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giovedì 14 dicembre 2023

VICENZA: GDF, RDC ILLECITAMENTE PERCEPITO PER 450MILA EURO, 48 DENUNCIATI =

 GIOVEDÌ 14 DICEMBRE 2023 09.54.13


VICENZA: GDF, RDC ILLECITAMENTE PERCEPITO PER 450MILA EURO, 48 DENUNCIATI =

ADN0145 7 CRO 0 ADN CRO RVE VICENZA: GDF, RDC ILLECITAMENTE PERCEPITO PER 450MILA EURO, 48 DENUNCIATI = Vicenza, 14 dic. - (Adnkronos) - Continuano i controlli delle Fiamme Gialle tesi a verificare la regolare percezione del Reddito di cittadinanza. Per molti cittadini stranieri la causa della illegittima fruizione del beneficio è dovuta alla mancanza del requisito della residenza, tenuto conto che la legge prevede che il richiedente il sussidio debba essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui 2 in maniera continuativa. In diversi casi, infatti, i Reparti hanno permesso di appurare che spesso i beneficiari del contributo hanno auto-dichiarato, in sede di trasmissione della domanda di percezione, il predetto requisito senza, tuttavia, avere conseguito la dimora abituale nello Stato per l'intero periodo richiesto. In altri casi, i richiedenti hanno omesso di comunicare all'Inps l'inizio dell'attività lavorativa nel termine dei 30 giorni previsti ovvero hanno fornito mendaci dichiarazioni inerenti alla composizione del nucleo familiare oppure ancora hanno omesso di indicare i redditi da lavoro percepiti e non rilevati per l'intera annualità nell'Isee. Tra i percettori della misura di sostegno sono stati scoperti anche soggetti privi del così detto requisito di 'onorabilità'. Gli approfondimenti, eseguiti anche attraverso specifiche analisi operative di rischio, hanno consentito di rilevare l'omessa comunicazione da parte degli istanti, nei relativi moduli, dello stato detentivo proprio e/o di un componente del nucleo familiare. Nello specifico, in un primo caso una richiedente, residente a Schio, è risultata essere sottoposta sia a custodia cautelare in carcere che a quella degli arresti domiciliari. Da ulteriori accertamenti, è stato appurato come un componente del relativo nucleo familiare (la madre) avesse altresì presentato altre due domande di RdC, omettendo di indicare, rispettivamente, il sopravvenuto stato di detenzione del familiare, nonché l'intervenuta condanna definitiva di quest'ultima per il reato di rapina. Nel secondo caso, il richiedente, sempre residente a Schio e già sottoposto in passato sia alla custodia cautelare in carcere che agli arresti domiciliari, ha sottoscritto la domanda di accesso al sostegno quando era destinatario di un obbligo di firma davanti alla Polizia Giudiziaria. Peraltro, lo stesso è risultato essere stato condannato, in via definitiva, per diversi reati quali ricettazione, resistenza a pubblico ufficiale e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. (segue) (Red-Cro/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 14-DIC-23 09:54 NNNN

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