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giovedì 5 maggio 2011

INTERNET: ACCORDO TRA POLIZIA COMUNICAZIONI E CARTASI

INTERNET: ACCORDO TRA POLIZIA COMUNICAZIONI E CARTASI =
(AGI) - Roma, 5 mag. - E' stata siglata una convenzione tra il
Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno e
CartaSi spa per la prevenzione e la lotta ai crimini
informatici sui sistemi di home banking e monetica. A firmare
l'accordo il direttore centrale della Polizia Stradale,
Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della
Polizia di Stato Santi Giuffre' e il presidente di CartaSi spa
Michele Stacca. Alla cerimonia hanno partecipato il direttore
del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni Antonio
Apruzzese e il responsabile Rischi Operativi e di Credito di
CartaSi Marco Cortellari. L'accordo definisce le linee
programmatiche della collaborazione tra la Polizia delle
Comunicazioni e CartaSi spa e fa riferimento a una iniziativa
di innalzamento dei livelli di sicurezza e di compartecipazione
che il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha lanciato
rivolgendo particolare attenzione al settore bancario. La
collaborazione prevede lo scambio, in tempo reale, di dati e
informazioni relativi ad allarmi e situazioni di rischio per la
sicurezza sia dei sistemi informatici attraverso i quali
CartaSi eroga i propri servizi, sia dei servizi fruiti dalla
sua clientela; la partecipazione congiunta a progetti di
ricerca; la condivisione di studi e analisi aggregate sui temi
della sicurezza informatica; attivita' di formazione e
promozione di iniziative di comunicazione. Gli obiettivi
dell'accordo sono da una parte tutelare la cittadinanza nei
confronti delle frodi informatiche e dall'altra sensibilizzarla
a un corretto utilizzo dei sistemi di pagamento online. CartaSi
mettera' a disposizione del ministero dell'Interno il suo
patrimonio di sistemi informatici e di reti telematiche per la
gestione dei servizi di home banking e monetica per contrastare
un fenomeno in costante crescita, a opera di gruppi criminali
organizzati, anche a livello internazionale, che si avvalgono
di metodologie e tecniche sempre piu' evolute. L'intesa avra'
la durata di tre anni, con una verifica annuale dei risultati
ottenuti e la definizione degli obiettivi di medio periodo.
(AGI)
Red/Eli (Segue)
051038 MAG 11

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INTERNET: ACCORDO TRA POLIZIA COMUNICAZIONI E CARTASI (2)=
(AGI) - Roma, 5 mag. - "Il protocollo di intesa con il
ministero dell'Interno, che sancisce un lungo e consolidato
rapporto di collaborazione con la Polizia Postale, testimonia
l'impegno di CartaSi nella diffusione della sicurezza dei
sistemi e servizi di pagamento elettronici", ha commentato il
presidente di CartaSi Michele Stacca. "Crediamo molto nella
cooperazione tra pubblico e privato per affrontare temi e
questioni di interesse per la collettivita', cosi' come
sentiamo la responsabilita', nel nostro ruolo di leader di
mercato, di contribuire allo sviluppo culturale e alla crescita
del benessere di tutto il sistema". "I fenomeni di criminalita'
informatica sono caratterizzati dalla extraterritorialita'
della loro origine, dalla transnazionalita' e dalla
intersettorialita' dei loro effetti dannosi. Sempre piu' spesso
viene inoltre accertata la loro riconducibilita' a vere e
proprie organizzazioni criminali, ramificate a livello
internazionale e che si avvalgono di metodi e tecnologie di
attacco sempre piu' sofisticate", precisa il direttore centrale
delle Specialita' della Polizia di Stato Santi Giuffre'.
"L'efficacia delle attivita' di prevenzione e contrasto al
cyber crime presuppone, da un lato, il consolidamento di
concrete ed efficaci relazioni sinergiche tra tutti gli attori,
pubblici e privati del settore e, dall'altro, la
sensibilizzazione degli utenti finali al tema della sicurezza
informatica". (AGI)
Red/Eli
051038 MAG 11

