Translate

lunedì 24 marzo 2025

= Ucraina: Mosca, respinto raid droni su impianto gas in Crimea =

AGI0487 3 EST 0 R01 / = Ucraina: Mosca, respinto raid droni su impianto gas in Crimea = (AGI/INTERFAX) - Mosca, 24 mar. - I sistemi di difesa aerea russi hanno respinto un attacco dei droni ucraini al giacimento di gas condensato di Glebovskoye in Crimea, ha riferito il ministero della Difesa russ. "La sera del 23 marzo, dalle 21 alle 21:50, i sistemi di difesa aerea russi hanno respinto un attacco del regime di Kiev con l'impiego di quattro droni ucraini sul giacimento di gas condensato Glebovskoye nella penisola di Tarkhankut in Crimea, utilizzato per fornire gas ai residenti e all'economia della penisola russa", ha affermato il dicastero. "Il 22 marzo", inoltre, "tra le 5 e le 8:45, il regime di Kiev ha effettuato due attacchi con droni contro la stazione di distribuzione del gas di Valuyka, nel villaggio di Shvedunovka, nella regione di Belgorod, a seguito dei quali l'attrezzatura tecnologica della stazione di distribuzione del gas e' stata danneggiata", ha aggiunto il ministero. (AGI)All 241519 MAR 25  

UCRAINA: CREMLINO, 'USA POSSONO MONITORARE TREGUA RAID SU CENTRALI' =

ADN0594 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: CREMLINO, 'USA POSSONO MONITORARE TREGUA RAID SU CENTRALI' = ordine di non colpirle resta valido Mosca, 24 mar. (Adnkronos) - Gli Stati Uniti hanno le capacità per monitorare l'applicazione del cessate il fuoco in vigore contro le infrastrutture energetiche in Ucraina. Lo ha sottolineato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando in un punto stampa che l'ordine del presidente Vladimir Putin di non colpire le centrali è ancora valido. "Finora non ci sono stati altri ordini dal presidente. Le nostre forze armate stanno eseguendo tutti gli ordini del comandante in capo", ha affermato Peskov, rispondendo durante un briefing alla domanda se la Russia intenda continuare ad astenersi dagli attacchi agli impianti energetici ucraini nel caso in cui Kiev continui a compiere attacchi contro analoghi obiettivi sul territorio russo. "Stiamo monitorando la situazione molto da vicino. In realtà, anche le nostre controparti americane hanno l'opportunità di monitorarla e trarre le conclusioni appropriate", ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Interfax. (Rak/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAR-25 13:53  

Petrolio, banca centrale russa: potremmo avere ciclo prolungato di bassi prezzi

Petrolio, banca centrale russa: potremmo avere ciclo prolungato di bassi prezzi Petrolio, banca centrale russa: potremmo avere ciclo prolungato di bassi prezzi (Energia Oltre) Roma, 24/03/2025 - La banca centrale russa ha avvertito i decisori politici del Cremlino che gli Stati Uniti e l'OPEC hanno la capacità di inondare il mercato di petrolio e causare una ripetizione del prolungato crollo dei prezzi degli anni '80, che ha contribuito alla caduta dell'Unione sovietica. L'avvertimento è arrivato settimane prima che i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump iniziassero i colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina. Trump ha avvertito che, se non ci sarà un accordo di pace, potrebbe imporre ulteriori sanzioni alla Russia, e ha anche promesso una maggiore produzione di petrolio statunitense, invitando l'Arabia Saudita (leader dell'OPEC) a pompare più petrolio per aiutare l'economia globale. La banca centrale russa ha lanciato l'avvertimento in una presentazione preparata per una discussione presieduta a febbraio dal primo ministro russo, Mikhail Mishustin. La banca - che esamina i rischi economici in relazioni classificate almeno una volta all'anno - non ha detto in quale scenario l'OPEC e gli Stati Uniti potrebbero inondare il mercato e quanto siano probabili questi rischi. Nei suoi precedenti report la banca ha citato i prezzi del petrolio come uno dei rischi per l'economia russa, ma non è mai stata così specifica su come potrebbe verificarsi un ciclo prolungato di bassi prezzi del petrolio. (Energia Oltre - ANR) (anr) 20250324T151505Z  

Energia, Cremlino: Russia ed EAU continueranno coordinamento nell'OPEC+

Energia, Cremlino: Russia ed EAU continueranno coordinamento nell'OPEC+ Energia, Cremlino: Russia ed EAU continueranno coordinamento nell'OPEC+ (Energia Oltre) Roma, 24/03/2025 - Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, hanno elogiato le relazioni tra i due Paesi e, nella loro conversazione telefonica, hanno concordato in particolare di continuare il coordinamento nell'OPEC+. Lo afferma il servizio stampa del Cremlino. I leader dei due Paesi "hanno dato una valutazione positiva del livello raggiunto delle relazioni Russia-Emirati Arabi Uniti di partenariato strategico e si sono espressi a favore di un'ulteriore implementazione di progetti reciprocamente vantaggiosi nelle sfere commerciali, economiche e umanitarie. Sarà inoltre mantenuto uno stretto coordinamento nel formato dell'OPEC+", ha affermato il Cremlino. (Energia Oltre - ANR) (anr) 20250324T152821Z  

