VENERDÌ 20 SETTEMBRE 2019 11.55.59
= Cucchi: pm, attendibile e credibile supertestimone Casamassima =
(AGI) - Roma, 20 set. - Nell'inchiesta bis sul pestaggio di Stefano Cucchi sono da considerare "pienamente attendibili" le dichiarazioni che i carabinieri della stazione di Tor Vergata Riccardo Casamassima e Maria Rosati resero nel maggio del 2014 all'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia del ragazzo. Lo ha ribadito il pm Giovanni Musaro' nel corso della sua requisitoria. "Le presunte criticita' sollevate dai difensori degli imputati di questo processo - ha insistito il pm - non solo non hanno scalfito ma hanno pure dato forza al grado di attendibilita' e credibilita' di questi due testimoni. Loro sono stati pure intercettati per cui possiamo dire che le testimonianze rese in procura, ovviamente riscontrate, si sono rivelate genuine. Casamassima e Rosati erano l'ultima ruota del carro, possibile che non avevano messo in conto che avrebbero avuto contro tutto e tutti parlando del caso Cucchi?". "E' successo un casino - era il ricordo di Casamassima - i ragazzi hanno massacrato di botte un arrestato: il maresciallo Roberto Mandolini (imputato di falso e calunnia, ndr) me lo disse portandosi la mano sulla fronte e precipitandosi a parlare con il comandante Enrico Mastronardi della stazione Tor Vergata. Seppi da quella che e' poi diventata la mia compagna, Maria Rosati, e che assistette al colloquio perche' faceva da autista di Mastronardi, che stavano cercando di scaricare le responsabilita' dei carabinieri sulla polizia penitenziaria. Lei capi' il nome Cucchi, ma all'epoca non era ancora una vicenda nota perche' non era morto". Per il pm, quel colloquio avvenne il 17 ottobre del 2009, due giorni dopo l'arresto di Cucchi. Casamassima e Rosati hanno poi ripetuto nel processo in assise quanto detto in procura. (AGI) Cop 201155 SET 19 NNNN
= Cucchi: pm, attendibile e credibile supertestimone Casamassima =
(AGI) - Roma, 20 set. - Nell'inchiesta bis sul pestaggio di Stefano Cucchi sono da considerare "pienamente attendibili" le dichiarazioni che i carabinieri della stazione di Tor Vergata Riccardo Casamassima e Maria Rosati resero nel maggio del 2014 all'avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia del ragazzo. Lo ha ribadito il pm Giovanni Musaro' nel corso della sua requisitoria. "Le presunte criticita' sollevate dai difensori degli imputati di questo processo - ha insistito il pm - non solo non hanno scalfito ma hanno pure dato forza al grado di attendibilita' e credibilita' di questi due testimoni. Loro sono stati pure intercettati per cui possiamo dire che le testimonianze rese in procura, ovviamente riscontrate, si sono rivelate genuine. Casamassima e Rosati erano l'ultima ruota del carro, possibile che non avevano messo in conto che avrebbero avuto contro tutto e tutti parlando del caso Cucchi?". "E' successo un casino - era il ricordo di Casamassima - i ragazzi hanno massacrato di botte un arrestato: il maresciallo Roberto Mandolini (imputato di falso e calunnia, ndr) me lo disse portandosi la mano sulla fronte e precipitandosi a parlare con il comandante Enrico Mastronardi della stazione Tor Vergata. Seppi da quella che e' poi diventata la mia compagna, Maria Rosati, e che assistette al colloquio perche' faceva da autista di Mastronardi, che stavano cercando di scaricare le responsabilita' dei carabinieri sulla polizia penitenziaria. Lei capi' il nome Cucchi, ma all'epoca non era ancora una vicenda nota perche' non era morto". Per il pm, quel colloquio avvenne il 17 ottobre del 2009, due giorni dopo l'arresto di Cucchi. Casamassima e Rosati hanno poi ripetuto nel processo in assise quanto detto in procura. (AGI) Cop 201155 SET 19 NNNN
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