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giovedì 11 novembre 2010

BERLUSCONI. MASSONE MAGALDI (GOD): "È CAPO SUPER LOGGIA ARCORE"

BERLUSCONI. MAGALDI (GOD):"MAI CESSATI SUOI RAPPORTI CON MASSONI"
IN UN LIBRO,PARLA CAPO DISSIDENTI INTERNI A GRANDE ORIENTE ITALIA

(DIRE) Roma, 11 nov. - "I rapporti di Berlusconi con la
Massoneria non sono mai cessati". La pensa cosi' Gioele Magaldi,
capo massone di Grande Oriente Democratico, la folta corrente di
dissidenti interna al Grande Oriente d'Italia. Autore, tra
l'altro, della lettera comparsa in internet il 26 luglio scorso
in cui invita il "fratello Berlusconi" a ritirare alcuni
provvedimenti, in particolare il Lodo Alfano e il disegno di
legge sulle intercettazioni, minacciando la chiamata in armi di
"fratelli" del Pdl, ex Forza Italia. Massoni che al momento
opportuno potrebbero disertare le scelte del leader politico.
Nell'intervista raccolta in "P3 Tutta la verita'. Analisi,
documenti e biografie della nuova piovra che pretende di
governare l'Italia", libro di Giusy Arena e Filippo Barone,
(Editori Riuniti), Magaldi fa una premessa storica: l'elenco di
962 nomi scoperto nel marzo 1981 a casa di Licio Gelli a
Castiglion Fibocchi e' solo una parte del materiale disponibile
sulla P2. La parte piu' scottante dei documenti, in realta', non
e' stata divulgata ma custodita in quattro luoghi diversi perche'
potrebbe avere "conseguenza traumatiche per tanta gente".
"La massoneria oggi ha solo assunto nuove maschere- spiega
Magaldi- senza nessuna effettiva soluzione di continuita'
rispetto all'opera di Licio Gelli che anche in passato non era
affatto deviante, ma al contrario perfettamente organico ai
vertici del Grande Oriente d'Italia".
Oggi questa P3 in che rapporti sta con quella P2?
"Formalmente la P3 e' un'invenzione della stampa che le ha dato
il nome, non e' una loggia regolarmente costituita all'interno
del Grande Oriente d'Italia a differenza di quanto era avvenuto
per la P2. Ma sostanzialmente esiste, eccome".
Chi sta in cima a questa struttura?
"Si dice ci sia Berlusconi, piu' giu' Dell'Utri e ancora Verdini,
Carboni e poi gli altri, i Martino, i Lombardi. La
manovalanza...".
Berlusconi e la massoneria...
"Non fu un fatto superficiale l'adesione di Berlusconi alla P2 di
Gelli. Non fini' li'. Il suo interesse alla massoneria, al mondo
dell'esoterismo e dell'iniziazione lo coinvolge da sempre in modo
significativo. Tramite Flavio Carboni e Giuseppe Pisanu e' stato
in grandi e costanti rapporti con Armando Corona, Gran Maestro
del Grande Oriente del 1982 al 1990 e poi in rapporti stretti con
Francesco Cossiga".
Questo in gioventu' e poi?
"Berlusconi e' una sorta di maestro illuminato che per conto suo
ha conquistato i gradi della sua successiva iniziazione. Poi non
ha fatto vita di loggia. Cessata la vicenda della P2 non si e'
iscritto altrove. Ne ha fatta direttamente una sua...".
Berlusconi a capo di un gruppo autonomo. E chi ne fa parte?
"E' una loggia di cui farebbero parte alcuni suoi collaboratori.
Gustavo Raffi mi racconto' dell'affiliazione di Cesare Previti,
tramite una loggia romana. C'e' chi racconta che Marcello
Dell'Utri e suo fratello siano molto affascinati dal milieu
massonico e farebbero parte di questo ambito cosi' riservato
costituito da Berlusconi".(SEGUE)

