Trento: Spi, su perequazione pensioni Tribunale rimette a Consulta Trento, 2 lug. (LaPresse) - "La decisione del Tribunale di Trento è un importante passo avanti nella direzione di smontare un meccanismo, quello della perequazione a blocchi, iniquo perché puntando su un appiattimento della rivalutazione degli assegni pensionistici tende a cancellare la storia contributiva delle lavoratrici e dei lavoratori e ha il solo scopo di fare cassa per il governo". Lo ha detto Claudia Loro, segretaria Spi del Trentino, commentando la decisione del Tribunale di Trento che ha accoltole motivazioni di Cgil e Spi giudicandole fondate per sollevare la questione di legittimità costituzionale del meccanismo della perequazione a blocchi per i pensionati. Il caso riguarda un pensionato trentino iscritto allo Spi del Trentino. "Questo sistema, introdotto nuovamente con la legge di stabilità 2023, produce una pesante sforbiciata per i trattamenti pensionistici superiori a 4 volte il minimo, che non sono pensioni ricche - ha aggiunto Loro -. Il tutto senza alcun criterio di proporzionalità e progressività come sarebbe coerente con la nostra Costituzione. Auspichiamo ora che la Consulta modifichi questa legge ingiusta ", commenta Claudia Loro, segretaria dello Spi del Trentino che ha sostenuto il ricorso nazionale. CRO TAA lbo/sid 021810 LUG 25
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