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sabato 18 ottobre 2025
- Prefetto Teramo spegne autovelox irregolare dopo esposto sindaco
Prefetto Teramo spegne autovelox irregolare dopo esposto sindaco Primo cittadino Campli, segnaletica non corretta sulla SP 3 (ANSA) - TERAMO, 18 OTT - Il prefetto di Teramo, Fabrizio Stelo, ha 'spento' l'autovelox installato dalla Provincia di Teramo lungo la strada provinciale 3 San Nicolò-Garrufo. La decisione, secondo quanto fa sapere Federico Agostinelli, sindaco di Campli (Teramo), uno dei Comuni attraversati dalla strada, sarebbe giunta dopo i rilievi eseguiti dalla polizia stradale di Teramo, dopo l'esposto presentato dallo stesso primo cittadino. L'impianto di rilevazione della velocità in tempo reale attraverso una telecamera, nella direzione Campli-Teramo, sarebbe stato inibito perché la segnaletica del limite di velocità, non sarebbe stata posizionata alla distanza minima prevista dall'autovelox, ovvero un chilometro prima, Ma secondo Agostinelli, che ritiene che l'impianto non sia omologato, "andrebbe immediatamente disattivato anche nel senso opposto, per evitare un'ulteriore raffica di ricorsi, che saranno sicuramente accolti sulla scia degli orientamenti della Corte di Cassazione". Il sindaco di Campli ricorda come sulla vicenda si sia "sollevata un'ondata di indignazione popolare, con centinaia di automobilisti vessati con sanzioni gravose e ingiuste, che si sono visti recapitare anche fino a 30 multe consecutive, per aver superato anche di poco il limite di velocità su quel tratto, ridotto arbitrariamente a 70 km/h. Il provvedimento - ha aggiunto Agostinelli - certifica il fallimento del presidente Camillo D'Angelo, che non ha voluto ravvedersi nonostante i nostri ripetuti richiami al rispetto delle prescrizioni del Codice della Strada". Nello stesso tempo il primo cittadino chiede che "vengano rispettate le procedure di omologazione dei dispositivi, che si tolga l'autovelox anche in direzione Teramo-Campli o che il limite venga riportato agli originari 90 km/h, che si valuti l'impatto economico e amministrativo di questa scelta scellerata, con danno d'immagine per l'ente Provincia e che il presidente della Provincia chieda scusa ai cittadini ingiustamente multati". (ANSA).
NTW Press - Trump incontra Zelensky e frena sui Tomahawk: "Guerra finisca senza"
NTW Press - Trump incontra Zelensky e frena sui Tomahawk: "Guerra finisca senza"
Trump incontra Zelensky e frena sui Tomahawk: "Guerra finisca senza"
Il presidente USA: "Lasciamo che sia la storia a decidere". Zelensky: "Non ha detto di no, ma per oggi non ha detto sì"

Sabato 18 Ottobre 2025 09:51
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky a "fermare le uccisioni e fare un accordo" con la Russia, raffreddando le speranze di Kiev di ottenere i missili da crociera Tomahawk.
Dopo un incontro durato oltre due ore alla Casa Bianca, il tycoon ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra, proponendo che le forze si fermino sull'attuale linea del fronte e "che sia la storia a decidere chi ha vinto".
President Trump Participates in a Bilateral Lunch with the President of Ukraine https://t.co/vkBmLTwnem
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Zelensky, che ha definito i colloqui "cordiali", ha riconosciuto che Washington non ha dato il via libera alle armi richieste:
"Non ha detto di no, ma per oggi non ha detto sì".
Il leader ucraino ha insistito sull'importanza dei Tomahawk, sottolineando che "la Russia ha paura di questi missili a lungo raggio", ma ha ammesso di essere "realista" sulla possibilità di ottenerli.
L'incontro teso alla Casa Bianca
L'incontro, descritto da fonti di Axios come "teso", si è svolto nella Cabinet Room, in un clima meno formale rispetto ai precedenti colloqui ufficiali. Trump, accompagnato dalla first lady Melania, ha ricevuto Zelensky dopo una lunga telefonata con Vladimir Putin, durante la quale ha concordato putin-e-gli-da-appuntamento-a-budapest-per-chiudere-la-guerra/" target="_blank" rel="noopener">un vertice a Budapest tra due settimane.
