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martedì 2 settembre 2025

== IL PUNTO = Cina-Russia: memorandum per nuovo gasdotto Siberia =

AGI0513 3 EST 0 R01 / == IL PUNTO = Cina-Russia: memorandum per nuovo gasdotto Siberia = (AGI) - Roma, 2 set. - Cina e Russia hanno firmato un accordo per la costruzione del sofferto gasdotto Power of Siberia 2, un progetto che potrebbe rimodellare i flussi energetici globali, mentre entrambi i Paesi cercano un'alternativa all'ordine globale guidato dagli Stati Uniti. Mosca ha annunciato l'accordo in occasione dell'incontro tra il presidente Vladimir Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping a Pechino. Aleksei Miller, numero uno di Gazprom, il monopolista russo del gas, ha dichiarato che dopo l'incontro tra i leader di Russia, Cina e Mongolia, "e' stato firmato un memorandum giuridicamente vincolante sulla costruzione del Power of Siberia 2 e del gasdotto di transito Soyuz Vostok attraverso la Mongolia". Il documento, pero', copre i termini generali e omette i dettagli sui prezzi, il nodo spinoso nelle annose trattative. Miller non e' stato in grado di fornire dettagli sui parametri commerciali del progetto, limitandosi ad annunciare che l'accordo per le forniture a lungo termine durera' 30 anni. Da parte cinese, sull'accordo non vi sono state dichiarazioni e i media di Stato non ne hanno ancora parlato. Secondo il Moscow Times, il memorandum per il Power of Siberia 2 non figura nemmeno nell'elenco ufficiale dei documenti firmati a Pechino e pubblicato sul sito web del Cremlino. Mosca ha iniziato a parlare di forniture attraverso la "rotta occidentale" (poi diventata "Power of Siberia 2") circa 20 anni fa. Da allora, sono stati firmati due memorandum con la Cina, la progettazione del gasdotto vero e proprio e' iniziata nel 2020, ma la costruzione non e' mai partita: Pechino ha preteso un prezzo del gas pari a quello russo e non ha voluto condividere i costi della costruzione, invitando la Russia a occuparsene. L'annuncio russo e' stato "un po' prematuro", ha affermato Victor Gao, presidente del China Energy Security Institute, citato dal Financial Times. "Potrebbe trattarsi piu' di un segnale delle loro intenzioni che di un accordo gia' raggiunto", ha sottolineato. I dettagli commerciali di Power of Siberia 2, ancora da concordare, si riveleranno cruciali per Mosca, dato che i suoi ricavi energetici sono in calo e Gazprom fatica a restare a galla. L'accordo segna comunque un cambiamento significativo nel mercato globale del gas. Una volta completato, all'inizio degli Anni '30 del 2000, il Power of Siberia 2, con una capacita' di 50 miliardi di metri cubi all'anno, si sviluppera' verso Est, partendo dai giacimenti di gas che un tempo servivano l'Europa. Se il progetto dovesse concretizzarsi, compenserebbe circa due terzi delle forniture prebelliche russe al Vecchio Continente. Una volta in funzione, la Cina dipendera' dalla Russia per circa un quinto del suo fabbisogno di gas, importando circa 100 miliardi di metri cubi da gasdotto e altri 20-30 miliardi di metri cubi di Gnl. La maxi pipeline, inoltre, offrira' a Pechino un'alternativa all'importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) da Stati Uniti, Qatar e Australia. (AGI)All 021721 SET 25  

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