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SICUREZZA: ACCORDO DIPARTIMENTO PS-CARTASI CONTRO CYBERCRIME

(ANSA) - ROMA, 5 MAG - E' stata siglata una convenzione tra
il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del ministero dell'Interno
e CartaSi S.p.A per la prevenzione e la lotta ai crimini
informatici sui sistemi di home banking e monetica (carte di
credito e moneta elettronica).
A firmare l'accordo sono stati il direttore centrale della
Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i
Reparti speciali della Polizia di Stato, Santi Giuffre' e il
presidente di CartaSi S.p.A., Michele Stacca. Alla cerimonia
hanno partecipato il direttore del servizio Polizia Postale e
delle Comunicazioni Antonio Apruzzese e il responsabile rischi
operativi e di credito di CartaSi, Marco Cortellari.
L'accordo definisce le linee programmatiche della
collaborazione tra la Polizia delle Comunicazioni e CartaSi e fa
riferimento ad una iniziativa di innalzamento dei livelli di
sicurezza e di compartecipazione che il Dipartimento della
Pubblica Sicurezza ha lanciato rivolgendo particolare attenzione
al settore bancario. La collaborazione prevede lo scambio, in
tempo reale, di dati e informazioni relativi ad allarmi e
situazioni di rischio per la sicurezza sia dei sistemi
informatici attraverso i quali CartaSi eroga i propri servizi,
sia dei servizi fruiti dalla sua clientela; la partecipazione
congiunta a progetti di ricerca; la condivisione di studi e
analisi aggregate sui temi della sicurezza informatica;
attivita' di formazione e promozione di iniziative di
comunicazione. (ANSA).

COM-NE
05-MAG-11 11:41 NNNN

Dichiarazione di voto contrario del delegato Michele Fornicola da inserire, come parte integrante, nel verbale dell’odierna riunione del COCER in merito alle motivazioni che, sommariamente, ho illustrato all’assemblea in merito alla bozza di decreto ministeriale per la corresponsione dell’efficienza dei servizi istituzionali dell’anno 2010.




Dichiarazione di voto contrario del delegato Michele Fornicola da inserire, come parte integrante, nel verbale dell’odierna riunione del COCER in merito alle motivazioni che, sommariamente, ho illustrato all’assemblea in merito alla bozza di decreto ministeriale per la corresponsione dell’efficienza dei servizi istituzionali dell’anno 2010.

La bozza del documento che ci apprestiamo a concertare confermerebbe, in buona sostanza, una “politica” nella distribuzione delle risorse che tende a mettere tutti sullo stesso livello.

Non voglio, oggi, mettere in discussione tale decisione declinando aspetti che riguardano, per esempio, anche “i criteri per l’assegnazione dello straordinario” e che meriterebbe comunque una seria riflessione ma sollevare un’obiezione a proposito della mancata possibilità di cogliere quest’occasione per innovare, migliorandolo, un documento che potrebbe diventare strumento di analisi.

Per questi motivi non entrerò nel merito delle somme destinate e della loro quantificazione. Cercherò semplicemente di prendere lo spunto di indennità esistenti per spiegare le innovazioni che, a mio parere, sono diventate indispensabili.

Come accade per l’indennità di reperibilità credo sia necesario attribuire analoga indennità anche al personale non reperibile che, per sopravvenute esigenze sia chiamato ad intervenire in servizio. Fermo restando il diritto al compenso per lavoro straordinario qualora la prestazione sia resa oltre l’orario di servizio ed il diritto all’eventuale recupero del giorno di riposo.

Tale innovazione, in questo momento, si rende ancora più necessaria ed utile alla “Rappresentanza Militare” per poter misurare il grado di “benessere del personale” specialmente nei reparti territoriali dei minori livelli ordinativi e con particolare riferimento alle unità elementari.

