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venerdì 19 luglio 2019

BORSELLINO: FUZIO SCRIVE A FIAMMETTA, LA FIGLIA DEL GIUDICE 'LETTERA VERGOGNOSA

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 08.31.19 

BORSELLINO: FUZIO SCRIVE A FIAMMETTA, LA FIGLIA DEL GIUDICE 'LETTERA VERGOGNOSA = 

ADN0113 7 CRO 0 ADN CRO NAZ RSI BORSELLINO: FUZIO SCRIVE A FIAMMETTA, LA FIGLIA DEL GIUDICE 'LETTERA VERGOGNOSA = Palermo, 19 lug. (AdnKronos) - Una lettera firmata dall'ormai ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, che si è dimesso nei giorni scorsi dopo essere stato indagato nell'ambito dell'inchiesta sul giudice Palamara, è stata inviata ieri a Fiammetta BORSELLINO, figlia minore del giudice ucciso da Cosa nostra. E' lei stessa a rivelarlo, in una lunga intervista concessa a Francesco Viviano sul Quotidiano del Sud. "Una lettera incredibile e vergognosa - dice - nella quale Fuzio dice di non essere riuscito a fare nulla per avviare una indagine per l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati coinvolti nell'inchiesta sul depistaggio, indagati dalle procure di Messina e Caltanissetta: una indagine che avrebbe dovuto portare a individuare i magistrati responsabili del depistaggio". E ricorda che "un anno fa io e mia sorella Lucia siamo state convocate da Fuzio, al quale abbiamo portato carte, documenti, testimonianze ed altro e lui ci aveva assicurato un suo intervento per promuovere l'azione disciplinare. Perché, che ci siano dei magistrati responsabili del depistaggio sull'inchiesta di mio padre, non lo diciamo noi figli ma l'ultima sentenza della Corte d'assise di Caltanissetta. Adesso questa lettera, scritta peraltro con i piedi, ci indigna ancora di più, perché dopo un anno, Fuzio sostiene di non avere avuto il tempo di occuparsi di queta vicenda perché era impegnato in altre vicende giudiziarie". (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-LUG-19 08:30 NNNN

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VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 08.20.20 

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ADN0109 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **FLASH -BORSELLINO: FUZIO SCRIVE A FIAMMETTA, LA FIGLIA DEL GIUDICE 'LETTERA VERGOGNOSA'- FLASH** = (Ter/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 19-LUG-19 08:19 NNNN

Borsellino: via D'Amelio 27 anni dopo, depistaggi e silenzi =

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 07.15.22 

= Borsellino: via D'Amelio 27 anni dopo, depistaggi e silenzi = 

(AGI) - Palermo, 19 lug. - Un lampo tragico. Un tempo breve e terribile, oscuro e colmo di tensione. Un'onda lunghissima di silenzi e misteri che ancora non si e' arrestata. Cinquantasette giorni separano la strage di Capaci da quella di via D'Amelio. Ventisette anni i due eccidi da una verita' piena la cui ricerca e' ancora oggetto di processi e nuove indagini. Gli attentati contro Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si consumarono in un contesto di intollerabili incapacita' e complicita', che gettarono coloro che erano in prima linea dentro un abisso solitario e pericoloso, come testimoniano anche gli atti recentemente desecretati dall'Antimafia. La sentenza del processo Stato-mafia, del 20 aprile dell'anno scorso, con l'appello che si sta celebrando da circa tre mesi, ha aperto pesanti scenari. La trattativa, dice quel verdetto, c'e' stata: pezzi di istituzioni e i vertici di Cosa nostra hanno negoziato mutue concessioni, condizionato scelte e uomini e accelerato l'epilogo tragico del 19 luglio. Il 23 maggio del 1992, Giovanni Falcone, direttore degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia e candidato alla carica di procuratore nazionale antimafia, era appena atterrato all'aeroporto di Punta Raisi con la moglie Francesca Morvillo, anche lei magistrato. Alle 17.58, sull'autostrada Trapani-Palermo, nei pressi di Capaci, la tremenda esplosione che li uccise con gli uomini della scorta Antonino Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Poco piu' di un mese dopo, il 25 giugno, Paolo Borsellino denuncio' la costante opposizione al lavoro e al metodo di Falcone di parti consistenti delle istituzioni: "Secondo Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone comincio' a morire nel gennaio del 1988. Io condivido questa affermazione. Oggi che tutti ci rendiamo conto di qual e' stata la statura di quest'uomo, ci accorgiamo come in effetti il Paese, lo Stato, la magistratura che forse ha piu' colpe di ogni altro, comincio' a farlo morire il primo gennaio del 1988, quando il Csm con motivazioni risibili gli preferi' il consigliere Meli". A un certo punto, racconto' Borsellino, "fummo noi stessi a convincere Falcone, molto riottoso, ad allontanarsi da Palermo. Cerco' di ricreare in campo nazionale e con leggi dello Stato le esperienze del pool antimafia. Era la superprocura". La mafia "ha preparato e attuato l'attentato del 23 maggio nel momento in cui Giovanni Falcone era a un passo dal diventare direttore nazionale antimafia". (AGI) Mrg (Segue) 190715 LUG 19 NNNNVENERDÌ 19 LUGLIO 2019 07.15.35 


= Borsellino: via D'Amelio 27 anni dopo, depistaggi e silenzi (2)= 

(AGI) - Palermo, 19 lug. - I 57 giorni continuarono a scorrere inesorabili. Fino a una domenica d'estate del 19 luglio 1992. Paolo Borsellino, 51 anni, da 28 in magistratura, procuratore aggiunto nel capoluogo siciliano dopo aver diretto la procura di Marsala, pranzo' a Villagrazia con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia. Poi si reco' con la sua scorta in via D'Amelio, dove vivevano la madre e la sorella. Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell'abitazione della madre con circa cento chili di tritolo a bordo, esplose al passaggio del giudice, uccidendo anche i cinque agenti. Erano le 16.58. L'esplosione, nel cuore di Palermo, venne avvertita in gran parte della citta'. L'autobomba uccise Emanuela Loi, 24 anni, la prima donna poliziotto in una squadra di agenti addetta alle scorte; Agostino Catalano, 42 anni; Vincenzo Li Muli, 22 anni; Walter Eddie Cosina, 31 anni, e Claudio Traina, 27 anni. Dopo 27 anni restano tanti misteri. La sentenza di primo grado del processo Stato-mafia, che ha condannato boss, ex alti ufficiali del Ros come Mario Mori e politici come Marcello Dell'Utri, a giudizio di molti ha dato linfa e impulso a nuove inchieste a Caltanissetta sulle stragi. Tre poliziotti sono a processo con l'accusa di essere i tasselli di una complessa strategia di depistaggio delle indagini sull'eccidio di via D'Amelio. Su quello di Capaci sempre la procura nissena ha indagato recentemente due boss della mafia catanese che avrebbero fornito una parte dell'esplosivo: il pentito Maurizio Avola - i cui verbali sono stati depositati nel processo bis d'appello - e il suo capo di allora, Marcello D'Agata. Tra le piste seguite una ricondurrebbe a un esperto di esplosivi inviato dalla mafia americana per addestrare gli stragisti. Si tratta cosi' di capire anche quale ruolo abbia avuto nella stagione stragista Cosa nostra americana. Dal marzo 2017 Matteo Messina Denaro da latitante e' a giudizio a Caltanissetta per le stragi del '92. E' accusato di esserne uno dei mandanti. Durante l'udienza preliminare, il pm Gabriele Paci ha sostenuto che Messina Denaro prese parte a una riunione della commissione di Cosa nostra alla fine del '91 nella sua Castelvetrano, in cui Riina diede il via alla strategia stragista. Il capomafia, inoltre, avrebbe inviato a Roma, su ordine di Riina, diversi killer per uccidere Falcone nei primi mesi del '92, ma la missione falli'. All'apertura del procedimento, Paci aveva chiesto di interrogare l'imputato Messina Denaro... aggiungendo che era "un auspicio". Gia' perche', il tempo della battaglia e quello della sfida ancora attualissima, nonostante questi 27 anni, per la verita' e la giustizia, non si ferma. Come ha avvertito recentemente Fiammetta Borsellino: "Lo stesso impegno che ha caratterizzato il lavoro di mio padre e di Giovanni Falcone, ma di tanti altri prima e dopo di loro per la ricerca della verita', credo debba essere presente ancora oggi per fare luce sulle tante omissioni e le tante irregolarita' che hanno caratterizzato le indagini e i processi su via d'Amelio". E' una richiesta che non riguarda solo la famiglia Borsellino, "ma e' un qualcosa di cui tutto il popolo italiano e tutta la societa' si deve fare carico". (AGI) Mrg 190715 LUG 19 NNNN

Borsellino: questore Palermo, non avremo pace senza verita' piena =

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 11.16.14 

= Borsellino: questore Palermo, non avremo pace senza verita' piena = 

(AGI) - Palermo, 19 lug. - "Alcuni di noi hanno vissuto quegli anni difficili, gli anni del terrore. Mesi brutti, anni difficili, e dopo le stragi il disorientamento, ma anche la voglia di riprendere le forze, piangendo i nostri caduti e nello stesso tempo continuando il nostro impegno, sapendo che quella fine era solo l'inizio". Lo ha detto il questore di Palermo, Renato Cortese, nel chiostro della questura, ricordando le vittime della strage di via D'Amelio di 27 anni fa. Tra i presenti il capo della polizia, Franco Gabrielli. "Proseguiamo nella volonta' - ha aggiunto - di combattere la mafia e di risvegliare le coscienze. La strage lascia ancora degli interrogativi: siamo impegnati perche' si faccia piena luce su quanto accaduto. La verita' e la giustizia piene non potranno ridarci i nostri amici e i nostri cari, ma potranno placare i nostri cuori". (AGI) Mrg 191115 LUG 19 NNNN

PA, BONGIORNO: CONTROLLI BIOMETRICI A PROVA DI PRIVACY

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 10.26.53 


PA, BONGIORNO: CONTROLLI BIOMETRICI A PROVA DI PRIVACY 

9CO984383 4 POL ITA R01 PA, BONGIORNO: CONTROLLI BIOMETRICI A PROVA DI PRIVACY (9Colonne) Roma, 19 lug - Sulla stretta contro i furbetti del cartellino e il sistema biometrico, il ministro della PA Giulia Bongiorno afferma a Radio Cusano Campus: "Questione privacy? Deve prevalere l'interesse della collettività a quello della privacy. Ma comunque ho previsto un nuovo sistema che permette di trasformare i dati sensibili delle impronte digitali in caratteri alfanumerici, in modo che i dati non siano visibili e venga tutelata anche la privacy. Finora si è un po' troppo tollerato l'assenteismo come se fosse un fatto ineluttabile. Invece si può fare tantissimo e bisogna fare tantissimo contro l'assenteismo". E aggiunge: "Anche l'evasione fiscale deve essere punita in maniera rigorosa, vale per qualsiasi tipo di patologia in qualsiasi campo. Per avere in Italia un po' di legalità dovremmo cercare di avere regole chiare e sanzioni certe". (PO / red) 191026 LUG 19 

ROMA. PRIMAVALLE, SI RIBALTA CON LA PORSCHE E FUGGE ABBANDONANDO DONNA FERITA

VENERDÌ 19 LUGLIO 2019 09.27.27 


ROMA. PRIMAVALLE, SI RIBALTA CON LA PORSCHE E FUGGE ABBANDONANDO DONNA FERITA 

DIR0215 3 CRO 0 RR1 N/POL / DIR /TXT ROMA. PRIMAVALLE, SI RIBALTA CON LA PORSCHE E FUGGE ABBANDONANDO DONNA FERITA (DIRE) Roma, 19 lug . - Si e' ribaltato con l'auto ed e' fuggito lasciando sull'asfalto una donna, forse la compagna, che era in auto con lui. È successo questa mattina, alle 4.30 circa, in via Monti di Primavalle, a Roma. Protagonista dell'incidente stradale un 40enne a bordo di una Porsche Boxster che, dopo aver perso il controllo, si e' ribaltata per cause da accertare. Mentre la donna e' rimasta incosciente a bordo della macchina, l'uomo e' uscito dall'abitacolo e si e' dato alla fuga. Il 40enne avrebbe cercato anche di nascondersi a casa di un amico che non lo avrebbe pero' assecondato quando, aperta la porta di casa, lo ha trovato ferito e con i vestiti sporchi di sangue. Poco dopo la Polizia di Roma Capitale del Gruppo Nomentano lo ha rintracciato e bloccato. Il 40enne e' ora piantonato al policlinico Gemelli di Roma, dove e' stato ricoverato in codice rosso. La donna si trova nello stesso ospedale, ricoverata in prognosi riservata. (Ago/ Dire) 09:26 19-07-19 NNNN

giovedì 18 luglio 2019

Iran: offerta Zarif, si' a ispezioni se Usa annullano sanzioni =

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 22.16.26 

= Iran: offerta Zarif, si' a ispezioni se Usa annullano sanzioni = 

(AGI) - Londra, 18 lug. - L'Iran offre agli Stati Uniti un accordo per il quale Teheran accetterebbe "formalmente e permanentemente" ispezioni approfondite del suo programma nucleare in cambio dell'annullamento definitivo delle sanzioni americani. Lo scrive il Guardian, precisando che l'offerta e' stata fatta dal ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif durante la sua visita a New York presso le Nazioni Unite. (AGI) Rbr 182216 LUG 19 NNNN

