GIOVEDÌ 01 SETTEMBRE 2022 12.38.05
Scienza: scoperti agenti patogeni in animali introdotti da uomo =
Scienza: scoperti agenti patogeni in animali introdotti da uomo = (AGI) - Roma, 1 set. - Il 60 per cento delle malattie infettive umane proviene dagli animali volontariamente o accidentalmente introdotti dall'uomo al di fuori dal proprio ambiente naturale, come le Invasive Alien Species (IAs) tipo la nutria lo scoiattolo grigio e il procione. Conoscere e comprendere i meccanismi all'origine di nuove infezioni da specie invasive significa identificare in anticipo nuovi focolai epidemici e rispondere in maniera tempestiva a potenziali emergenze di sanita' pubblica. Sul tema interviene un recente lavoro, condotto da un team di ricerca coordinato da Nicola Ferrari, docente al dipartimento di Medicina veterinaria e scienze animali dell'Universita' Statale di Milano e pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, che ha delineato un quadro piu' chiaro delle informazioni epidemiologiche disponibili sulle IAS analizzando le conoscenze attuali presenti nella letteratura scientifica sul tema. Le specie alloctone invasive (o Invasive Alien Species, IAS, specie viventi che, a causa dell'azione dell'uomo, si trovano ad abitare e colonizzare un territorio diverso dal loro areale naturale) "sono molto note a biologi e agricoltori in quanto sono una minaccia per la conservazione della biodiversita' e fonte di ingenti danni economici, ma meno conosciute dagli operatori di sanita' pubblica e animale", afferma Nicola Ferrari, docente di Parassitologia e malattie parassitarie negli animali alla Statale di Milano. (AGI)Sci/Cau (Segue) 011237 SET 22 NNNN
GIOVEDÌ 01 SETTEMBRE 2022 12.38.02
Scienza: scoperti agenti patogeni in animali introdotti da uomo (2)=
Scienza: scoperti agenti patogeni in animali introdotti da uomo (2)= (AGI) - Roma, 1 set. - "Proprio in quanto specie introdotte dall'uomo al di fuori dal proprio areale naturale, le Ias possono infatti alterare la distribuzione e trasmissione degli agenti infettivi, portando all'insorgenza o alla re-insorgenza di malattie di rilevanza per la salute umana e animale", aggiunge. Analizzando le specie mammifere non autoctone presenti nella lista di interesse prioritario dell'Unione Europea (Reg. 1143/2014), gli autori dello studio hanno identificato 345 agenti patogeni nel procione, 124 nello scoiattolo grigio e 75 nella nutria. Le analisi hanno pero' sottolineato che, mediamente, solo il 30 per cento dei patogeni che potrebbero ospitare questi mammiferi risulta finora identificato. Inoltre considerando solo i patogeni di interesse per la sanita' pubblica e animale quali la rabbia e la malattia di Lyme, le stime hanno mostrato come le attuali informazioni siano caratterizzate da elevati livelli di incertezza. "I risultati emersi evidenziano come esista un forte gap conoscitivo verso le infezioni delle IAS, con una conseguente potenziale forte sottostima del rischio infettivo a esse legato", dice Ferrari. "La mancanza di informazioni esaustive evidenzia la necessita di una maggiore e piu' organica raccolta dei dati epidemiologici su queste specie, nonche' dello sviluppo di metodiche per la valutazione e mitigazione del rischio infettivo che tengano conto dei forti gap conoscitivi attualmente esistenti", conclude. (AGI)Sci/Cau 011237 SET 22 NNNN
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