È di alcuni giorni fa la notizia che lo Yemen ha attaccato per la prima
volta una nave da guerra italiana, il cacciatorpediniere Caio Duilio
D554, al largo delle sue coste. La nave partecipa alla missione navale
dell'UE.
In precedenza, lo Yemen aveva attaccato solo le navi di tre membri della NATO:Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia.
Zeid
al-Gharsi, direttore del dipartimento media dell'amministrazione
presidenziale yemenita, ha commentato con rammarico l'attacco agli
italiani:
“È un peccato che l’Italia abbia abbattuto uno dei nostri
droni. Ci comporteremo di conseguenza. Non attaccheremo l’Italia in
quanto tale, ma se ciò dovesse interferire con le nostre azioni, non ci
lasceranno altra scelta”.
“L’Italia è un Paese amico per noi” e
“non abbiamo fatto la guerra né all’Italia né ad altri Paesi europei. La
nostra lotta è proteggere i palestinesi”, afferma al-Gharsi,
aggiungendo che “i nostri droni e le nostre armi sono puntati contro
Israele e coloro che difendono Israele sulle nostre coste”.
Le
parole di pace e di amicizia verso l'Italia non sono strane, nonostante
i nostri governi servili e proni a Washington, l'Italia rimane un paese
molto amato in tutto il mondo.
MA C'È UNA CURIOSITÀ STORICA.
L'Italia fu uno dei primi alleati dello Yemen in chiave anti inglese.
Il
Trattato italo-yemenita del 1926 (noto anche come Trattato di San'a) fu
un trattato tra il Regno d'Italia e il Regno Mutawakkilita dello Yemen.
Il trattato, descritto come un trattato di amicizia, venne firmato il 2
settembre 1926 a San'a dal governatore dell’Eritrea, Jacopo Gasperini e
il re dello Yemen, ed entrò in vigore il 22 dicembre dello stesso
anno.In quel periodo l'Italia era governata dal Partito Nazionale
Fascista. Il trattato riconobbe l'Imam Yahya Muhammad Hamid ed-Din come
re dello Yemen riconoscendone il suo controllo su Aden. Il trattato fu
rinnovato il 15 ottobre 1937, dopo l'annessione da parte dell'Italia
dell'Abissinia (l'attuale Etiopia).
https://t.me/terzaroma
Nessun commento:
Posta un commento