere una simile decisione sebbene abbia fatto capire di voler portare avanti la gravidanza. Le circostanze della gravidanza non sono chiare e la polizia sta indagando sul caso, ha riferito il New York Times. "Sono acutamente consapevole del fatto che per lo Stato ordinare a una donna di avere un aborto quando sembra che non lo vuole e' un'immensa intrusione". Tuttavia, ha spiegato il giudice, bisogna agire "nel miglior interesse della donna, non in base alle opinioni della societa' sull'interruzione di gravidanza". (AGI)Sca 18:26 24-06-19
Nessun commento:
Posta un commento