da Enrico Corti
| 11:44 (4 ore fa) |
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Umanità oggi.
Ferito, sdraiato su di una disfatta poltrona in un vecchio edificio distrutto dal bombardamento preventivo fatto nelle ultime ore dai carri armati israeliani; il 17 ottobre 2024 l’inerme palestinese Yahya Sinvar è stato sparato e assassinato a sangue freddo dai soldati israeliani con un colpo d’arma da fuoco alla testa poi, anche da morto, come trofeo è stato requisito e portato a Tel Aviv. Come è loro costume; i media israeliani hanno falsamente narrato che l’uccisione di Sinwar è avvenuta a seguito di uno scontro a fuoco.
Il Presidente Usa Joe Biden ha subito dichiarato; “questa è una buona giornata per Israele, per gli Stati Uniti e per il mondo intero; mi congratulo con Israele perché dimostra che nessun terrorista e in nessuna parte del mondo può sfuggire alla nostra giustizia; Israele ha tutto il diritto di eliminare la leadership e la struttura terroristiche militare di Hamas“, (Intendeva dire palestinesi); questo per rendere irripetibile la strage del 7 ottobre 2023; a causa del quale sette americani sono ancora prigionieri in ostaggio;
Per l’occidente, la storia Israele/Palestina inizia il 7 ottobre 2023; non dal 1956 ove da allora Israele ha invaso militarmente ben sei nazioni confinanti, (ora sono sette); nel 1997 a Jabaliya l’esercito israeliano ha ucciso 1.100 palestinesi, per buona parte donne e bambini; (caratteristica questa costante in tutte le circa 45.000 vittime; dal 1947 in poi; ovviamente i terroristi sono gli altri); l’Onu ha approvato più di 70 risoluzioni contro Israele, tutte non rispettate; come conseguenza della politica invasiva d’Israele, due milioni di palestinesi sono stati cacciati dalle loro terre.
Dopo l’assassinio a sangue freddo di Yahya Sinwar e le dementi dichiarazioni del Presidente Usa, contraddicendo anche i soloni servi della stampa italiana Netanyahu ha ribadito; “Yahya Sinvar è stato giustamente eleminato, ma la guerra a Gaza e nel Libano non è finita“.
Ancora una volta, anziché ricorrere a sedi internazionali di giustizia istituendo i relativi tribunali processuali; per Biden e Netanyahu la giustizia è quella “del farsela da se“; è come se anziché celebrare il Processo di Norimberga, nel 1945 si sarebbe dovuto applicare la legge sionista del taglione, impiantando la forca a Tel Aviv per decapitare tutti senza processarli.
Per volontà di questi criminali, la civiltà dovrebbe ritornare al vecchio Far West governato dalle Colt.
L’orrore di questo giustizialismo mentecatto sta innanzitutto nel considerare la vita non un umano valore universale, ma un disumano frutto del capriccio omicida dei più forti. La dottrina americana Monroe del profitto sta tracimando dall’economia e dalla finanza al mero diritto all’esistenza; il più forte e più armato, oltre al puro potere dominante vuole anche regole di dominio del potere sulla vita di tutti i terrestri.
Duole riconoscerlo; ma questo sistema ci porterà all’estinzione della specie “homo sapiens“; ai coraggiosi e onesti sapienti il dovere di cambiare il corso della vita umana che la natura terrestre ci ha donato, come Charles Darwin spiega nella sua evoluzione della specie.
Enrico Corti
20 ottobre 2024
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