Anche nel caso si trattasse di una somma puramente simbolica, il calcolo a livello nazionale delle indennità attribuite potrebbe servire a dimostrare quante volte i militari in servizio alla Stazione carabinieri e/o comunque i militari in servizio presso i reparti dei minori livelli ordinativi siano stati chiamati a svolgere servizio, magari spezzando il turno, a causa delle previste esigenze non altrimenti fronteggiabili che dovrebbero giustificare il previsto “carattere di eccezionalità” ma che diversamente, a causa della  carenza organica, si è praticamente trasformato in una consuetudine.

I militari delle Stazioni Carabinieri, sempre al centro dell’attenzione negli interventi dei vertici Istituzionali per la sua importanza, a mio parere non avrebbe trovato soddisfazione adeguata, ad esempio, in occasione del pagamento delle ore straordinarie dell’anno precedente (quelle relative all’eccedenza del monte ore mensile non potute segnalare nell’E.F.2010)

Sarebbe possibile dedurre che alcuni soggetti possano aver segnalato le ore a fine anno in totale difformità a quanto previsto, e cioè senza aver presentato istanza di recupero ore entro il 15 di ottobre e senza quindi averne ricevuto il diniego. Solamente chi aveva la possibilità, avrebbe  fatto recuperare le ore ai sottoposti e, diversamente, ha chiesto per se il pagamento di numerose ore anche se il reddito 2010 faceva intendere un tetto massimo per gli anni 2011-2012 e 2013.

Un voto contrario auspicando, in futuro, che le decisioni concertate da questo COCER,  si possano proiettare in maniera maggiormente positiva sugli interessi dei singoli carabinieri in servizio presso le unità elementari che verrebbero penalizzati più di altri sul piano professionale e inevitabilmente patiscono anche in termini di esigenze personali e famigliari.

AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI DELIBERAZIONE 28 aprile 2011 Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per i referendum consultivi indetti dalla regione Campania per i giorni 5 e 6 giugno 2011. (Deliberazione n. 106/11/CSP) (11A05727) (GU n. 102 del 4-5-2011 )

