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lunedì 24 giugno 2019

Salario minimo: sindacati, rischio abbassamento retribuzioni

LUNEDÌ 24 GIUGNO 2019 16.53.51


Salario minimo: sindacati, rischio abbassamento retribuzioni =

(AGI) - Roma, 24 giu. - Una legge sul salario minimo orario legale per tutti i lavoratori dipendenti deve partire dai contratti collettivi nazionali "stabilendo il valore legale dei trattamenti economici complessivi previsti dai Ccnl". E' la posizione espressa da Cgil, Cisl e Uil, nell'audizione alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sul salario minimo. I sindacati confederali si sono dette fortemente preoccupate dai "probabili effetti collaterali pericolosi: potrebbe favorire una fuoriuscita dall'applicazione dei Ccnl rivelandosi cosi' uno strumento per abbassare salari e tutele delle lavoratrici e dei lavoratori". "Rischiamo - dicono i sindacati - con l'introduzione di un salario minimo legale, che un numero non marginale di aziende possano disapplicare il Ccnl di riferimento (semplicemente non aderendo a nessuna associazione di categoria), per adottare il solo salario minimo e mantenere 'ad personam', o con contrattazione individuale, i differenziali a livello retributivo, senza dover erogare ne' il salario accessorio ne' rispettare le tutele normative che ad oggi il Ccnl garantisce". Inoltre, l'introduzione di un salario minimo legale che non coincida con quanto stabilito dai Ccnl "costituirebbe un fortissimo disincentivo al rinnovo di alcuni contratti nazionali, relativi a settori ad alta intensita' lavorativa, a basso valore aggiunto e a forte compressione dei costi. In tali settori gia' oggi il rinnovo dei contratti avviene con ritardi che pesano sui lavoratori e l'introduzione del salario orario minimo rischierebbe di rendere irraggiungibile un loro rinnovo. L'indicazione di un salario minimo legale rischia quindi di standardizzare al ribasso la condizione di molti lavoratori, piuttosto che costituire un fattore di emersione". Un salario minimo orario diverso da quello previsto dai Ccnl - hanno fatto notare Cgil, Cisl e Uil - non servirebbe nemmeno a sostenere quella crescente quota di cosiddetti 'lavoratori poveri' dovuti alla forte crescita registrata dai rapporti di lavoro a part time involontario nella struttura dell'occupazione italiana. "Per questi lavoratori - e' la conclusione- servirebbe poter lavorare di piu' o contare su altre forme di integrazione". (AGI) Ing (Segue) 241653 GIU 19 NNNN
LUNEDÌ 24 GIUGNO 2019 16.54.10


Salario minimo: sindacati, rischio abbassamento retribuzioni (2)=

(AGI) - Roma, 24 giu. - I sindacati confederali chiedono di aumentare l'efficacia dei contratti collettivi e di consentire l'adozione di adeguate sanzioni nei confronti di chiunque non rispetti quanto in essi contenuto. Secondo Cgil, Cisl e Uil, occorre "intervenire stabilendo, da un lato, il valore legale di quanto previsto dai Ccnl e, dall'altro, con controlli piu' puntuali e interventi correttivi a ridurre le fasce di sfruttamento, agendo, contemporaneamente, contro il fenomeno dell'evasione contrattuale". La richiesta dei sindacati e' di assumere i minimi tabellari dei Ccnl come salario orario minimo per legge, in modo da garantire tutele retributive adeguate. Dare valore legale ai Ccnl stipulati dalle organizzazioni comparativamente maggiormente rappresentative - hanno spiegato in audizione la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti, il segretario generale aggiunto della Cisl Luigi Sbarra e la segretaria confederale Uil Tiziana Bocchi - avrebbe anche il merito di facilitare i controlli degli Ispettori del lavoro che sono decisamente pochi. Gli ispettori in organico sono infatti 4 mila (2,5 mila ispettori del lavoro, a cui si aggiungono 1,5 mila ispettori Inps e Inail), ed ognuno dovrebbe controllare mediamente 456 aziende in un anno. L'altro argomento dei sindacati confederali e' che l'effettiva retribuzione oraria di un lavoratore coperto da Ccnl e' ben superiore al semplice minimo tabellare. La sola definizione di un salario minimo legale orario ben difficilmente riuscirebbe a garantire quel "trattamento economico complessivo" che la contrattazione collettiva ha ormai sancito in ogni comparto lavorativo, cosi' come le forti tutele normative da essa garantite. "Infatti - fanno notare - le attuali retribuzioni dei lavoratori italiani non sono costituite meramente dai minimi orari ma sono composte da piu' voci retributive (13^ e in alcuni casi 14^ mensilita', dinamiche retributive dei livelli di inquadramento, maggiorazioni per prestazioni orarie o di altro tipo, ferie, indennita', Edr ed altri voci e premi retributivi settoriali di carattere nazionale) e da ulteriori tutele che risultano essere sostanziali e fondamentali per un dignitoso rapporto di lavoro (riduzioni di orario contrattuali, tutele per malattia, maternita', infortuni superiori a quelle di legge, erogazione di un welfare previdenziale e sanitario diffuso e significativo)". (AGI) Ing (Segue) 241653 GIU 19 NNNN
LUNEDÌ 24 GIUGNO 2019 16.53.58


Salario minimo: sindacati, rischio abbassamento retribuzioni (3)=

(AGI) - Roma, 24 giu. - La tesi dei sindacati e' che in Italia "la contrattazione collettiva nazionale non ha perso la propria efficacia generale e i campi di applicazione di tutti i contratti collettivi nazionali permettono di affermare che ogni attivita' economica e ogni lavoratore subordinato e' coperto oggi da un Ccnl di riferimento e che anche i lavoratori a termine e in somministrazione godono delle stesse tutele retributive degli altri lavoratori subordinati". Cgil, Cisl e Uil piuttosto denunciano come si stia affermando la proliferazione contrattuale, la diffusione di contratti poco e per nulla rappresentativi e in dumping (anche dal punto di vista retributivo) rispetto ai contratti stipulati dalle parti sociali maggiormente rappresentative. "Questo - affermano - e' il vero problema, insieme alla evasione contrattuale e al crescente sommerso in molte attivita'". "Le quote di lavoratori che le statistiche e gli studi valutano come non coperti dalla contrattazione salariale nazionale (10-15% della popolazione lavorativa) sono - affermano Cgil, Cisl e Uil - legate alla eccessiva diffusione del lavoro irregolare, di forme di sottoccupazione (basti pensare al fenomeno delle false cooperative che con regolamenti aziendali violano i Ccnl o delle false partite Iva che la recente riforma fiscale 'flat tax' portera' a diffondersi) e di part-time involontari che l'introduzione del salario minimo legale non portera' a mitigare".(AGI) Ing 241653 GIU 19 NNNN

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