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sabato 5 aprile 2025

Maria Zakharova: "Cresce in Italia la voglia di verità sull’Ucraina"

 

 

Roma: lunedì inaugurazione nuovi locali Polfer in stazione Termini

Roma: lunedì inaugurazione nuovi locali Polfer in stazione Termini Milano, 5 apr. (LaPresse) - Lunedì 7 aprile 2025, alle ore 10, saranno inaugurati i nuovi locali destinati alla Polizia Ferroviaria presso il binario 1 del Reparto Stazione Roma Termini. Interverranno il Direttore Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato Prefetto Renato Cortese, il Prefetto di Roma Lamberto Giannini e il Questore di Roma Roberto Massucci. La cerimonia vedrà anche la benedizione degli spazi destinati agli operatori della Polizia di Stato, una preghiera alla memoria dei caduti, un pensiero spirituale in occasione della Santa Pasqua il tutto officiato dal cappellano della Polizia di Stato Don Angelo Oddi. L'inaugurazione dei nuovi locali destinati dalla società Rfi alla Polizia Ferroviaria, testimonia la concretezza di un impegno comune per garantire la sicurezza ferroviaria e rappresenta anche un modello di sinergia tra le istituzioni e il mondo delle infrastrutture, nell'ambito delle iniziative destinate a rafforzare la sicurezza degli scali ferroviari e degli utenti dei relativi servizi. I locali ospiteranno un "front office" che consentirà ai cittadini un contatto diretto con la Polizia Ferroviaria, anche al fine di agevolare la ricezione delle denunce dei viaggiatori. I nuovi locali avranno un'ambiente destinato al personale dell'Esercito Italiano, mentre le strutture che già ospitano Reparto Stazione Roma Termini sono stati riqualificate, anche al fine di agevolare la gestione delle procedure relative alla trattazione dei fermati ed alla preliminare verifica della regolarità sul territorio nazionale dei cittadini non appartenenti all'Unione Europea, privi di titolo di soggiorno. CRO NG01 sil 050942 APR 25  

Tar 2025- Il tema del rimborso dei pasti non fruiti da parte del personale della Guardia di Finanza, in particolare per il periodo dal 19 gennaio 2023 al 28 novembre 2023, solleva questioni di rilevanza sia giuridica che amministrativa. La richiesta del ricorrente si basa su due diritti principali: il diritto al rimborso diretto dei pasti non consumati e, in subordine, il diritto a ricevere buoni pasto sostitutivi, unitamente agli interessi legali.

 

Tar 2025-Il ricorso presentato dal ricorrente avverso il Comune di -OMISSIS- si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso i diritti di accesso documentale e trasparenza amministrativa. La richiesta di accesso ai documenti inerenti all'omologazione ministeriale dell'apparecchiatura utilizzata dalla Polizia Municipale per l'accertamento delle violazioni al Codice della Strada è di particolare rilevanza, poiché tocca temi fondamentali come il diritto di difesa e la legittimità dell'azione amministrativa.

 

venerdì 4 aprile 2025

Corte dei Conti 2025-**Il Caso del Carabiniere-Cantante: Un Esempio di Conflitto tra Attività Professionale e Normative di Servizio**"Dualità Inaspettata: Un Brigadiere Carabiniere Condannato dalla Corte dei Conti per la sua Passione Musicale"

 

CGUE 2025 - Il tema della vendita di terreni e della relativa applicazione dell'IVA, in particolare nell'ambito della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), è di grande rilevanza per la definizione di chi si consideri "soggetto passivo" e quali attività possano essere classificate come "attività economica". Nel contesto della Direttiva 2006/112/CE, che stabilisce il sistema comune d'imposta sul valore aggiunto nell'UE, è cruciale analizzare come queste definizioni si applicano alle vendite di terreni, in particolare quando si tratta di terreni agricoli destinati a sviluppi residenziali.

 