io voto SI per dire NO
vota e fai votare


L'AUTORITA' Nella riunione della Commissione per i servizi e i prodotti del 28 aprile 2011; Visto l'art. 1, comma 6, lettera b), n. 9, della legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; Vista la legge 22 febbraio 2000, n. 28, recante «Disposizioni per la parita' di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie per la comunicazione politica», come modificata e integrata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313; Vista la legge 6 novembre 2003, n. 313, recante «Disposizioni per l'attuazione del principio del pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali»; Visto il decreto del Ministro delle comunicazioni 8 aprile 2004, che emana il Codice di autoregolamentazione ai sensi della legge 6 novembre 2003, n. 313; Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo unico della radiotelevisione», come modificato dal decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44, recante «Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici», ed, in particolare, l'art. 7, comma 1; Vista la legge 25 maggio 1970, n. 352, recante «Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sull'iniziativa legislativa del popolo» e successive modificazioni; Visto lo Statuto della Regione Campania, approvato ai sensi dell'art. 123, comma 2, della Costituzione e pubblicato sul bollettino della regione Campania 26 febbraio 2009, n. 13, e, in particolare, l'art. 14 che prevede l'obbligatorieta', ai sensi dell'art. 133 della Costituzione, del referendum consultivo delle popolazioni interessate dalle proposte di legge concernenti l'istituzione di nuovi comuni e i mutamenti delle circoscrizioni e delle denominazioni comunali; Vista la legge regionale 30 aprile 1974, n. 54 in tema di istituzione di nuovi comuni e sul mutamento delle circoscrizioni territoriali dei comuni della Regione Campania; Considerato che il Consiglio regionale della regione Campania, con proprie deliberazioni, ha dichiarato l'ammissibilita' dei seguenti referendum consultivi: a) referendum consultivo sulla proposta di legge concernente l'acquisizione del Rione Bagno del Comune di Aversa al comune di Cesa (deliberazione 19 gennaio 2010); b) referendum consultivo sulla proposta di legge concernente la variazione della denominazione del Comune di Centola in Centola Palinuro (deliberazione 21 gennaio 2009); c) referendum consultivo sulla proposta di legge concernente la costituzione del Comune unico di Ischia (deliberazione 20 dicembre 2010); Vista la delibera della Giunta Regionale n. 123 del 28 marzo 2011, pubblicata sul Bollettino ufficiale della regione Campania 4 aprile 2011, n. 22, con la quale e' stata individuata nei giorni 5 e 6 giugno 2011 la data di convocazione dei Comizi elettorali per i referendum consultivi della Regione Campania e sono stati formulati i relativi quesiti referendari; Vista la propria delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005, recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum regionale parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19 giugno 2001 n. 8 recante "modifiche all'art. 6, comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 115 del 19 maggio 2005; Udita la relazione del commissario Antonio Martusciello, relatore ai sensi dell'art. 29 del regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita'; Delibera: Articolo unico 1. Al fine di garantire imparzialita' e parita' di trattamento tra i soggetti politici favorevoli o contrari ai quesiti di cui al referendum consultivo popolare della Regione Campania - avente ad oggetto: I quesito «Volete che le circoscrizioni dei comuni di "Aversa" e di "Cesa" vengano modificate secondo il piano pubblicato?»; II quesito «Volete che il comune di "Centola" assuma la nuova denominazione di "Centola Palinuro"?»; III quesito «Volete che sia istituito il nuovo comune di "Ischia" mediante la fusione dei comuni di Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana»? - fissato per i giorni 5 e 6 giugno 2011, nei territori interessati dalla consultazione referendaria, nei confronti delle emittenti radiofoniche e televisive private locali e della stampa quotidiana e periodica si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28, come modificata dalla legge 6 novembre 2003, n. 313, in materia di disciplina dell'accesso ai mezzi di informazione di cui alla delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005, recante «Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parita' di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum regionale parzialmente abrogativo della legge della Regione Sardegna 19 giugno 2001 n. 8 recante "modifiche all'art. 6, comma 19, della legge regionale 24 aprile 2001, n. 6" indetto nella Regione Sardegna per il giorno 12 giugno 2005». 2. I termini di cui all'art. 5, commi 1 e 2 e all'art. 13, comma 1, della delibera n. 37/05/CSP del 16 maggio 2005 decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione del presente provvedimento nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 3. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 8 e 10 della legge 22 febbraio 2000, n. 28, ai sondaggi relativi al referendum disciplinato dal presente provvedimento si applicano gli articoli da 6 a 12 del Regolamento in materia di pubblicazione e diffusione di sondaggi sui mezzi di comunicazione di massa di cui alla delibera n. 256/10/CSP del 9 dicembre 2010. 4. In caso di eventuale coincidenza territoriale e temporale, anche parziale, della consultazione referendaria di cui alla presente delibera con le consultazioni elettorali amministrative e/o referendarie, saranno applicate le disposizioni di attuazione della legge 22 febbraio 2000, n. 28 relative a ciascun tipo di consultazione. 5. Le disposizioni del presente provvedimento hanno efficacia sino a tutto il 6 giugno 2011. Il presente provvedimento e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed e' reso disponibile nel sito web della stessa Autorita': www.agcom.it. Roma, 28 aprile 2011 Il presidente: Calabro' Il commissario relatore: Martusciello

"Zingari: un codice per rubare?"









