Non ci uniamo al coro di sostenitori della NATO. Il superamento della NATO e la costruzione di un sistema di sicurezza comune in Europa come quello progettato ai tempi di Gorbaciov dovrebbero essere obiettivi di chiunque tenga alla pace.
Va
restituita centralità all'ONU che va riformata e che dovrebbe essere la
sede per la risoluzione delle controversie e anche l'unico soggetto
legittimato a svolgere interventi di polizia sulla base del diritto
internazionale.
Il sempre
più stretto legame tra NATO e UE sta conducendo alla militarizzazione
dell’Europa con l'industria bellica che diventa "pilastro" e
l'intenzione proclamata di proseguire la guerra in Ucraina per i
prossimi 5-10 anni con la previsione di una spesa di 100 miliardi
destinata a gravare sui conti degli Stati e quindi sui popoli europei.
Si comincia persino a parlare dell'invio di truppe in Ucraina con la
possibilità di ritornare alla leva obbligatoria e/o di costituire nuove
legioni straniere che garantiscano la cittadinanza a migranti
trasformati in mercenari che accettino di combattere per la NATO.
L’Unione europea doveva essere un’unione di pace, ma se mai lo è stata,
ora certo non lo è più. La subalternità dell'Unione Europea
all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) rafforza
principalmente il rapporto dell'UE con gli Stati Uniti e la protezione
militare dell'agenda neoliberista globale che è il "cemento" che tiene
insieme questi "fratelli d'armi". Seguendo la strategia degli USA la
NATO prima ha assunto la Russia come nemico e dall'ultimo summit di
Madrid ha esplicitamente menzionato la minaccia della Cina secondo lo
spartito della nuova guerra fredda di Washington.
La
NATO costituisce la principale minaccia alla pace e la causa della
ripresa in dimensioni mai viste della corsa agli armamenti. La NATO
avrebbe dovuto sciogliersi nel 1991 dopo la fine del Patto di Varsavia e
invece si è trasformata in un'alleanza militare che si arroga il
diritto di intervenire in tutto il mondo marginalizzando il ruolo
dell'ONU.
Non temiamo di dire la verità: la NATO è
un'alleanza imperialista che ha come scopo l'affermazione di un
antistorico dominio unipolare degli Stati Uniti e dei suoi alleati sul
pianeta.
Dal 1991 ha svolto un ruolo assolutamente
negativo. Lo stesso revascismo nazionalista in Russia può essere
imputato all'aggressivita' dell'espansionismo NATO che ha creato anche
le condizioni per l'esplosione del conflitto in Ucraina. La NATO ormai
ha allargato il suo raggio d'azione dall'America Latina all'Africa
all'Oceano Pacifico trascinandoci in una spirale che rende sempre più
realistico il rischio della guerra nucleare.
Purtroppo
i governi europei, e nel nostro paese i due poli dell'alternanza, sono
allineati in maniera irresponsabile su una linea bellicista e di riarmo
assai pericolosa. L'Occidente è passato dal bombardare Iraq, Serbia,
Libia, Afghanistan e altri paesi del sud alla guerra per procura contro
la Russia e prepara quella con la Cina.
Rifiutiamo la narrativa volta a presentare la NATO come baluardo della libertà, della democrazia e dei diritti umani.
La
NATO è la più potente macchina militare sul pianeta e i paesi che la
compongono negli ultimi 75 anni hanno causato milioni di morti.
Nel
75° anniversario della nascita della NATO ricordiamo a opinione
pubblica antifascista il ruolo che svolse nella destabilizzazione della
nostra democrazia durante la strategia della tensione. Dalle inchieste
sulle bombe fasciste emerge sempre il ruolo della NATO e dei servizi USA
in quello che Pasolini definì "romanzo delle stragi".
Rifondazione
Comunista propone da sempre l’uscita dell’Italia dalla NATO e con le
altre formazioni della Sinistra Europea e del gruppo La Sinistra si
batte per liberare l’Europa dai vincoli atlantici e contrastare la
militarizzazione del continente.
Oggi
può apparire inattuabile il superamento della NATO e il sogno di
un'Europa autonoma, neutrale e senza armi nucleari dell'Atlantico agli
Urali.
Ma chi si
riconosce nella Costituzione nata dalla Resistenza non può non
rivendicare a tutti i livelli il rispetto del principio del ripudio
della guerra sancito dall'articolo 11.
Per
questo non condividiamo la proposta dell'esercito europeo che va
nell'immediato nella direzione dello sviluppo delle logiche di guerra
della NATO e che sarebbe negativa anche nel caso di un ruolo autonomo
dell'Europa come ulteriore polo della guerra.
Per
questo nell'immediato bisogna costruire il più largo fronte pacifista
contro ogni allargamento della NATO, ogni intervento non difensivo al di
fuori dei confini dell'alleanza, ogni aumento della spesa militare,
ogni invio di armi a paesi belligeranti.
Lavoriamo
per un'Europa che svolga un ruolo di pace nel mondo. Con la lista Pace
Terra Dignità intendiamo portare nella campagna elettorale per il
parlamento europeo la voce di chi, con differenti storie e culture,
condivide con noi il ripudio della guerra e la richiesta di una politica
di pace per fermare la deriva bellicista delle classi dirigenti
europee.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, candidato di Pace Terra Dignità
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