Corriere del Veneto Venezia e Mestre di mercoledì 20 maggio 2020, pagina 2
Spritz di massa, multe e arresti Appello dei medici: «Fermatevi»
\OTTI ALCOLICHE Da Padova a Venezia, da Treviso a Verona, fioccano le segnalazioni di assembramenti Si muovono vigili, polizia e carabinieri Spritz di massa, multe e arresti Appello dei medici: «Fermatevi» vEMEan Se siamo all'appello dei medici, significa che la ripartenza di bar e ristoranti, dopo i mesi dello stop per virus, ha tradito le attese: almeno quelle degli ottimisti. Schiamazzi, capannelli di ragazzi di fronte ai locali, ubriachezza diffusa ed evidente, tanti saluti a mascherine, distanze e regole di prudenza un po' ovunque. Stessa scena ripetuta decine di volte, nei grandi centri ma anche nei paesi e poi sui social, coi sindaci che ora mettono su la «faccia brutta». «Non ne siamo ancora fuori», scrive Francesco Noce, nell'appello che la federazione regionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri ha rivolto alla popolazione. «Il comportamento scorretto di pochi o anche di uno solo potrebbe avere serie conseguenze, e non possiamo permetterci un ritorno alla fase i, che comporterebbe ancora la chiusura dell'intero Paese». Il presidente Noce avrà visto il video della notte di Padova, dove, pure, il ritorno al rito collettivo dello spritz in centro era partito col piede giusto: migliaia nelle piazze ma bicchieri ai tavoli e un discreto ordine. Verso l'1.3o, in piazza dei Signori, un gruppo di ragazzi ha perso il controllo: hanno iniziato a schiamazzare, a ballare, a levarsi la mascherina, arrampicarsi sui muri e filmarsi. Primo intervento dei vigili, poi dei carabinieri, che hanno arrestato un 23enne per resistenza e oltraggio. Il ragazzo ha insultato i militari e colpito al volto un carabiniere, provocandogli una lieve ferita. Duro il sindaco, Sergio Giordani: «Quel che è successo è inammissibile. Mi sono visto con prefetto, questore e tutte le forze dell'ordine. Attenzione: chi sbaglia paga...». Il caos alcolico ha preso forma di fronte al «Centoxcento». Il locale, già multato a inizio maggio per aver somministrato bevande con cannuccia, violando le norme anti-covid, ora rischia la licenza. «Sono convinto che ci siano episodi negativi - commenta Patrizio Bertin, presidente veneto di Confcommercio - ma spero che i baristi sappiano essere più responsabili e si rendano conto che non si può creare assembramenti o dar da bere in maniera sconsiderata»..........segue sulla testata............
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