(Pol/ Dire)
11:28 11-11-10

BERLUSCONI. MAGALDI (GOD):"MAI CESSATI SUOI RAPPORTI CON MASSONI" -2-


(DIRE) Roma, 11 nov. - Berlusconi, Verdini, Dell'Utri... sembra
un normale vertice di partito, con l'anomalia d'esser fatto in
casa. Perche' scandalizzarsi?
"Non proprio un vertice di partito- risponde Gioele Magaldi, capo
massone di Grande Oriente Democratico, la corrente di dissidenti
interna al Grande Oriente d'Italia- se si usano i parametri e i
rituali della massoneria: non se partecipano fratelli non
appartenenti alle forze politiche ufficiali o provenienti da
paesi stranieri. E, soprattutto se ne sono esclusi altri
protagonisti del Pdl".
Quindi il problema sta nella cabina di regia...
"Il problema e' se le decisioni vengono prese in organi ufficiali
del Pdl o vengono prese altrove. Vi sarebbe un luogo, una loggia
massonica fatta in casa da Berlusconi che pianifica le strategie
piu' importanti, in ambito politico, aziendale. In questo modo le
riunioni del PdL sono svuotate di vero significato, perche' non
c'e' una discussione ma solo distribuzione di compiti e ordini
imposti".
Ci sono persone all'interno della loggia che non fanno parte
dell'entourage politico?
"Direi di si', ci sono personaggi diversi da quelli che siamo
abituati a considerare i vertici del Pdl. Cosi' come ci sono
personaggi che ne sono tenuti fuori, tipo Tremonti, Bossi,
Bondi...".
Massoni e partiti politici. Quanti e dove?
"Ci sono massoni nel Pdl ma in tutta la politica, anche nel Pd".
E nella Lega Nord?
"Molti leghisti hanno il dente avvelenato con noi perche' sono
stati rifiutati. La massoneria ha caro il processo risorgimentale
che ha portato all'Unita' d'Italia. Molti leghisti di giorno
tuonano contro la massoneria e l'Unita' e di notte ci chiedono di
poter aderire".
Parlava di alcuni massoni dell'ex Forza Italia che sarebbero in
dissenso con Berlusconi...
"Quelli che ci hanno contattato finora sono un gruppetto, ma il
numero e' significativo, quanto basta in questo periodo per far
ballare la maggioranza".

(Pol/ Dire)
11:28 11-11-10

NNNN


BERLUSCONI. MASSONE MAGALDI (GOD): "È CAPO SUPER LOGGIA ARCORE"
NUOVA LETTERA AL 'FRATELLO SILVIO'. MASSONI GUARDANO A SINISTRA

(DIRE) Roma, 11 nov. - "La P3 non esiste come Loggia regolare,
all'interno del Grande Oriente d'Italia. E' pero' reale il fatto
che indagando su personaggi come Denis Verdini, Flavio Carboni,
Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi sia stato individuato un
'braccio', una filiera che porta alla 'Loggia di Arcore', il cui
capo e' Silvio Berlusconi". Cosi' Gioele Magaldi, Maestro
Venerabile a capo di Grande Oriente Democratico, la prima
corrente di dissidenti (circa 7 mila componenti) interna alla
piu' grande famiglia massonica italiana, il Grande Oriente
d'Italia. "La 'Loggia di Arcore' e' una realta' in piedi dal
1991- continua Magaldi- caratterizzata dai tradizionali rituali
massonici, che ha cominciato a rafforzarsi e potenziarsi tra il
1992 e il 1993, completamente sotto il controllo di Berlusconi,
grazie alla quale il premier e' riuscito a tessere rapporti e
relazioni importanti con personaggi del milieu massonico
internazionale. E' una Loggia molto piu' potente della P2 ed e'
cresciuta a dismisura in questi ultimi 19 anni".
"Il tempo della P2 non e' finito- prosegue Magaldi- ll nuovo
corso del piduismo e' gestito dallo stesso Raffi, Gran Maestro
del GOI, il quale non ha affatto smantellato i rapporti impropri
con Silvio Berlusconi mirando alla trasparenza promessa. Raffi ha
avuto una deriva dispotica e filo berlusconiana che ha costretto
me ed altri fratelli a dar vita al Grande Oriente Democratico. E
riusciremo a rinnovarci. Dall'America arriva un'aria di
rigenerazione che investira' tutto, politica e massoneria".
Ed e' sempre Magaldi, ad annunciare come imminente l'arrivo
della "lettera aperta numero due" indirizzata al "Fratello
Silvio". La prima, comparsa il 26 luglio scorso sul web faceva
riferimento alla vita massonica di Berlusconi, sfidando
apertamente il premier a ritirare il Lodo Alfano e il disegno di
legge sulle intercettazioni: "Ti diffido dal reiterare,con la
nuova stagione, tentativi di approvazione e/o promulgazione di
liberticidi e incostituzionali atti legislativi". (SEGUE)