"Penso che abbiamo finito. Vediamo cosa succede la prossima settimana", ha detto Trump congedandosi dal presidente ucraino, riferendosi proprio all'appuntamento con il leader del Cremlino.
Durante il faccia a faccia, Trump ha ribadito che la fornitura dei Tomahawk "sarebbe un'escalation", aggiungendo che "servono anche agli Stati Uniti". Ha assicurato tuttavia che "ci sono ottime chance che la guerra possa finire rapidamente, anche senza che l'Ucraina abbia bisogno dei Tomahawk".
President Trump meets with President Zelenskyy.
"We're not losing people, we're not spending money, we're getting paid for the ammunition and missiles… we've made a very good deal with NATO… that's not what we're in this for. We're in it to save thousands of lives…" pic.twitter.com/4BXZXiuY9M
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Zelensky, da parte sua, ha presentato a Trump "la mappa" dei potenziali obiettivi militari in Russia, sostenendo che quei missili permetterebbero a Kiev di colpire infrastrutture strategiche e costringere Putin a trattare. Ma Trump ha mantenuto una posizione rigida:
"Darli a Kiev sarebbe un'escalation, e poi anche noi ne abbiamo bisogno. Non vogliamo dare via cose che servono per la nostra difesa".
Nonostante le divergenze, Zelensky ha espresso fiducia nelle intenzioni del presidente americano:
"Ci fidiamo degli Stati Uniti e del presidente Trump, che vuole far finire la guerra. Spero che gestisca questa situazione come ha fatto in Medio Oriente".
President Donald J. Trump welcomes Ukrainian President @ZelenskyyUa to the White House. 🇺🇸🇺🇦 pic.twitter.com/ZyC8eo9q2G
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Tuttavia, ha ribadito che "Putin non è pronto per la pace", in contrasto con l'ottimismo di Trump, secondo cui "lo zar vuole porre fine alla guerra".
Il presidente americano ha spiegato che il vertice di Budapest sarà "a due", escludendo per ora la partecipazione diretta di Kiev, ma garantendo che Zelensky "rimarrà in contatto". Nel corso della conferenza congiunta, ha persino accennato a una proposta di "tunnel di collegamento tra Stati Uniti e Russia", il cosiddetto "tunnel Trump-Putin", definendola "un'idea interessante".
Trump: "Lasciamo che sia la storia a decidere"
Nel suo messaggio su Truth Social, Trump ha riassunto così la posizione americana:
"Ho detto a Zelensky, come a Putin, che è ora di smettere di uccidere e di raggiungere un accordo. È stato versato abbastanza sangue. Lasciamo che entrambi rivendichino la vittoria e che sia la storia a decidere".
Per ora, però, nessuna promessa sui missili.
Over two hours of a pointed conversation with the President of the United States @POTUS that can really help bring this war closer to an end. We discussed all key issues – our positions on the battlefield, long-range capabilities and air defense, and, of course, diplomatic… pic.twitter.com/5EeXv9AYg7
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 17, 2025
"Speriamo non ce ne sia bisogno", ha detto Trump, prima di partire per la Florida. "Preferiremmo di gran lunga che la guerra finisse senza pensare ai Tomahawk. Non siamo qui per vendere armi, siamo qui per farla finire".
Zelensky ha lasciato Washington confermando la disponibilità a negoziare "in qualsiasi formato, bilaterale o trilaterale", ma ribadendo che l'Ucraina "ha bisogno di garanzie di sicurezza e di strumenti di difesa".
"Siamo pronti a parlare, ma la nostra terra è essenziale: è parte della nostra indipendenza", ha dichiarato.
Trump incontra Zelensky e frena sui Tomahawk: "Guerra finisca senza"
Il presidente USA: "Lasciamo che sia la storia a decidere". Zelensky: "Non ha detto di no, ma per oggi non ha detto sì"

Sabato 18 Ottobre 2025 09:51
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha invitato l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky a "fermare le uccisioni e fare un accordo" con la Russia, raffreddando le speranze di Kiev di ottenere i missili da crociera Tomahawk.
