LUNEDÌ 20 APRILE 2020 12.26.24
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog =
(AGI) - Roma, 20 apr. - Manca ancora la prova definitiva, ma "e' plausibile che la gia' avvenuta esposizione di lungo periodo all'inquinamento atmosferico possa aumentare la vulnerabilita' degli esposti al Covid-19 a contrarre, se contagiati, forme piu' importanti con prognosi gravi". Lo hanno spiegato con un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Atmosphere da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac-CNR). (AGI) red/Mld (Segue) 201226 APR 20 NNNN
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog =
(AGI) - Roma, 20 apr. - Manca ancora la prova definitiva, ma "e' plausibile che la gia' avvenuta esposizione di lungo periodo all'inquinamento atmosferico possa aumentare la vulnerabilita' degli esposti al Covid-19 a contrarre, se contagiati, forme piu' importanti con prognosi gravi". Lo hanno spiegato con un nuovo studio appena pubblicato sulla rivista Atmosphere da un gruppo di ricercatori dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima (Isac-CNR). (AGI) red/Mld (Segue) 201226 APR 20 NNNN
LUNEDÌ 20 APRILE 2020 12.26.36
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog (2)=
(AGI) - Roma, 20 apr. - "Il lavoro affronta il problema con due distinte domande, riguardanti una l'influenza dell'esposizione pregressa a inquinamento atmosferico sulla vulnerabilita' al Covid -19 e l'altra il meccanismo di trasporto per diffusione in aria senza contatto", spiegano Daniele Contini e Francesca Costabile di Cnr-Isac. "E' plausibile che la gia' avvenuta esposizione di lungo periodo all'inquinamento atmosferico possa aumentare la vulnerabilita' degli esposti al Covid -19 a contrarre, se contagiati, forme piu' importanti con prognosi gravi. Tuttavia, deve ancora essere stimato il peso dell'inquinamento rispetto ad altri fattori concomitanti e confondenti. Peraltro, gli effetti tossicologici del particolato atmosferico dipendono in maniera rilevante dalle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, per cui non e' immediato tradurre valori elevati dei parametri convenzionalmente misurati (PM2.5 e PM10), senza ulteriori caratterizzazioni, in una spiegazione diretta dell'aumento della vulnerabilita' al Covid -19 o delle differenze di mortalita' osservate. I dati recenti mostrano focolai in aree caratterizzate da livelli di inquinamento molto diversi tra loro, ma i dati sui contagi sono viziati da rilevante incertezza, legata all'attendibilita', precisione e completezza conteggi e alla modalita' di esecuzione dei tamponi". La ricerca affronta inoltre la plausibilita' della trasmissione del virus in aria (detta "airborne"). (AGI) red/Mld (Segue) 201226 APR 20 NNNN
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog (2)=
(AGI) - Roma, 20 apr. - "Il lavoro affronta il problema con due distinte domande, riguardanti una l'influenza dell'esposizione pregressa a inquinamento atmosferico sulla vulnerabilita' al Covid -19 e l'altra il meccanismo di trasporto per diffusione in aria senza contatto", spiegano Daniele Contini e Francesca Costabile di Cnr-Isac. "E' plausibile che la gia' avvenuta esposizione di lungo periodo all'inquinamento atmosferico possa aumentare la vulnerabilita' degli esposti al Covid -19 a contrarre, se contagiati, forme piu' importanti con prognosi gravi. Tuttavia, deve ancora essere stimato il peso dell'inquinamento rispetto ad altri fattori concomitanti e confondenti. Peraltro, gli effetti tossicologici del particolato atmosferico dipendono in maniera rilevante dalle caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche, per cui non e' immediato tradurre valori elevati dei parametri convenzionalmente misurati (PM2.5 e PM10), senza ulteriori caratterizzazioni, in una spiegazione diretta dell'aumento della vulnerabilita' al Covid -19 o delle differenze di mortalita' osservate. I dati recenti mostrano focolai in aree caratterizzate da livelli di inquinamento molto diversi tra loro, ma i dati sui contagi sono viziati da rilevante incertezza, legata all'attendibilita', precisione e completezza conteggi e alla modalita' di esecuzione dei tamponi". La ricerca affronta inoltre la plausibilita' della trasmissione del virus in aria (detta "airborne"). (AGI) red/Mld (Segue) 201226 APR 20 NNNN
LUNEDÌ 20 APRILE 2020 12.26.42
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog (3)=