UCRAINA: PUTIN SENTE PRESIDENTE EMIRATI, FOCUS SU DIALOGO CON USA =

LAB0252 7 LAV 0 LAB LAV NAZ UCRAINA: PUTIN SENTE PRESIDENTE EMIRATI, FOCUS SU DIALOGO CON USA = Mosca, 24 mar. (Labitalia) - I colloqui in corso in Arabia Saudita tra le delegazioni russa e statunitense sono stati tra i temi di una telefonata tra il presidente russo, Vladimir Putin, ed il suo omologo emiratino, Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Lo ha riferito l'agenzia Tass, citando una nota del Cremlino. "I leader hanno parlato dell'attuale sviluppo del dialogo russo-americano con l'obiettivo di trovare modi per risolvere pacificamente il conflitto ucraino e normalizzare i legami bilaterali tra Mosca e Washington", ha riferito il Cremlino, secondo cui bin Zayed ha espresso il suo sostegno agli sforzi di Russia e Stati Uniti e, in particolare, ha accolto con favore le consultazioni a livello tecnico tra i due Paesi che si svolgono oggi a Riad. Putin ha poi espresso gratitudine al leader emiratino per aver mediato nel recente scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 - 3166 24-MAR-25 15:18  

LA SITUAZIONE / UCRAINA, PESKOV: PUTIN NON HA RITIRATO ORDINE SU STOP ATTACCHI A CENTRALI ENERGETICHE

9CO1641234 4 EST ITA R01 LA SITUAZIONE / UCRAINA, PESKOV: PUTIN NON HA RITIRATO ORDINE SU STOP ATTACCHI A CENTRALI ENERGETICHE (9Colonne) Roma, 24 mar - Il presidente russo Vladimir Putin "non ha modificato il suo ordine di non colpire le infrastrutture energetiche", "nonostante le violazioni dell'accordo da parte delle Forze armate ucraine", relativamente a una tregua di trenta giorni in tale modalità. Lo ha riferito ai giornalisti il portavoce del capo dello Stato russo, Dmitrij Peskov. "Finora non ci sono stati altri ordini dal presidente. Le nostre forze armate stanno eseguendo tutti gli ordini del comandante supremo in capo", ha detto Peskov, commentando gli attacchi delle forze armate ucraine alle strutture energetiche che sono stati intrapresi lo scorso fine settimana. Va detto al riguardo che, al contrario, Kiev ha denunciato a più riprese nell'ultima settimana una serie di attacchi violenti da parte di Mosca proprio contro le infrastrutture energetiche. (deg) 241231 MAR 25  

- La Serbia ricorda i raid Nato della primavera 1999

L'Europa in mano ai deficienti - Il Controcanto - Rassegna stampa del 24 marzo 2025

 



COSENZA: DE CRISTOFARO (AVS), 'SIA FATTA CHIAREZZA SU FERMO GIORNALISTA CARCHIDI' =

ADN0326 7 POL 0 ADN POL NAZ COSENZA: DE CRISTOFARO (AVS), 'SIA FATTA CHIAREZZA SU FERMO GIORNALISTA CARCHIDI' = Interrogazione Avs a Piantedosi Roma, 24 mar. (Adnkronos) - "Il clima di crescente repressione e controllo che si sta diffondendo nel Paese è allarmante. L'episodio avvenuto ieri a Cosenza nei confronti del direttore del blog 'Iacchitè', Gabriele Carchidi, rappresenta un grave campanello d'allarme per lo stato della libertà di informazione in Italia. Il giornalista è stato fermato per un controllo, gettato a terra e ammanettato da quattro agenti della polizia di Stato mentre passeggiava per le vie della città: una scena che, documentata in un video, solleva seri interrogativi sul rispetto dei diritti fondamentali e delle garanzie costituzionali. Con la destra al governo si respira un clima pesante e di controllo, e la prossima approvazione del ddl Sicurezza aggraverà la situazione. Presenterò un'interrogazione urgente al ministro Piantedosi per sapere i motivi di questo fermo, per fare piena luce sulla vicenda e per accertate eventuali responsabilità. Episodi come questo non possono e non devono diventare la norma". Lo afferma il capogruppo dell'Alleanza verdi e sinistra a palazzo Madama, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto del Senato. "I giornalisti, soprattutto quelli che conducono inchieste scomode, devono poter lavorare senza timore di abusi o ritorsioni - prosegue -. Il ddl Sicurezza, di prossima approvazione, rischia di aggravare ulteriormente la situazione, perché contiene norme securitarie che mettono a rischio il diritto di manifestare, la libertà di stampa e le più elementari garanzie costituzionali. Non è possibile che questo Paese sia diventato un porto franco per i torturatori libici e un pericolo per le libertà fondamentali dei cittadini". "Ci opponiamo a qualsiasi deriva autoritaria e difendiamo con fermezza i principi dello Stato di diritto. La libertà di stampa è un pilastro essenziale della nostra democrazia", conclude De Cristofaro. (Poc/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 24-MAR-25 11:54  

Tar 2025- "Radon e Malattia: La Condanna del Tar alla Difesa per i Militari Morti di Cancro" la sentenza del TAR del 2025 che condanna il Ministero della Difesa per il risarcimento dei danni ai familiari di militari morti di cancro offre spunti di riflessione su questioni di grande rilevanza sia giuridica che sociale. Contesto Il caso in oggetto riguarda il riconoscimento di un danno subito dai familiari di militari che, secondo la sentenza, hanno contratto forme tumorali presumibilmente legate al servizio militare. Questa decisione del TAR rappresenta un passo importante nel campo del diritto amministrativo e della tutela dei diritti dei lavoratori, in questo caso specifico dei militari, e solleva interrogativi sul dovere di protezione e di responsabilità dell'Amministrazione della Difesa.