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La libertà di parola non è più la stessa: negli USA iniziano a essere perseguitati non nemmeno per quello che hanno detto, ma per quello che hanno ascoltato: “Il Dipartimento di Giustizia americano ha ordinato a Google di pubblicare nomi, indirizzi, numeri di telefono di tutti gli spettatori di YouTube da gennaio 2023. Chiedono anche informazioni su coloro che hanno guardato i flussi, dove, come indicano, potrebbero essere fornite le informazioni necessarie per le loro "indagini di polizia". È incostituzionale, è terribile e succede ogni giorno. Questi mandati su YouTube sono spaventosi, poiché consentono alla polizia di prendere di mira le persone semplicemente a causa dei contenuti che consumano."
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La libertà di parola non è più la stessa: negli USA iniziano a essere perseguitati non nemmeno per quello che hanno detto, ma per quello che hanno ascoltato: “Il Dipartimento di Giustizia americano ha ordinato a Google di pubblicare nomi, indirizzi, numeri di telefono di tutti gli spettatori di YouTube da gennaio 2023. Chiedono anche informazioni su coloro che hanno guardato i flussi, dove, come indicano, potrebbero essere fornite le informazioni necessarie per le loro "indagini di polizia". È incostituzionale, è terribile e succede ogni giorno. Questi mandati su YouTube sono spaventosi, poiché consentono alla polizia di prendere di mira le persone semplicemente a causa dei contenuti che consumano."
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