(Pol/ Dire)
11:28 11-11-10




BERLUSCONI. MASSONE MAGALDI (GOD): "È CAPO SUPER LOGGIA ARCORE" -2-


(DIRE) Roma, 11 nov. - Il Venerabile Magaldi annuncia anche a
breve la nascita del movimento Democrazia Radical Popolare per
aiutare i partiti di centro-sinistra "a legare fra loro e ad
unirsi su fondamenti solidi e lungimiranti, non dell'ennesimo
nuovo partito, di cui il paese non sente proprio il bisogno". Vi
potranno aderire massoni e non, impegnati "per favorire la
formazione di una grande coalizione di centro-sinistra che
raggiunga una forte connotazione identitaria insieme ad un
progetto di vasto respiro non solo per vincere le elezioni, ma
soprattutto per ben governare l'Italia nei prossimi anni". E
conclude: "Vorrei illuminare in modo netto i cari compagni
dell'opposizione (Pd in testa) che e' illusoria qualsiasi ipotesi
di sconfiggere Berlusconi tramite inchieste giudiziarie o menate
moralistiche sui suoi festini privati. Queste cose possono al
massimo costituire un 'contorno contestuale', nel quale diventa
dirimente e decisivo un programma politico forte, riconoscibile e
convincente".

(Pol/ Dire)
11:28 11-11-10

NNNN

"Scorte alle ragazze e festini, basta silenzi"


"Punti di vista - Polizia e cittadini - La Riforma tradita"




"Tra le macerie, il Viminale abbandona la sua polizia" .." Sicurezza. Rabbia degli agenti senza più sede"

Recepimento dell'accordo sindacale per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento militare (biennio economico 2008-2009). (10G0205) (GU n. 263 del 10-11-2010 - Suppl. Ordinario n.246)

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 ottobre 2010, n. 184 


 

mercoledì 10 novembre 2010

valdannini, sentenze, Roma, cgil,silp cgil,  ruolo dei sindacati, sindacato autonomo polizia, siulp, sindacato polizia, politica, newsletter, creare newsletter, newsletter manager, newsletter software, news, varese news, news server, news calciomercato, n

valdannini, sentenze, Roma, cgil,silp cgil, ruolo dei sindacati, sindacato autonomo polizia, siulp, sindacato polizia, politica, newsletter, creare newsletter, newsletter manager, newsletter software, news, varese news, news server, news calciomercato, n: "Consiglio di Stato '...Concorso vicesovrintendente ...L'odierno ricorrente aveva indicato come esatta la risposta: D) Al Capo della Polizia - direttore generale della Pubblica Sicurezza, mentre la Commissione esaminatrice ha, invece, ritenuto corretta solo la risposta A) 'All'organo gerarchicamente superiore a quello che ha irrogato la sanzione'. Secondo l'assunto del ricorrente, entrambe le risposte potrebbero considerarsi corrette, in quanto l'organo gerarchicamente superiore a quello che irroga la detta sanzione disciplinare coincide con il Capo della Polizia - Direttore generale della pubblica sicurezza....'