mercoledì 4 maggio 2011

30 novembre 2010: ultimo invito per le imprese a registrare sostanze chimiche

30 novembre 2010: ultimo invito per le imprese a registrare sostanze chimiche
La Commissione ricorda alle imprese che esse devono registrare le sostanze chimiche di uso più comune o più pericolose entro il 30 novembre di quest'anno, data alla quale mancano ora meno di 12 settimane. Questa registrazione è una delle pietre miliari di REACH, il regolamento UE sulle sostanze chimiche e il loro uso sicuro. Si ricorda nel contempo alle imprese che esse devono notificare all'Agenzia europea per le Sostanze chimiche (ECHA), entro il 3 gennaio dell'anno prossimo, la classificazione e l'etichettatura delle loro sostanze chimiche.
Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile per l'industria e l'imprenditoria, assieme a Janez Potočnik, commissario responsabile per l'ambiente, hanno affermato: “La nostra industria chimica deve essere sostenibile. Ci rivolgiamo perciò a tutte le imprese interessate sollecitandole a inoltrare i loro incartamenti completi e in tempo utile. Ciò che chiediamo alle imprese è un compito oneroso, ma si tratta anche di un investimento che si ripagherà da solo poiché servirà a consolidare il ruolo guida dell'industria chimica europea. Le ricadute si tradurranno in una maggiore competitività, in una più intensa innovazione e in un maggior numero di posti di lavoro per i cittadini europei in un ambiente più pulito e più sano."
A tutto il 10 settembre sono stati presentati all'ECHA 4000 incartamenti con un tasso d'incremento piuttosto accelerato Le imprese sono pertanto invitate affrettarsi per completare i loro dossier e presentarli quanto prima. I dichiaranti capofila sono incoraggiati a procedere alla registrazione entro il 30 settembre, in modo di disporre di un margine di sicurezza in caso sorgessero problemi con le loro registrazioni e di aver tempo sufficiente per consentire agli altri dichiaranti di presentare i loro incartamenti prima della fine di novembre. Le imprese devono presentare i loro fascicoli per via elettronica tramite lo strumento REACH-IT.
La Commissione e l'ECHA fanno tutto quanto in loro potere per aiutare l'industria in questo frangente. Un gruppo di funzionari d'alto livello della Commissione, dell'ECHA e delle associazioni industriali si è adoperato con successo per rendere più agevole il processo di registrazione. L'ECHA ha intensificato gli sforzi per pubblicare orientamenti dettagliati in 22 lingue dell'UE.
Si deve inoltre dare un riconoscimento agli sforzi compiuti dall'industria. La scadenza è molto vicina ed è un esercizio complesso definire e gestire il lavoro nell'ambito dei forum per lo scambio di informazioni sulle sostanze nell'ambito dei quali le imprese mettono in comune i dati sulle sostanze chimiche ai fini della loro registrazione.
Il processo di registrazione non interessa soltanto l'industria chimica, ma anche operatori che non appartengono direttamente al settore chimico come ad esempio quelli delle industrie metallurgiche o del tessile.
Gli utilizzatori di sostanze chimiche si trovano a dipendere dalla disponibilità delle sostanze sul mercato e dalla loro tempestiva registrazione. E per giunta, in seguito alla registrazione, devono ottemperare alle raccomandazioni in materia di sicurezza migliorata formulate dai loro fornitori oppure, in certi casi, procedere a effettuare una propria valutazione del rischio per i loro fini specifici.
Scadenze per le nuove regole in materia di classificazione delle sostanze
Si ricorda inoltre alle imprese che esse devono riclassificare entro il 1° dicembre 2010 le sostanze che vendono conformemente alle nuove regole sulla classificazione e l'etichettatura e procedere quindi a notificare all'ECHA, entro il 3 gennaio 2011, dette classificazioni. Geert Dancet, direttore esecutivo dell'ECHA, aggiunge: "Il nostro consiglio alle imprese che si preparano al processo di classificazione e etichettatura è che siano pronte a provvedere in tempo alla notifica. L'ECHA e gli helpdesk nazionali sono pronti ad aiutare a sostenere l'industria, soprattutto le PMI, a far fronte ai suoi obblighi". La classificazione è essenziale per determinare se una sostanza chimica sia pericolosa per la salute e l'ambiente e serve a stabilire le informazioni da apporre sulle etichette dei prodotti che i lavoratori e i consumatori usano. È importante notare che le notifiche devono essere inviate anche per piccole quantità di sostanze chimiche. Ciò significa che un numero molto maggiore di imprese è chiamato in causa, comprese anche le PMI.
Per ulteriori informazioni: MEMO/10/400




Ripubblicazione del Decreto legislativo 81/2008 in materia salute e sicurezza nei luoghi di lavoro 







