LUNEDÌ 08 GENNAIO 2024 18.03.17
Salute: scoperto un meccanismo chiave della sclerosi multipla =
Salute: scoperto un meccanismo chiave della sclerosi multipla = (AGI) - Roma, 8 gen. - (NOTIZIA CON EMBARGO ALLE 21.00) Le cellule T specifiche associate alla risposta immunitaria al virus Epstein-Barr (EBV) potrebbero svolgere un ruolo chiave nello sviluppo della sclerosi multipla. Questo, almeno, e' quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell'Universita' del Texas Health Houston. Il team, guidato da Assaf Gottlieb e J. William Lindsey, ha raccolto campioni di sangue e liquido cerebrospinale da otto pazienti in fase di diagnosi di sclerosi multipla. L'infezione da virus Epstein-Barr, spiegano gli esperti, e' molto comune, tanto che colpisce circa il 95 per cento della popolazione, e nella maggior parte dei casi resta latente senza provocare problematiche. In rare occasioni, pero', possono verificarsi serie complicazioni. In questo lavoro, gli scienziati hanno valutato l'effetto di diverse forme di stimolazione sulle cellule del sangue, utilizzando, tra gli altri, linee cellulari linfoblastoidi (LCL) infette da EBV della stessa persona, EBV senza cellule, virus varicella zoster (varicella), virus dell'influenza e candida. "Abbiamo osservato un chiaro segnale di arricchimento delle cellule T specifiche per LCL - riporta Gottlieb - nel liquido cerebrospinale dei pazienti con sclerosi multipla. Questo modello era molto diverso da quanto osservato in altre malattie neurologiche, suggerendo che sia esclusivo della sclerosi multipla". In media, il 13 per cento delle cellule T nel liquido cerebrospinale delle persone con i primi sintomi di sclerosi multipla sono specifiche per i linfociti B autologhi infetti da EBV, dimostrando un chiaro legame tra EBV e sclerosi multipla. In caso di campioni di liquido cerebrospinale piu' espansi, che hanno un'elevata probabilita' di svolgere un ruolo nella patogenesi della sclerosi multipla, l'abbondanza di linfociti T specifici per LCL raggiungeva addirittura il 47 per cento. "Questi dati - sottolinea Lindsey - mostrano che le cellule T specifiche per la LCL sono presenti nel liquido cerebrospinale nelle prime fasi della malattia. Cio' suggerisce che le cellule T potrebbero causare o in qualche modo contribuire allo sviluppo della patologia. Stiamo avviando delle sperimentazioni per capire come agiscono questi meccanismi e come sia possibile contrastarli". (AGI)Pgi 081803 GEN 24 NNNN
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