- Inviata con Google Toolbar"

"DI PIETRO: PREMIER A SCORTE DICE 'BEATI VOI, A ME TOCCA TROMBARE'" (CHE SQUALLORE- NO COMMENT!!! )





DI PIETRO: PREMIER A SCORTE DICE 'BEATI VOI, A ME TOCCA TROMBARE'


(DIRE) Roma, 10 nov. - "Noi non vogliamo sapere che cosa fanno le
scorte, ma cosa ci fanno il presidente del consiglio e gli amici
suoi delle
scorte...". Cosi' Antonio Di Pietro replica alla
risposta del ministro Elio Vito sull'interrogazione di Idv
relativa all'uso delle
scorte da parte del premier.
"E' possibile- dice Di Pietro leggendo in aula alcune
dichiarazioni di uomini assegnati alla sicurezza del presidente
del consiglio- leggere che il premier, salutando gli uomini della
sua sicurezza, dica: 'Beati voi che andate a casa a dormire, a me
tocca andare a trombare?'". E che le
scorte siano utilizzate per
"accompagnare a casa delle signorine? Vogliamo anche sapere-
aggiunge Di Pietro- se anche Emilio Fede ha un servizio di
scorte".
Su questo "deve riferire il ministro dell'interno, il quale
deve aprire una verifica interna per accertare l'esistenza di
abusi. Il punto non e' cosa dovrebbero fare le
scorte, ma cosa
non dovrebbe fare il premier", ribadisce Di Pietro. "Ma per
fortuna- conclude il leader dell'Idv- tra poco ce ne
liberiamo...".

(Rai/ Dire)
15:51 10-11-10

NNNN

MAW9437 4 cro gn00,rg00 734 ITA0437;
Apc-*Scorte, in Italia impegnati1988 uomini più 377 integrativi
Ministro Vito: protezione premier è affidata ai servizi

Roma, 10 nov. (Apcom) - La protezione delle personalità politiche
attualmente viene assicurata da 1.988 unità delle forze
dell'ordine e degli apparati di sicurezza alle quali vanno
aggiunti 376 unità dell'esercito per servizi integrativi. Sono
dati forniti al quiestion time alla Camera dal ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo ad una
interrogazione del leader dell'Idv Antonio Di Pietro.

Sulla scorta personale al presidente del consiglio Silvio
Berlusconi il ministro ha precisato che il ministero dell'Interno
non può fornire dati essendo lo stesso presidente del Consiglio
protetto dagli uomini dell'Aisi.

La valutazione sull'effettiva esposizione a rischio delle
personalitaè, è sempre quanto ricorda il Viminale, è demandata
all'esame delle Prefetture, con un'istruttoria delle forze di
polizia poi riversata alle riunioni di coordinamento presiedute
dagli stessi prefetti, che eventualmente inoltrano all'Ufficio
centrale le proposte per adozione, modifica o revoca delle
"misure tutorie", graduate a seconda del profilo di rischio. Chi
invece e' scortato in virtu' della carica che riveste? Il
ministero dell'Interno, nella risposta letta in Aula alla Camera
da Elio Vito, ricorda che "il presidente del Consiglio dei
ministri, unitamente ai presidenti della Camere e della Corte
Costituzionale, ai vicepresidenti del Consiglio dei ministri, ai
ministri di Interno, Difesa, Giustizia, Esteri, Economia, al
sottosegretario di Stato con funzioni di segretario del Consiglio
dei ministri, al primo presidente e al Pg presso la Cassazione,
al vicepresidente del Csm, rientra tra le alte personalità
istituzionali sottoposte a misure di protezione e vigilanza in
ragione della carica rivestita"