STRANIERI – “FAMILIARE” CONIUGE DI CITTADINO – SOGGIORNO – DISCIPLINA APPLICABILE Il “familiare”- coniuge del cittadino italiano (o di altro Stato membro dell’Unione europea), dopo aver trascorso nel territorio dello Stato i primi tre mesi di soggiorno “informale”, è tenuto a richiedere la Carta di soggiorno ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 30 del 2007 e sino al momento in cui »»

STRANIERI – “FAMILIARE” CONIUGE DI CITTADINO – SOGGIORNO – DISCIPLINA APPLICABILE
Il “familiare”- coniuge del cittadino italiano (o di altro Stato membro dell’Unione europea), dopo aver trascorso nel territorio dello Stato i primi tre mesi di soggiorno “informale”, è tenuto a richiedere la Carta di soggiorno ai sensi dell’art. 10 del d.lgs. n. 30 del 2007 e sino al momento in cui   »»

Cassazione "...Il rapporto di lavoro dei dipendenti del Corpo di polizia penitenziaria (istituito con legge n. 395 del 1990, che ha soppresso il Corpo degli agenti di custodia), espressamente incluso dal legislatore tra le Forze di polizia di Stato, è soggetto, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, alla disciplina pubblicistica. Né, in senso contrario, rileva la qualificazione dello stesso come "corpo civile", conseguente alla smilitarizzazione e non implicante la privatizzazione del rapporto di lavoro, ovvero l'esistenza di una espressa connotazione pubblicistica del rapporto di lavoro del personale appartenente alla carriera dirigenziale penitenziaria (ex art. 2 della successiva legge n. 154 del 2005), giacché tale personale, pur contemplato nella legge n. 395 cit., non fa parte del Corpo di polizia penitenziaria, ma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alle cui dipendenze detto Corpo è posto. Ne consegue che la domanda proposta da un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, con qualifica non dirigenziale, per ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di un'infermità, ai fini della corresponsione dell'equo indennizzo, è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo..."



Cassazione "...Il rapporto di lavoro dei dipendenti del Corpo di polizia penitenziaria (istituito con legge n. 395 del 1990, che ha soppresso il Corpo degli agenti di custodia), espressamente incluso dal legislatore tra le Forze di polizia di Stato, è soggetto, ai sensi dell'art. 3, comma 1, del d.lgs. n. 165 del 2001, alla disciplina pubblicistica. Né, in senso contrario, rileva la qualificazione dello stesso come "corpo civile", conseguente alla smilitarizzazione e non implicante la privatizzazione del rapporto di lavoro, ovvero l'esistenza di una espressa connotazione pubblicistica del rapporto di lavoro del personale appartenente alla carriera dirigenziale penitenziaria (ex art. 2 della successiva legge n. 154 del 2005), giacché tale personale, pur contemplato nella legge n. 395 cit., non fa parte del Corpo di polizia penitenziaria, ma del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alle cui dipendenze detto Corpo è posto. Ne consegue che la domanda proposta da un appartenente al Corpo di polizia penitenziaria, con qualifica non dirigenziale, per ottenere il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio di un'infermità, ai fini della corresponsione dell'equo indennizzo, è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo..."

Consiglio di Stato "...Con l'impugnata sentenza il Tar del Veneto ha rigettato l'opposizione a decreto ingiuntivo a suo tempo adottato dal giudice di primo grado in relazione alla pretesa creditoria avanzata dal signor #####################, sovrintendente capo della Polizia di Stato, in relazione al compenso sostitutivo per ferie (relative agli anni 2001,2002 e 2003) non godute a causa della intervenuta dispensa dal servizio,a decorrere dal 25 gennaio 2003, per inabilità fisica..."

