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lunedì 24 giugno 2019

Acque di balneazione, in Italia 95,2% di qualità eccellente-buona

Acque di balneazione, in Italia 95,2% di qualità eccellente-buona In Europa al quinto posto dopo Cipro, Malta, Austria e Grecia Roma, 24 giu. (askanews) - La Commissione europea ha pubblicato il 6 giugno 2019 il rapporto "European Bathing Water Quality in 2018", che illustra la qualità delle acque di balneazione in tutti i 28 Stati membri dell'Unione Europea. L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale di quelle europee (22.131): 5.539 totali, di cui 4.871 marine e 668 interne. Seguono la Francia con 3.351, la Germania con 2.289 (acque interne), la Spagna con 2.228 e la Grecia con 1.598. Nel rapporto si riscontra un'ottima qualità delle acque in Italia, con una percentuale di acque di balneazione di classi di qualità eccellente e buona pari al 95,2% del totale. Il dato si attesta oltre la media Ue (85%) ed assume un significato ancora più rilevante se si considera che circa 1/4 delle acque di balneazione marine in Europa sono localizzate in Italia, caratterizzata da una costa fortemente antropizzata. Nella stagione balneare 2018, sul totale delle acque, il 90% è di qualità eccellente; il 5,2% buona; il 2,1% sufficiente; l'1,6% scarsa; l'1,2% non classificata per campionamenti insufficienti. In Europa lo scettro della classifica va a Cipro, con il 99,1% di acque balneabili eccellenti, seguita da Malta (98,9%), Austria (97,3%) e Grecia (97%). Il Ministero della Salute svolge a livello nazionale un ruolo di coordinamento per quanto riguarda la gestione delle acque di balneazione ed è l'Autorità nazionale competente per l'invio dei dati di monitoraggio alla Commissione europea, la quale, ai sensi della Direttiva 2006/7/CE, verifica la conformità della qualità delle acque di balneazione marine ed interne e pubblica, sulla base dei dati di monitoraggio degli Stati Membri, il report europeo. Le acque di balneazione sono classificate secondo quanto previsto dalla Direttiva 2006/7/CE, recepita dall'Italia con D.L.vo 116 del 30 maggio 2008 e attuata con Decreto ministeriale 30 marzo 2010, che definisce altresì i criteri per il divieto di balneazione. La classificazione di ogni singola acqua di balneazione viene effettuata al termine di ogni stagione balneare sulla base dei risultati analitici del monitoraggio, basato sui valori dei due indicatori microbiologici, escherichia coli ed enterococchi intestinali, con frequenza almeno mensile. Le classi di qualità sono 4: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. Sav 20190624T175923Z

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