Nes

101619 nov 10
ZCZC4871/SXA
XPP29612
R POL S0A QBXB
INCHIESTA FESTINI:VITO,IN ITALIA 1.988 GLI AGENTI DI SCORTA

(ANSA) - ROMA, 10 NOV - Sono 1.988 le unita' delle Forze di
polizia destinate ai servizi di scorta in Italia, a cui si
aggiungono 377 militari per la sorveglianza di obiettivi fissi:
lo ha comunicato nell'Aula della Camera il ministro per i
Rapporti con il Parlamento Elio Vito rispondendo al question
time ad una interrogazione di Antonio Di Pietro sul ruolo e sui
compiti delle scorte di Silvio Berlusconi e sulle modalita'
della loro utilizzazione da parte del presidente del Consiglio
che prende le mosse dal caso Ruby.
Vito ha spiegato che sono i prefetti a stabilire
l'assegnazione delle scorte e che vengono ''periodicamente
emanate delle circolari per richiamare l'attenzione sulla
puntuale osservanza delle regole per i servizi di protezione''.
Quanto al presidente del Consiglio, ha aggiunto il
rappresentante del Governo, 'la responsabilita' della sua
sicurezza e protezione e' dell'Aisi''. ''Il Presidente del
Consiglio come i presidenti delle Camere, il presidente della
Corte costituzionale, il Vicepresidente del Consiglio, i
ministri degli Interni, della Difesa, della Giustizia, degli
Esteri e dell'Economia, il sottosegretario segretario del
Consiglio dei ministri, il presidente ed il Pg della Cassazione
ed il vicepresidente del Csm sono tra le Alte personalita'
istituzionali sottoposte a misure di protezione e vigilanza in
ragione della carica rivestita''. (ANSA).

FLB
10-NOV-10 16:12 NNNN
ZCZC4853/SXA
XPP29626
R POL S0A QBXB
INCHIESTA FESTINI: DI PIETRO, COSA FA PREMIER DELLE SCORTE?

(ANSA) - ROMA, 10 NOV - ''Non volevamo sapere che cosa fanno
le scorte, volevamo sapere che cosa con le scorte fanno il
presidente del Consiglio e gli amici suoi'': lo ha detto
nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro dopo
la risposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio
Vito alla sua interrogazione al question time sul ruolo e sui
compiti delle scorte di Silvio Berlusconi e sulle modalita'
della loro utilizzazione da parte del presidente del Consiglio
che prendeva spunto dal caso Ruby.
Leggendo dichiarazioni riportate da un quotidiano di agenti
di scorta, Di Pietro ha aggiunto: ''Il ministro dell'Interno
apra una verifica interna sull'abuso''. (ANSA).

FLB
10-NOV-10 16:11 NNNN
MAW9420 4 pol gn00 314 ITA0420;
Apc-Berlusconi/ Di Pietro: Maroni verifichi abuso scorte premier -2-
Il leader Idv: "Vogliamo sapere se Fede ha la scorta"

Roma, 10 nov. (Apcom) - "Vediamo alcune ragazze - continua Di
Pietro nella citazione degli sfoghi di alcune persone della
scorta - uscire e tornare verso Milano mentre altre restano nella
villa per la notte; capita che dobbiamo scortare personalità che
fanno il giro a riaccompagnare le ragazze nei residence milanesi,
l'ultima magari se la portano a casa e noi dobbiamo accompagnarli
fino a sotto il portone".

"Quello che chiediamo - ha insistito l'ex pm - non è cosa fanno
le scorte ma cosa ci fanno il presidente del Consiglio e gli
amici suoi con le scorte. Se è vero che alcune ragazze le porta
direttamente Emilio Fede o Lele Mora nella loro auto e vogliamo
sapere se Fede ha la scorta. Abbiamo chiesto cosa fa il premier,
non cosa fanno le scorte, cosa ci fa Berlusconi con queste
scorte" anche se "fra poco grazie a Dio ce ne liberiamo ma non
dobbiamo aspettare questo per stabilire che le scorte sono fatte
da persone che rischiano la vita. Con la polizia ormai
piantoniamo hotel e centri massaggi, la scorta lamenta che ora
deve fare la guardia alle escort del premier. Maroni deve
riferire su questo per verificare l'abuso che si fa non per dirci
cosa dovrebbero fare loro, forse è il premier che deve stabilire
che le ragazze devono andare a casa sua con auto proprie e non
con servizi dello Stato".