Consiglio di Stato "...Con l'impugnata sentenza il Tar del Veneto ha rigettato l'opposizione a decreto ingiuntivo a suo tempo adottato dal giudice di primo grado in relazione alla pretesa creditoria avanzata dal signor #####################, sovrintendente capo della Polizia di Stato, in relazione al compenso sostitutivo per ferie (relative agli anni 2001,2002 e 2003) non godute a causa della intervenuta dispensa dal servizio,a decorrere dal 25 gennaio 2003, per inabilità fisica..."
RICERCA: CNR,VESTITI INTELLIGENTI PER OPERATORI SOCCORSO
PROSSIMO IMPIEGO ANCHE PER LAVORATORI A RISCHIO
(ANSA) - CAGLIARI, 8 SET - Potrebbe esser l'abito del futuro,
un abito ''intelligente'' anche per le emergenze. Una nuova
generazione di indumenti per proteggere operatori di soccorso e
vigili del fuoco: grazie a tessuti hi-tech che racchiudono
sensori e antenne permettono di tracciare le condizioni fisiche
di chi li indossa e segnala i pericoli dell'ambiente. Punto
d'arrivo del progetto europeo ProeTex, coordinato da ricercatori
italiani del Cnr, i prototipi delle uniformi vengono presentati
il 9 e 10 settembre a Pula (Cagliari), in occasione della
chiusura del progetto.
Terremoti, alluvioni, grandi incidenti industriali: in simili
situazioni la possibilita' di monitorare in tempo reale le
condizioni fisiche e ambientali di Vigili del fuoco e operatori
della protezione civile non solo serve a garantire la sicurezza
dei soccorritori ma anche il coordinamento degli interventi. Con
il progetto Protection e-Textiles concluso dopo 4 anni di lavoro
e con 23 partner internazionali coinvolti, e' ora disponibile
una nuova generazione di indumenti in grado di monitorare i
fattori di rischio per il personale impegnato nei soccorsi.
Il progetto e' coordinato da Annalisa Bonfiglio, professore
di elettronica all'Universita' di Cagliari e ricercatrice del
Centro S3 di Modena dell'Istituto Nanoscienze del Cnr, che ha
spiegato: ''abbiamo mostrato che e' possibile produrre indumenti
intelligenti davvero utilizzabili, ossia indossabili, lavabili e
riusabili. Fino qui abbiamo integrato nei tessuti quante piu'
funzioni possibili, molti sensori di tipo diverso, antenne,
batterie flessibili. Il passo successivo e' valutare cosa e'
davvero essenziale, per i diversi operatori di soccorso nelle
diverse emergenze. I sistemi tessili intelligenti sviluppati con
questo progetto in futuro potranno avere impiego non solo in
situazioni di emergenza ma anche per lavoratori a rischio nei
cantieri, nel settore della sanita' o negli sport estremi''.
E' un progetto ambizioso, avviato nel 2006, che ha riunito le
competenze di 23 partner europei, tra cui Universita' di Pisa,
Istituto Nanoscienze del Cnr, e aziende italiane e estere, e ora
la terza generazione di prototipi, la piu' evoluta, sara'
presentata nel Parco scientifico tecnologico della Sardegna a
Pula. Lo strato interno dell'abito e' una maglietta in tessuto
ignifugo, lavabile e riutilizzabile, che integra elettrodi e
sensori tessili per il monitoraggio dei principali parametri
vitali: battito cardiaco, frequenza respiratoria, livello di
disidratazione, temperatura corporea. La giacca esterna e' in
grado di monitorare i parametri ambientali: incorpora una
batteria ricaricabile e flessibile, un sensore di flusso di
calore, un sensore di gas, due accelerometri triassali, un
sistema per la produzione di allarmi visivi e sonori. Completano
la tuta stivali con un sensore per rilevare la presenza di
anidride carbonica nell'ambiente e sensori di attivita'
integrati nelle suole. La trasmissione dei dati registrati dai
sensori degli strati interni, della giacca e degli stivali e'
garantita dalla tecnologia wireless abbinata a antenne in
tessuto integrate nell'uniforme. I dati inviati a un computer
possono essere analizzati in tempo reale. Inoltre un modulo Gps
permette di seguire la posizione degli operatori in tutte le
fasi dell'intervento. (ANSA).

AR
08-SET-10 15:35 NNNN