(AGI) - Roma, 20 apr. - "Un tema attualmente molto dibattuto e ritenuto dagli autori dello studio plausibile, anche se non e' ancora stato determinato quanto incida rispetto ad altre forme di trasmissione quali il contatto diretto e il contatto indiretto tramite superfici contaminate", prosegue Contini. "La trasmissione airborne puo' avvenire su due diverse strade: attraverso le goccioline di diametro relativamente grande () 5 m), emesse da una persona contagiata con starnuti o colpi di tosse, che sono rimosse a breve distanza (1-2 metri) dal punto di emissione; oppure attraverso il bioaerosol emesso durante la respirazione e con il parlato, o il residuo secco che rimane dopo l'evaporazione, generalmente di dimensioni piu' piccole (( 5 m), che puo' rimanere in sospensione per tempi maggiori". I margini di incertezza sono dunque ampi. "Per valutare correttamente la probabilita' di contagio attraverso quest'ultimo meccanismo, si deve inoltre distinguere tra ambienti interni (indoor) ed esterni (outdoor) ed e' necessario tenere conto di molti parametri, tra cui le concentrazioni di virus in aria e il loro tempo di vita, due parametri poco noti: per il tempo di vita si parla di circa un'ora in condizioni controllate di laboratorio, mentre in esterno il tempo potrebbero essere ridotto dall'influenza dei parametri meteorologici come temperatura, umidita' e radiazione solare, che possono degradare le capacita' infettive del virus", osservano i ricercatori Cnr-Isac. "In esterno, le concentrazioni di virus rilevate in aree pubbliche a Wuhan sono al limite della rilevabilita' (( 3 particelle virali/m3), in confronto alle tipiche concentrazioni di particolato nelle aree urbane inquinate, che possono arrivare a 100 miliardi di particelle/m3. Pertanto, la probabilita' di trasmissione con questo meccanismo in outdoor sembra essere molto bassa. Vi puo' ovviamente essere una maggiore probabilita' in specifici ambienti indoor, come ospedali e aree in cui i pazienti sono messi in quarantena, o mezzi pubblici in cui viaggino molti contagiati. In questi ambienti, la sorgente e' piu' intensa e la dispersione del virus in aria piu' limitata in termini spaziali, per cui si possono osservare concentrazioni piu' elevate e condizioni microclimatiche piu' favorevoli alla sopravvivenza del virus. In questi ambienti, e' consigliabile mitigare il rischio per le persone suscettibili mediante la ventilazione periodica, la decontaminazioni delle superfici e l'utilizzo di sistemi di condizionamento con tecnologie appropriate, per limitare la circolazione di bioaerosol nell'ambiente indoor". (AGI) red/Mld 201226 APR 20 NNNN
Coronavirus: Cnr, plausibile aumento vulnerabilita' con smog (3)=
(AGI) - Roma, 20 apr. - "Un tema attualmente molto dibattuto e ritenuto dagli autori dello studio plausibile, anche se non e' ancora stato determinato quanto incida rispetto ad altre forme di trasmissione quali il contatto diretto e il contatto indiretto tramite superfici contaminate", prosegue Contini. "La trasmissione airborne puo' avvenire su due diverse strade: attraverso le goccioline di diametro relativamente grande () 5 m), emesse da una persona contagiata con starnuti o colpi di tosse, che sono rimosse a breve distanza (1-2 metri) dal punto di emissione; oppure attraverso il bioaerosol emesso durante la respirazione e con il parlato, o il residuo secco che rimane dopo l'evaporazione, generalmente di dimensioni piu' piccole (( 5 m), che puo' rimanere in sospensione per tempi maggiori". I margini di incertezza sono dunque ampi. "Per valutare correttamente la probabilita' di contagio attraverso quest'ultimo meccanismo, si deve inoltre distinguere tra ambienti interni (indoor) ed esterni (outdoor) ed e' necessario tenere conto di molti parametri, tra cui le concentrazioni di virus in aria e il loro tempo di vita, due parametri poco noti: per il tempo di vita si parla di circa un'ora in condizioni controllate di laboratorio, mentre in esterno il tempo potrebbero essere ridotto dall'influenza dei parametri meteorologici come temperatura, umidita' e radiazione solare, che possono degradare le capacita' infettive del virus", osservano i ricercatori Cnr-Isac. "In esterno, le concentrazioni di virus rilevate in aree pubbliche a Wuhan sono al limite della rilevabilita' (( 3 particelle virali/m3), in confronto alle tipiche concentrazioni di particolato nelle aree urbane inquinate, che possono arrivare a 100 miliardi di particelle/m3. Pertanto, la probabilita' di trasmissione con questo meccanismo in outdoor sembra essere molto bassa. Vi puo' ovviamente essere una maggiore probabilita' in specifici ambienti indoor, come ospedali e aree in cui i pazienti sono messi in quarantena, o mezzi pubblici in cui viaggino molti contagiati. In questi ambienti, la sorgente e' piu' intensa e la dispersione del virus in aria piu' limitata in termini spaziali, per cui si possono osservare concentrazioni piu' elevate e condizioni microclimatiche piu' favorevoli alla sopravvivenza del virus. In questi ambienti, e' consigliabile mitigare il rischio per le persone suscettibili mediante la ventilazione periodica, la decontaminazioni delle superfici e l'utilizzo di sistemi di condizionamento con tecnologie appropriate, per limitare la circolazione di bioaerosol nell'ambiente indoor". (AGI) red/Mld 201226 APR 20 NNNN
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