Luc

101607 nov 10
ZCZC
AGI0570 3 POL 0 R01 /

== SCORTE: IN ITALIA IMPEGNANO 1988 UNITA' E 377 'INTEGRATIVI' =
(AGI) - Roma, 10 nov. - Si chiama Ufficio centrale interforze
per la sicurezza personale, istituito nell'ambito del
Dipartimento per la Pubblica Sicurezza del Viminale, il
'quartier generale' che coordina ad oggi un mini esercito
impegnato in servizi di scorta che ammonta a 1988 unita', alle
quali possono aggiungersene altre 377, compresi anche coloro
che arrivano dai ranghi dell'esercito, impegnate in servizi
integrativi di vigilanza fissa. Sono i numeri complessivi che
il ministero dell'Interno, attraverso il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, fornisce in risposta a
un'interrogazione Idv sul servizio di sicurezza di Silvio
Berlusconi.
La valutazione sull'effettiva esposizione a rischio delle
personalita', e' sempre quanto ricorda il Viminale, e'
demandata all'esame delle Prefetture, con un'istruttoria delle
forze di polizia poi riversata alle riunioni di coordinamento
presiedute dagli stessi prefetti, che eventualmente inoltrano
all'Ufficio centrale le proposte per adozione, modifica o
revoca delle "misure tutorie", graduate a seconda del profilo
di rischio.
Chi invece e' scortato in virtu' della carica che riveste?
Il ministero dell'Interno, nella risposta letta in Aula alla
Camera da Elio Vito, ricorda che "il presidente del Consiglio
dei ministri, unitamente ai presidenti della Camere e della
Corte Costituzionale, ai vicepresidenti del Consiglio dei
ministri, ai ministri di Interno, Difesa, Giustizia, Esteri,
Economia, al sottosegretario di Stato con funzioni di
segretario del Consiglio dei ministri, al primo presidente e al
Pg presso la Cassazione, al vicepresidente del Csm, rientra tra
le alte personalita' istituzionali sottoposte a misure di
protezione e vigilanza in ragione della carica rivestita".
(AGI)
Bal
101606 NOV 10

NNNN
ZCZC
AGI0570 3 POL 0 R01 /

== SCORTE: IN ITALIA IMPEGNANO 1988 UNITA' E 377 'INTEGRATIVI' =
(AGI) - Roma, 10 nov. - Si chiama Ufficio centrale interforze
per la sicurezza personale, istituito nell'ambito del
Dipartimento per la Pubblica Sicurezza del Viminale, il
'quartier generale' che coordina ad oggi un mini esercito
impegnato in servizi di scorta che ammonta a 1988 unita', alle
quali possono aggiungersene altre 377, compresi anche coloro
che arrivano dai ranghi dell'esercito, impegnate in servizi
integrativi di vigilanza fissa. Sono i numeri complessivi che
il ministero dell'Interno, attraverso il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, fornisce in risposta a
un'interrogazione Idv sul servizio di sicurezza di Silvio
Berlusconi.
La valutazione sull'effettiva esposizione a rischio delle
personalita', e' sempre quanto ricorda il Viminale, e'
demandata all'esame delle Prefetture, con un'istruttoria delle
forze di polizia poi riversata alle riunioni di coordinamento
presiedute dagli stessi prefetti, che eventualmente inoltrano
all'Ufficio centrale le proposte per adozione, modifica o
revoca delle "misure tutorie", graduate a seconda del profilo
di rischio.
Chi invece e' scortato in virtu' della carica che riveste?
Il ministero dell'Interno, nella risposta letta in Aula alla
Camera da Elio Vito, ricorda che "il presidente del Consiglio
dei ministri, unitamente ai presidenti della Camere e della
Corte Costituzionale, ai vicepresidenti del Consiglio dei
ministri, ai ministri di Interno, Difesa, Giustizia, Esteri,
Economia, al sottosegretario di Stato con funzioni di
segretario del Consiglio dei ministri, al primo presidente e al
Pg presso la Cassazione, al vicepresidente del Csm, rientra tra
le alte personalita' istituzionali sottoposte a misure di
protezione e vigilanza in ragione della carica rivestita".
(AGI)
Bal
101606 NOV 10

NNNN
MAW9415 4 pol gn00 129 ITA0415;
Apc-Berlusconi/ Di Pietro: Maroni verifichi abuso scorte premier
"Ormai piantona hotel e centri massaggi"

Roma, 10 nov. (Apcom) - Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni,
deve riferire sull'"abuso" che il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, fa della sua scorta "acquisendo una relazione
dal servizio scorte e aprendo una verifica interna". Lo chiede il
leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera,
commentando - insoddisfatto - la risposta del ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, alla sua interrogazione.

