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venerdì 22 ottobre 2010

DIFESA: MINISTERO, UN ERRORE L'ABROGAZIONE DEL DECRETO SU DIVIETO DI ASSOCIAZIONI MILITARI

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Roma, 22 ott. - (Adnkronos) - "L'abrogazione, ad opera del
Codice dell'ordinamento militare, del decreto legislativo concernente
il divieto di associazioni di carattere militare e' ricompresa tra le
1.085 abrogazioni previste dal decreto". E' quanto tiene a precisare
il ministero della Difesa, ricordando che "il testo e' stato
predisposto, a partire dalla fine del 2007, da un apposito comitato
scientifico insieme ad esperti appartenenti all'amministrazione, di
intesa con le Forze armate e il segretariato generale della Difesa ed
e' stato definitivamente approvato dal Consiglio dei ministri il 12
marzo scorso".

Inoltre, prosegue il dicastero di Palazzo Baracchini, "si e'
trattato di un inserimento erroneo, peraltro non rilevato ne' nella
lunga concertazione interministeriale ne' nella fase di acquisizione
dei previsti pareri del Consiglio di Stato e parlamentare, in quanto
concernente la materia della sicurezza pubblica, quindi di competenza
del ministero dell'Interno, come riconosciuto dal decreto legislativo
c.d. 'salvaleggi' che ne ha previsto la salvezza dall'automatica
abrogazione, altrimenti prevista dalla legge per tutte le fonti
legislative anteriori al 1970".

"citato decreto-legge n. 78 del 2010 ha fortemente ridotto la spesa del personale delle Forze armate e di polizia ed ha modificato i criteri di contabilizzazione delle forniture militari pluriennali, iscritte nel conto economico delle "

 
 
 
 


"con la storica riforma di cui alla legge n. 121 del 1º aprile 1981, la Polizia diveniva a tutti gli effetti un corpo civile, aperto a uomini e donne e con la possibilità di costituire sindacati interni, avvicinando il Corpo della Polizia di Stato ai cittadini ed alla società civile e gettando le basi per la costruzione di una Polizia democratica e soprattutto più efficiente ed efficace;"










""" risulta palese, a giudizio degli interroganti, la violazione dei principi costituzionali delle pari opportunità e del pubblico concorso per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, di cui agli articoli 3, 51 e 97, primo e terzo comma, della Costituzione, in quanto i posti disponibili nelle carriere iniziali delle Forze di polizia, non vengono assegnati tramite concorso pubblico, ma vengono riservati in toto ad una categoria precisa, in contrasto con quanto previsto dalla normativa vigente in materia di assunzione di personale nella pubblica amministrazione;"""

Approvazione “Collegato lavoro”: ecco cosa cambia per la Pubblica Amministrazione.




In nome di una maggiore sicurezza si chiude un altro importante presidio di polizia sul territorio nazionale

 
 

La polizia resta senza soldi "Fate benzina con i buoni"

E la chiamano sicurezza!!!


La Direzione provinciale del lavoro di Modena, pensando di fare cosa utile, pubblica il Decreto Legislativo n. 276/2003 con le modifiche apportate dal Collegato Lavoro, approvato, in via definitiva, dalla Camera dei deputati il 19 ottobre 2010.

Il nuovo D.L.vo 276/03 (link diretto al sito dell'autore)


Parlamento: approvato, in via definitiva, il Collegato Lavoro (link diretto al sito dell'autore)  


“Collegato lavoro” - primi chiarimenti operativi (link diretto al sito dell'autore) 

CRITERI PER LA RIPARTIZIONE DEI CAMBI TURNO E DELLE REPERIBILITA’ (ART. 11 E ART. 18 A.N.Q.) - 2° INCONTRO AL DIPARTIMENTO -

Anno Zero puntata del 21 ottobre 2010







giovedì 21 ottobre 2010

COMUNICATO - CONTRO IL COLLEGATO LAVORO, LA LOTTA CONTINUA

Il collegato lavoro è legge. Uno dei più grandi attacchi di sempre ai diritti dei lavoratori viene così portato a termine, nonostante i rilievi già formulati dal Presidente della Repubblica, recepiti solo in apparenza. In questo quadro, colpisce la grave complicità delle ormai ineffabili Cisl e Uil. Come Giuristi Democratici, continueremo a batterci contro questo provvedimento in tutte le forme che riterremo adeguate ed efficaci, con tutte e tutti coloro che hanno a cuore la Costituzione repubblicana.

Avv. Cesare Antetomaso
Portavoce Ass. Giuristi Democratici di Roma
Esecutivo Ass. nazionale Giuristi Democratici
 fonte
Giuristi Democratici Roma 
Ricevo e pubblico