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martedì 21 settembre 2010
“Rischio biologico negli ambulatori ‘Prime Cure’ Inail - Vademecum per l’infermiere - Edizione 2010”
Cassazione "...Il rapporto di lavoro dei dipendenti del Corpo di polizia penitenziaria (istituito con legge n. 395 del 1990, che ha soppresso il Corpo degli agenti di custodia), espressamente incluso dal legislatore tra le Forze di polizia di Stato, è soggetto, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, alla disciplina pubblicistica. Né, in senso contrario, rileva la qualificazione dello stesso come "corpo civile", conseguente alla smilitarizzazione e non implicante la privatizzazione del rapporto di lavoro, ovvero l'esistenza di una espressa connotazione pubblicistica del rapporto di lavoro del personale appartenente alla carriera dirigenziale penitenziaria (ex art. 2 della successiva legge n. 154 del 2005), giacché tale personale, pur contemplato nella legge n. 395 cit., non fa parte del Corpo di polizia penitenziaria, ma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alle cui dipendenze detto Corpo è posto. Ne consegue che la domanda proposta da un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, con qualifica non dirigenziale, per ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di un'infermità, ai fini della corresponsione dell'equo indennizzo, è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo..."
Cons:Giust.Amm.Sic.".."Il personale dei ruoli della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia giudicato assolutamente inidoneo per motivi di salute, anche dipendenti da causa di servizio, all'assolvimento dei compiti di Istituto può, a domanda, essere trasferito nelle corrispondenti qualifiche di altri ruoli della Polizia di Stato o di altre amministrazioni dello Stato, sempreché l'infermità accertata ne consenta l'ulteriore impiego"...."
Cassazione "...Sbarchi di clandestini: può evitare la condanna lo scafista bloccato dalla Finanza nelle acque «contigue» all'Italia - Giurisdizione esclusa se i trafficanti traghettano cittadini extracomunitari su una nave battente bandiera di uno Stato che non ha ratificato la Convenzione internazionale di Montego Bay: l'inseguimento deve fermarsi a 12 miglia marine dalla costa..."
SCUOLA: NOVE SINDACI SI DIMETTONO CONTRO TAGLI IN SARDEGNA
(ANSA) - SASSARI, 21 SET - Nove sindaci di altrettanti paesi
del nord Sardegna hanno rassegnato le dimissioni, oggi a
Sassari, nelle mani del vice prefetto Italo Mancaleoni per
protestare contro i tagli all'Istituto professionale di Bono.
I primi cittadini di Bono, Bultei, Anela, Benetutti, Nule,
Bottida, Illorai, Burgos ed Esporlatu hanno raggiunto stamani
Sassari, insieme a un centinaio di studenti e docenti
dell'istituto dove 17 alunni (tra cui uno portatore di handicap)
non potranno frequentare la Quarta a causa dei tagli previsti
dal ministro Gelmini.
In assenza del prefetto Marcello Fulvi, i sindaci sono stati
ricevuti dal vice prefetto, ma venerdi' mattina alle 10
torneranno a Sassari per parlare direttamente con il
rappresentante del Governo sul territorio che li ha convocati
per un vertice in Prefettura. ''Il comune di Bono e tutti i
comuni del Goceano - ha detto Piero Molotzu, primo cittadino di
Bono - rientrano tra i centri definiti a rischio di devianza
minorile e giovanile e come tali sono inseriti nel Piano
Operativo Nazionale Sicurezza Goceano, elaborato dal Ministero
dell'Interno. Privare il territorio della scuola - ha concluso
il sindaco di Bono - e' un atto gravissimo che comporta oneri e
conseguenze sociali ed economiche per i giovani e per l'intera
comunita'''. (ANSA).
YE4-FO
21-SET-10 13:41 NNNN
del nord Sardegna hanno rassegnato le dimissioni, oggi a
Sassari, nelle mani del vice prefetto Italo Mancaleoni per
protestare contro i tagli all'Istituto professionale di Bono.
I primi cittadini di Bono, Bultei, Anela, Benetutti, Nule,
Bottida, Illorai, Burgos ed Esporlatu hanno raggiunto stamani
Sassari, insieme a un centinaio di studenti e docenti
dell'istituto dove 17 alunni (tra cui uno portatore di handicap)
non potranno frequentare la Quarta a causa dei tagli previsti
dal ministro Gelmini.
In assenza del prefetto Marcello Fulvi, i sindaci sono stati
ricevuti dal vice prefetto, ma venerdi' mattina alle 10
torneranno a Sassari per parlare direttamente con il
rappresentante del Governo sul territorio che li ha convocati
per un vertice in Prefettura. ''Il comune di Bono e tutti i
comuni del Goceano - ha detto Piero Molotzu, primo cittadino di
Bono - rientrano tra i centri definiti a rischio di devianza
minorile e giovanile e come tali sono inseriti nel Piano
Operativo Nazionale Sicurezza Goceano, elaborato dal Ministero
dell'Interno. Privare il territorio della scuola - ha concluso
il sindaco di Bono - e' un atto gravissimo che comporta oneri e
conseguenze sociali ed economiche per i giovani e per l'intera
comunita'''. (ANSA).
YE4-FO
21-SET-10 13:41 NNNN
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