"Non metto in dubbio - ha affermato Di Pietro - che ci siano
circolari che dispongano cosa deve fare la scorta" ma "ormai
piantona gli hotel e i centri massaggi". L'ex pm chiede al
governo di sapere "se è vero quanto hanno riferito quelle
persone" della scorta, citando "testualmente" i loro sfoghi: "Ci
è capitato che il presidente del Consiglio sia venuto incontro a
noi e ci abbia detto 'eh, beati voi che adesso andate a casa a
dormire, a me invece tocca andare a trombare'; altre volte ci ha
portato qualche ragazza ce l'ha presentata, poi un'altra volta ci
ha mandato la ragazza e ci ha fatto fare la danza del ventre; a
fine serata riportiamo le personalità a casa".

(segue)

Luc

101605 nov 10
ZCZC
AGI0549 3 POL 0 R01 /

SCORTE: DI PIETRO, MARONI CHIARISCA COME LE USA BERLUSCONI =
(AGI) - Roma, 10 nov. - Cosa facciano e quale sia il difficile
ruolo delle scorte, a partire da quella del premier Berlusconi,
e' noto, ma noi "chiediamo al ministro dell'Interno cosa ci
facciano il presidente del Consiglio e gli amici suoi con le
scorte...". Lo ha detto, in aula a Montecitorio, il presidente
Idv, Antonio Di Pietro, replicando alle parole del ministro per
i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, che durante il
question time aveva risposto a un'interrogazione dell'Idv.
"Insomma - ha ripetuto Di Pietro - vogliamo sapere cosa ci
fa il premier con queste scorte. Certo tra poco ce ne
libereremo, ma non possiamo aspettare di liberarci del
presidente del Consiglio per stabilire che chi gli fa la scorta
e rischia la vita non si deve vergognare di piantonare hotel e
centri massaggi o di fare 'la guardia alle escort'. Su tutto
cio' il ministro dell'Interno deve riferire, acquisendo una
relazione dal servizio scorte e aprendo una verifica interna,
per verificare gli abusi" e, in ogni caso, "e' il premier che
deve stabilire che le persone che lo vanno a trovare devono
andarci con i mezzi loro e non con i servizi di Stato". (AGI)
Cav
101555 NOV 10

NNNN

RUBY. DI PIETRO: BUGIE MINISTERIALI, ORMAI SIAMO AL GOLPE


(DIRE) Roma, 10 nov. - "Ormai siamo al golpe. Infatti, pochi
giorni fa in Parlamento ha mentito il ministro Calderoli e adesso
si scopre che a ingannare le Camere e' stato anche il ministro
degli Interni Maroni". Lo scrive sul suo blog il leader dell'idv,
Antonio di Pietro.
Di Pietro ricorda che "la pm del tribunale dei minori,
Annamaria Fiorillo, che avrebbe dovuto decidere cosa fare con la
minorenne marocchina Ruby, mentre il premier tempestava di
telefonate la questura di Milano chiedendo che venisse liberata,
si e' rivolta al Csm, perche' le cose non sono affatto andate
come ha raccontato alla Camera e al Senato il ministro Maroni. Ha
fatto benissimo a rivolgersi al Csm perche' venga fatta luce su
un caso che e' gia' scandaloso, increscioso e imbarazzante".
"Una vicenda- insiste il leader dell'Idv- che potrebbe
rivelarsi addirittura peggiore di quel che gia' e', se si
scoprisse che il ministro, responsabile della sicurezza dei
cittadini, ha preso in giro il Parlamento e l'intero Paese per
difendere i comportamenti indifendibili del suo premier. Non
sarebbe di certo il primo esempio di un uso disinvolto, per usare
un eufemismo, degli apparati di sicurezza dello Stato". Come
"l'uso privato fatto dal presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi dei ragazzi delle
scorte".

(Vid/ Dire)
18:53 10-11-10

NNNN
 

"Pubblico impiego: da gennaio in pensione con le nuove regole"

"Buonuscite statali le nuove regole"

Il collegato al lavoro è legge " Specificità delle forze armate, di polizia e dei vigili del fuoco"