Translate

sabato 19 novembre 2022

DEMOCRAZIA O ARISTORAZIA E GERARCHIA?

 

DEMOCRAZIA O ARISTORAZIA E GERARCHIA?

 

Sostanzialmente, a sviluppo della attuale riflessione comune in corso sul tema dell’astensionismo elettorale, innanzitutto dei meno abbienti; compresa la provocazione del sottoscritto sul come incentivare e sul giudizio critico da dare in radice sulla democraticità della “democrazia occidentale da mercato “, nemica giurata della oclocrazia (partecipazione delle masse) e dominatrice di tutto per conto “di chi ha “; asserviti da pennivendoli e da reggi sedie; il tutto in nome delle libertà.

Nel merito alcuni con competenza hanno scritto;

“il pieno diritto elettivo è solo dei ricchi; il regime democratico si è spento“(Luciano Canfora); “questa democrazia è una prigione senza muri dove, grazie al consumismo,  i prigionieri non segneranno mai di scappare“(Aldous Huxley); “l’attuale democrazia va superate con una riforma radicale,  ridefinendo valori e culture“(Beppe Casadio); “è la democrazia dell’indifferenza“(Liliana Segre); “la democrazia con liste bloccate dà il diritto elettivo solo ai capi partito, che decidono solo come dev’essere il Parlamento rappresentante del popolo“(Domenico Gallo);

In questo quadro, è da considerata molto positivamente la raccolta di firme a sostegno della petizione presentata da parte di Domenico Gallo e altri; la domanda a cui si deve rispendere è; preso atto di come è formato questo Parlamento e delle caratteristiche destrorse al limite del reazionario Governative; sono ipotizzabili le necessarie azioni istituzionali? Percha non cercare di percorrere altre vie, compatibili con gli schemi   democratici così come sono, ma in un ambito di difesa della Costituzione e dei diritti di tutti i cittadini?

 Come è noto, In Italia il diritto per la presentazione di un Disegno di Legge di Iniziativa Popolare è sancito dall’Articolo 71 della Costituzione; "Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta di un progetto di legge redatto in articoli presentata da almeno cinquantamila elettori.  Il 25 maggio 1970 il diritto è stato ulteriormente definito con gli Articoli 48 e 49 della Legge 352.

            Il progetto di legge deve essere accompagnato da almeno 50.000 firme degli elettori proponenti e presentato a uno dei Presidenti delle due Camere (meglio tutti e due), il quale lo assegna alla Camera di competenza; questa ha il dovere di verificare la validità delle firme e accertare la regolarità della richiesta. Il Presidente incaricato deve presentare la proposta all’organo decisionale Corte di Cassazione.

            Per le riflessioni sopra elencate, sarebbe opportuno costituire anticipatamente un Comitato composto da Giudici Costituzionalisti o ex di Cassazione, come è lo stesso Domenico Gallo; da studiosi in materia e da rappresentanti politici; tutti tematicamente sensibili civilmente e culturalmente; incaricandolo di redigere gli articoli del progetto di legge da sottoporre alle firme per il raggiungimento del quorum, coinvolgendo per questo nella loro autonomia  anche le organizzazioni dei lavoratori in quanto rappresentanti di categorie di cittadini, verso i quali nella sostanza ora viene ostacolato il diritto elettivo; per poi presentarlo ai Presidenti delle Camere.

            Enrico Corti

19 novembre 2022

--
Il contenuto di questo e-mail è rivolto unicamente alle persone cui è indirizzato, e può contenere informazioni la cui riservatezza è tutelata.

Sono vietati la riproduzione e l'uso di questo e-mail in mancanza di autorizzazione del destinatario. Se avete ricevuto questo e-mail per errore, vogliate cortesemente contattarci immediatamente per e-mail.

Rispetta l'ambiente: se non è necessario, non stampare questa e-mail.

Nessun commento: