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sabato 5 dicembre 2020
SABATO 05 DICEMBRE 2020 17.01.46 = Covid: arrivato vaccino in Scozia, "somministrato da martedi'" = (AGI) - Londra, 5 dic. - "Le prime forniture del vaccino anti-Covid" sviluppato da Pfizer-BioNtech sono arrivate in Scozia dove sono state immagazzinate in sicurezza. Lo ha annunciato la premier Nicola Sturgeon, sottolineando che le prime dosi verranno somministrate "da martedi'". Il premier britannico Boris Johnson mercoledi' ha annunciato che l'agenzia del farmaco nazionale ha dato il via libera con procedura d'urgenza alla somministrazione del siero su scala nazionale. Una fuga in avanti condannata dall'Ue, che sta seguendo la procedura di autorizzazione ordinaria. (AGI)Sca 051701 DIC 20 NNNN
GOLPE BORGHESE: GIUDICE SALVINI, 'NOMI IMBARAZZANTI NEI NASTRI DI LABRUNA'** =
SABATO 05 DICEMBRE 2020 16.11.23
**GOLPE BORGHESE: GIUDICE SALVINI, 'NOMI IMBARAZZANTI NEI NASTRI DI LABRUNA'** =
ADN0937 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **GOLPE BORGHESE: GIUDICE SALVINI, 'NOMI IMBARAZZANTI NEI NASTRI DI LABRUNA'** = 'Identità degli innominabili coperte registrandoci sopra rumori come un tintinnio di bicchieri' Milano, 5 dic. (Adnkronos) - "Antonio Labruna si presentò da me nei primi anni Novanta con una vecchio borsa impolverata, era stato uno dei pochi condannati nel processo di piazza Fontana per i depistaggi del Sid, si sentiva un capro espiatorio che aveva pagato per tutti. Era stato degradato e cercava un riscatto, una riabilitazione. Il suo ex superiore Maletti si era rifugiato in Sudafrica e, all'interno dei Servizi, molti legami di fedeltà si erano rotti. La borsa di Labruna conteneva grosse bobine magnetiche con le registrazioni dei suoi colloqui con i congiurati del 'Golpe Borghese'". Guido Salvini, allora giudice istruttore, stava indagando sulla strage di piazza Fontana ma si trovò di fronte a elementi capaci di svelare un'altra verità sulla notte che avrebbe potuto cambiare il destino del Paese. Oggi è giudice a Milano e racconta all'Adnkronos l'atmosfera di quel periodo. "In quella vicenda - ricorda in occasione dei 50 anni dall'operazione in codice Tora Tora - il Sid aveva naturalmente giocato un ruolo ambiguo: appoggiando apparentemente il complotto, ma registrando le voci di chi vi era coinvolto, in modo da potersene eventualmente servire in futuro come strumento di pressione. A differenza delle registrazioni sulle quali i magistrati romani avevano lavorato negli anni Settanta e che erano state materia di perizie incomplete, nei nastri che ci portò Labruna si facevano nomi imbarazzanti che non risultavano dalle registrazioni fornite in precedenza ai magistrati". Nomi "quali quelli dell'ammiraglio Torrisi, che in seguito divenne capo di Stato maggiore della Difesa, e soprattutto di Licio Gelli, incaricato di agire di agire durante il golpe sequestrando il presidente della Repubblica Saragat, e del gruppo di mafiosi che doveva sequestrare il capo della Polizia Angelo Vicari. Quindi il Sid aveva fornito alla magistratura una versione monca delle registrazioni, scremando tra i personaggi la cui partecipazione al complotto poteva essere rivelata e quelli che invece andavano ancora tutelati. La manipolazione delle bobine era state realizzate con mezzi rudimentali. I nastri erano stati brutalmente tagliati oppure le identità degli 'innominabili' erano state coperte registrandoci sopra rumori come un tintinnio di bicchieri", conclude il giudice Guido Salvini. (Afe/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-DIC-20 16:11 NNNN
**GOLPE BORGHESE: GIUDICE SALVINI, 'NOMI IMBARAZZANTI NEI NASTRI DI LABRUNA'** =
ADN0937 7 CRO 0 ADN CRO NAZ **GOLPE BORGHESE: GIUDICE SALVINI, 'NOMI IMBARAZZANTI NEI NASTRI DI LABRUNA'** = 'Identità degli innominabili coperte registrandoci sopra rumori come un tintinnio di bicchieri' Milano, 5 dic. (Adnkronos) - "Antonio Labruna si presentò da me nei primi anni Novanta con una vecchio borsa impolverata, era stato uno dei pochi condannati nel processo di piazza Fontana per i depistaggi del Sid, si sentiva un capro espiatorio che aveva pagato per tutti. Era stato degradato e cercava un riscatto, una riabilitazione. Il suo ex superiore Maletti si era rifugiato in Sudafrica e, all'interno dei Servizi, molti legami di fedeltà si erano rotti. La borsa di Labruna conteneva grosse bobine magnetiche con le registrazioni dei suoi colloqui con i congiurati del 'Golpe