Usa: morto 200mo pompiere per malattie legate a 11/9

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 22.29.50 

Usa: morto 200mo pompiere per malattie legate a 11/9 

ZCZC9906/SXB ONY65630_SXB_QBXB R EST S0B QBXB Usa: morto 200mo pompiere per malattie legate a 11/9 Oltre ai 343 deceduti con gli attacchi (ANSA) - NEW YORK, 18 LUG - E' morto il pompiere numero 200 per malattie legate agli attacchi dell'11 settembre. A fare il triste bilancio e' il dipartimento dei pompieri di New York, precisando che con Richard Driscoll, morto mercoledi', sale a 200 il bilancio dei pompieri deceduti per l'esposizione alle tossine e ai materiali post 11 settembre. "E' quasi incomprensibile che dopo aver perso 343 membri l'11 settembre, siamo ora arrivati a quota 200 per i morti in seguito agli attacchi al World Trade Center" mette in evidenza il Dipartimento.(ANSA). DRZ 18-LUG-19 22:29 NNNN

FARNESINA: DAL 20 SETTEMBRE CARTA IDENTITA' ELETTRONICA PER ITALIANI ALL'ESTERO

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 21.56.23 


FARNESINA: DAL 20 SETTEMBRE CARTA IDENTITA' ELETTRONICA PER ITALIANI ALL'ESTERO = 

ADN1682 7 EST 0 ADN EST NAZ FARNESINA: DAL 20 SETTEMBRE CARTA IDENTITA' ELETTRONICA PER ITALIANI ALL'ESTERO = Roma, 18 lug. (AdnKronos) - Il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha controfirmato oggi il decreto interministeriale sulle modalità di emissione della Carta d'Identità Elettronica per gli italiani all'estero, completando l'iter iniziato ieri con la firma del ministro dell'Interno Matteo Salvini. Il nuovo documento, rende noto la Farnesina, sarà rilasciato dalla nostra rete diplomatico-consolare italiana e consentirà agli italiani residenti negli Stati membri dell'Unione Europea e nei Paesi in cui la carta d'identità garantisce libertà di circolazione (Andorra, Città del Vaticano, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Principato di Monaco, San Marino e Svizzera) di fruire delle più innovative tecnologie nel settore della sicurezza documentale. Il rilascio delle Carte di Identità Elettroniche inizierà, a partire dal prossimo 20 settembre, nelle sedi 'pilota' di Vienna, Atene e Nizza, e dopo un breve periodo di rodaggio sarà possibile anche negli altri Paesi sopracitati. (Ses/AdnKronos) ISSN 2465 - 1222 18-LUG-19 21:55 NNNN

Gb: contraccolpo per Johnson, parlamento rende piu' difficile "no deal" =

GIOVEDÌ 18 LUGLIO 2019 22.08.35 

Gb: contraccolpo per Johnson, parlamento rende piu' difficile "no deal" = 

(AGI) - Londra, 18 lug. - E' un nuovo ostacolo per il premier "in pectore" Boris Johnson: i deputati britannici ha infatti votato a maggioranza una legge che rende molto piu' difficile una pausa del parlamento intorno al 31 ottobre prossimo, ossia la data programmata dell'uscita della Gran Bretagna dall'Ue. E' una mossa volta a impedire che Johnson possa imporsi sul Parlamento realizzando una Brexit anche senza intesa con l'Ue. La disposizione e' passata con 315 voti contro 274, ma non esclude ancora del tutto lo scenario "no deal" anche se lo rende piu' complicato. D'altronde, come nota la stampa britannica, questo passaggio mette a nudo i rapporti di forza molto risicati a Westminster: attualmente il governo puo' contare su una maggioranza di appena tre voti. Basta due voti in meno per bloccare nuovi disegni di leggi o addirittura per fare cadere l'esecutivo. Nella fattispecie, gli avversari del "no deal" temono che Johnson possa cogliere l'occasione della tradizionale pausa dei lavori parlamentari tra un fase e l'altra della legislatura per far passare l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue bypassando il Parlamento: una tale scelta sarebbe ovviamente molto controversa, ma l'ex ministro degli Esteri e probabile successore di Theresa May non ha mai voluto esplicitamente escludere la cosiddetta "prorogation". Lo strumento di cui i "ribelli" di Westminster hanno fatto uso per impedire il "no deal" e' stata una legge sull'Irlanda del Nord: dato che e' il governo britannico a mediare tra i partiti irlandesi che ancora non sono riusciti a trovare un accordo di governo, la nuova disposizione impone che ogni 14 giorni venga presentato al parlamento un rapporto in merito alla situazione irlandese a cui deve necessariamente seguire un dibattito. E questo renderebbe possibile per i deputati intervenire per evitare il "no deal" anche durante la pausa parlamentare. (AGI) Rbr 182208 LUG 19 NNNN