GIOVEDÌ 01 SETTEMBRE 2022 14.04.38
Salute: da trapianto staminali svolta per degenerazione maculare =
Salute: da trapianto staminali svolta per degenerazione maculare = (AGI) - Roma, 1 set. - Una "svolta". E' cosi' che Stanislao Rizzo, direttore della Clinica Oculistica dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma e membro del consiglio direttivo Societa' Italiana Scienze Oftalmologiche (SISO), ha definito il primo trapianto di cellule staminali in un paziente Usa per contrastare la degenerazione maculare retinica avanzata "secca" correlata all'eta' (AMD). "Questa e' una ricerca che riguarda una grande quantita' di pazienti che sono affetti da maculopatia atrofica", commenta l'esperto. "Ricordiamo che le maculopatie si possono dividere in due grandi classi. La forma 'umida', per cui abbiamo farmaci assolutamente efficaci, come quelli intravitreali, che combattono questa forma severa di malattia. 'Umida' vuol dire con presenza di sangue, di edema. Negli Stati Uniti - continua - la forma 'secca' o atrofica e' purtroppo la forma piu' frequente. Il 90% dei pazienti che soffrono di maculopatia presentano quella atrofica per cui purtroppo, ad oggi, non esistono terapie efficaci. Abbiamo alcune lenti telescopiche nuove per poter far vedere meglio i pazienti, pero' non possiamo assolutamente, ad oggi, evitare il continuo progressivo peggioramento della malattia che e' legata". Il trapianto e' stato sviluppato dal National Institutes of Health (NIH) nel corso di dieci anni. "Si basa sulla trasformazione di cellule sanguigne del paziente - spiega Rizzo - in cellule staminali pluripotenti (iPS) mediante un meccanismo di altissima ingegneria genetica. Queste cellule staminali hanno la potenzialita' di trasformarsi in cellule dell'epitelio pigmentato retinico. La degenerazione maculare atrofica e' caratterizzata proprio da una atrofia dell'epitelio pigmentato retinico, cioe' lo stato piu' profondo della retina. I ricercatori del NIH hanno preso queste cellule dell'epitelio pigmentato ed hanno prodotto un layer, un substrato. Questo substrato e' stato poi impiantato al paziente affetto da maculopatia atrofica nella porzione centrale della retina sotto la macula". E conclude: "Ci sono tantissimi studi a livello internazionale per quanto riguarda la ricerca sulla maculopatia atrofica, proprio perche' e', purtroppo, la maculopatia piu' frequente. Ancora siamo a livello sperimentale e non c'e' per ora nulla di clinicamente approvato, di clinicamente attuabile nei nostri ospedali. Questo mostra l'importanza di tutti questi grandi gruppi di ricerca che stanno portando avanti la sperimentazione per una malattia assolutamente invalidante divenuta ormai un problema ormai sociale". (AGI)Sci/Sim 011404 SET 22 NNNN
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