Borghese'". Guido Salvini, allora giudice istruttore, stava indagando sulla strage di piazza Fontana ma si trovò di fronte a elementi capaci di svelare un'altra verità sulla notte che avrebbe potuto cambiare il destino del Paese. Oggi è giudice a Milano e racconta all'Adnkronos l'atmosfera di quel periodo. "In quella vicenda - ricorda in occasione dei 50 anni dall'operazione in codice Tora Tora - il Sid aveva naturalmente giocato un ruolo ambiguo: appoggiando apparentemente il complotto, ma registrando le voci di chi vi era coinvolto, in modo da potersene eventualmente servire in futuro come strumento di pressione. A differenza delle registrazioni sulle quali i magistrati romani avevano lavorato negli anni Settanta e che erano state materia di perizie incomplete, nei nastri che ci portò Labruna si facevano nomi imbarazzanti che non risultavano dalle registrazioni fornite in precedenza ai magistrati". Nomi "quali quelli dell'ammiraglio Torrisi, che in seguito divenne capo di Stato maggiore della Difesa, e soprattutto di Licio Gelli, incaricato di agire di agire durante il golpe sequestrando il presidente della Repubblica Saragat, e del gruppo di mafiosi che doveva sequestrare il capo della Polizia Angelo Vicari. Quindi il Sid aveva fornito alla magistratura una versione monca delle registrazioni, scremando tra i personaggi la cui partecipazione al complotto poteva essere rivelata e quelli che invece andavano ancora tutelati. La manipolazione delle bobine era state realizzate con mezzi rudimentali. I nastri erano stati brutalmente tagliati oppure le identità degli 'innominabili' erano state coperte registrandoci sopra rumori come un tintinnio di bicchieri", conclude il giudice Guido Salvini. (Afe/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-DIC-20 16:11 NNNN
SABATO 05 DICEMBRE 2020 11.58.46 = Covid: a Pratica di Mare hub stoccaggio campagna vaccinazione = (AGI) - Roma, 5 dic. - Sara' il sito della Difesa a Pratica di Mare l'hub nazionale di stoccaggio per la campagna di vaccinazione anti-COVID19 che il Governo italiano sta approntando. Lo annuncia, d'accordo con il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ed il ministro della Salute Roberto Speranza, il Commissario Straordinario all'emergenza Domenico Arcuri. (AGI)Cop 051158 DIC 20 NNNN
SABATO 05 DICEMBRE 2020 12.00.46
Covid: a Pratica di Mare hub stoccaggio campagna vaccinazione (2)=
(AGI) - Roma, 5 dic. - Si tratta di un hub intermodale militare, di ampie dimensioni, ottimale per la successiva distribuzione dei vaccini, in grado di accogliere vettori aerei, elicotteri e baricentrico per la connettivita' stradale. Le fiale di vaccino verranno concentrate nel sito, in cui sono disponibili shelter di ampie dimensioni, che garantiranno la massima efficacia per la conservazione ed i massimi livelli di sicurezza per gli stock. I vaccini saranno poi da li' distribuiti, a cura delle Forze Armate con differenti vettori, ai numerosi punti di somministrazione che il piano ha previsto su tutto il territorio nazionale, di nuovo nelle condizioni di massima sicurezza. (AGI)Cop 051200 DIC 20 NNNN
SABATO 05 DICEMBRE 2020 11.41.48 FIRENZE: TENTA DI SCARICARE ABUSIVAMENTE 240 KG DI SCARTI TESSILI, DENUNCIATO = ADN0287 7 CRO 0 ADN CRO RTO FIRENZE: TENTA DI SCARICARE ABUSIVAMENTE 240 KG DI SCARTI TESSILI, DENUNCIATO = Scatta anche il sequestro del mezzo da parte della Polizia municipale Firenze, 5 dic. - (Adnkronos) - Stava tentando di scaricare abusivamente 240 kg di scarti tessili nei cassonetti di via Matteucci, a Firenze, ma viene notato dalla Polizia municipale e denunciato, con sequestro del mezzo. È accaduto ieri intorno alle 21, quando il personale del reparto Ambientale ha notato un autocarro fermo davanti alla postazione di cassonetti per la raccolta dei rifiuti e un uomo, rivelatosi poi cittadino straniero residente a Pistoia, intento a scaricare grossi sacchi neri contenenti scarti tessili di lavorazione. A carico dell'uomo è scattata le denuncia per trasporto non autorizzato e abbandono di rifiuti, oltre al sequestro del mezzo e dei circa 240 kg di rifiuti. Oltre alla denuncia all'autorità giudiziaria, al conducente del veicolo è stata rilevata anche l'infrazione alla normativa contro la diffusione del Covid 19 per spostamento fuori del Comune di residenza senza giustificato motivo. (Zto/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 05-DIC-20 11:41 NNNN
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