RAI: NATALE (CDA), DDL SICUREZZA DESTA FORTE PREOCCUPAZIONE PER GIORNALISMO RAI' =

ADN1108 7 POL 0 ADN POL NAZ RAI: NATALE (CDA), DDL SICUREZZA DESTA FORTE PREOCCUPAZIONE PER GIORNALISMO RAI' = Roma, 4 apr. (Adnkronos) - "E' motivo di forte preoccupazione anche per il giornalismo Rai il ddl Sicurezza che in queste ore si avvia a diventare decreto legge. All'articolo 31 il testo prevede infatti che "le pubbliche amministrazioni, le società a partecipazione pubblica o a controllo pubblico e i soggetti che erogano, in regime di autorizzazione, concessione o convenzione, servizi di pubblica utilità sono tenuti a prestare al Dis, all'Aise e all'Aisi la collaborazione e l'assistenza richieste, anche di tipo tecnico e logistico, necessarie per la tutela della sicurezza nazionale….Le convenzioni possono prevedere la comunicazione di informazioni ai predetti organismi anche in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza". Così in un a nota il Consigliere di Amministrazione Rai Roberto Natale. Come ha ben evidenziato il Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti in un documento votato all'unanimità, "per la Rai tale norma, che va in deroga alle regole sulla privacy, comporterà l'obbligo di fornire informazioni senza limiti, con il concreto rischio, per i giornalisti che ci lavorano, di aggiramento del segreto professionale che tutela le fonti''. Il provvedimento "va in direzione esattamente contraria a quanto chiede il Media Freedom Act europeo, che sollecita gli Stati membri a provvedere affinché i fornitori di media di servizio pubblico siano indipendenti dal punto di vista editoriale e funzionale e forniscano in modo imparziale una pluralità di informazioni e opinioni al loro pubblico". Invece, "una volta di più, si punta ad assoggettare l'informazione Rai, come se il giornalismo d'inchiesta fosse un pericolo dal quale guardarsi anziché un fiore all'occhiello del quale il servizio pubblico può ancora vantarsi. Governo e Parlamento italiani hanno tempo per provvedere, prima che siano gli organismi internazionali a ripristinare i diritti della libera informazione", conclude Natale. (Flo/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 04-APR-25 17:35  

DL SICUREZZA, IN BOZZA SPARISCE NORMA SU COLLABORAZIONE PA CON SERVIZI

DL SICUREZZA, IN BOZZA SPARISCE NORMA SU COLLABORAZIONE PA CON SERVIZI (Public Policy) - Roma, 04 apr - All'interno della bozza del dl Sicurezza, presa in visione da Public Policy e attesa nel Cdm di oggi, salta la norma sulla collaborazione obbligatoria con i servizi delle pubbliche amministrazioni, delle società a partecipazione pubblica o a controllo pubblico e dei soggetti erogatori di servizi di pubblica utilità. La norma è invece contenuta nel ddl Sicurezza, attualmente all'esame del Senato. La disposizione, tuttavia, era una di quelle attenzionate e su cui sarebbe stato necessario intervenire. Stabiliva, in particolare, che le pubbliche amministrazioni fossero tenute a "prestare al Dis, all'Aise e all'Aisi la collaborazione e l'assistenza richieste, anche di tipo tecnico e logistico, necessarie per la tutela della sicurezza nazionale". Il ddl Sicurezza, inoltre, aggiungeva che "il Dis, l'Aise e l'Aisi possono stipulare convenzioni con i predetti soggetti, nonché con le università e con gli enti di ricerca, per la definizione delle modalità della collaborazione e dell'assistenza suddette. Le convenzioni possono prevedere la comunicazione di informazioni ai predetti organismi anche in deroga alle normative di settore in materia di riservatezza ". (Public Policy) @PPolicy_News GPA 041723 apr 2025  
In queste ore a occupare il dibattito pubblico sono i dazi di Trump. Per carità, ormai l'abbiamo capito tutti che avranno un impatto assai rilevante nel commercio, nell'economia e nella finanza mondiale. Ma una cosa va sottolineata: ai dazi ci sarebbero le contromisure. Eccome se ci sarebbero!

Basterebbe volgere lo sguardo sulle materie prime Russe, sulla Via della Seta e sul gruppo Brics per diversificare il mercato e cercare di tornare a essere competitivi nella produzione. Ma non è questo il punto, ne abbiamo già parlato. Quello che voglio sottolineare è che mentre oggi in tanti si scagliano contro Trump per i dazi, gli stessi sono quelli che hanno avallato le sanzioni contro la Russia.

Dalle sanzioni contro la Russia non c'erano contromisure da poter prendere, se non legarsi alle materie prime energetiche di Washington costose quattro volte tanto rispetto a quelle di Mosca. Per farla breve, bisogna sapere che hanno fatto più male a noi le sanzioni contro la Russia rispetto a quanto ne possano fare i dazi.

Eppure non c'è stata la stessa sollevazione per le sanzioni di quella che c'è stata per i dazi. Se oggi Trump può permettersi di prendere una decisione del genere e mandare nel panico principalmente i Paesi dell'UE, è grazie e soprattutto alle sanzioni che sono state messe alla Russia poiché ci hanno tolto ogni possibile anticorpo per affrontare nell'immediato una guerra commerciale.

Adesso fate i complimenti a tutti quelli che hanno portato avanti questa politica scellerata. Iniziando ad andare a vedere chi avallò le sanzioni contro la Russia a partire dal primo pacchetto. Da quando al governo c'era il "vile affarista" Mario Draghi.

T.me/GiuseppeSalamone

Consiglio di Stato 2025- la decisione del Consiglio di Stato riguarda un concorso per aspiranti vigili del fuoco, in particolare riguardo a una contestazione sul metodo di valutazione della massa grassa di un concorrente. Di seguito, viene presentato un commento dettagliato su questo caso, analizzando le questioni giuridiche e procedurali coinvolte.