Dopo un incontro durato oltre due ore alla Casa Bianca, il tycoon ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra, proponendo che le forze si fermino sull'attuale linea del fronte e "che sia la storia a decidere chi ha vinto".
President Trump Participates in a Bilateral Lunch with the President of Ukraine https://t.co/vkBmLTwnem
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Zelensky, che ha definito i colloqui "cordiali", ha riconosciuto che Washington non ha dato il via libera alle armi richieste:
"Non ha detto di no, ma per oggi non ha detto sì".
Il leader ucraino ha insistito sull'importanza dei Tomahawk, sottolineando che "la Russia ha paura di questi missili a lungo raggio", ma ha ammesso di essere "realista" sulla possibilità di ottenerli.
L'incontro teso alla Casa Bianca
L'incontro, descritto da fonti di Axios come "teso", si è svolto nella Cabinet Room, in un clima meno formale rispetto ai precedenti colloqui ufficiali. Trump, accompagnato dalla first lady Melania, ha ricevuto Zelensky dopo una lunga telefonata con Vladimir Putin, durante la quale ha concordato putin-e-gli-da-appuntamento-a-budapest-per-chiudere-la-guerra/" target="_blank" rel="noopener">un vertice a Budapest tra due settimane.
"Penso che abbiamo finito. Vediamo cosa succede la prossima settimana", ha detto Trump congedandosi dal presidente ucraino, riferendosi proprio all'appuntamento con il leader del Cremlino.
Durante il faccia a faccia, Trump ha ribadito che la fornitura dei Tomahawk "sarebbe un'escalation", aggiungendo che "servono anche agli Stati Uniti". Ha assicurato tuttavia che "ci sono ottime chance che la guerra possa finire rapidamente, anche senza che l'Ucraina abbia bisogno dei Tomahawk".
President Trump meets with President Zelenskyy.
"We're not losing people, we're not spending money, we're getting paid for the ammunition and missiles… we've made a very good deal with NATO… that's not what we're in this for. We're in it to save thousands of lives…" pic.twitter.com/4BXZXiuY9M
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Zelensky, da parte sua, ha presentato a Trump "la mappa" dei potenziali obiettivi militari in Russia, sostenendo che quei missili permetterebbero a Kiev di colpire infrastrutture strategiche e costringere Putin a trattare. Ma Trump ha mantenuto una posizione rigida:
"Darli a Kiev sarebbe un'escalation, e poi anche noi ne abbiamo bisogno. Non vogliamo dare via cose che servono per la nostra difesa".
Nonostante le divergenze, Zelensky ha espresso fiducia nelle intenzioni del presidente americano:
"Ci fidiamo degli Stati Uniti e del presidente Trump, che vuole far finire la guerra. Spero che gestisca questa situazione come ha fatto in Medio Oriente".
President Donald J. Trump welcomes Ukrainian President @ZelenskyyUa to the White House. 🇺🇸🇺🇦 pic.twitter.com/ZyC8eo9q2G
— The White House (@WhiteHouse) October 17, 2025
Tuttavia, ha ribadito che "Putin non è pronto per la pace", in contrasto con l'ottimismo di Trump, secondo cui "lo zar vuole porre fine alla guerra".
Il presidente americano ha spiegato che il vertice di Budapest sarà "a due", escludendo per ora la partecipazione diretta di Kiev, ma garantendo che Zelensky "rimarrà in contatto". Nel corso della conferenza congiunta, ha persino accennato a una proposta di "tunnel di collegamento tra Stati Uniti e Russia", il cosiddetto "tunnel Trump-Putin", definendola "un'idea interessante".
Trump: "Lasciamo che sia la storia a decidere"
Nel suo messaggio su Truth Social, Trump ha riassunto così la posizione americana:
"Ho detto a Zelensky, come a Putin, che è ora di smettere di uccidere e di raggiungere un accordo. È stato versato abbastanza sangue. Lasciamo che entrambi rivendichino la vittoria e che sia la storia a decidere".
Per ora, però, nessuna promessa sui missili.
Over two hours of a pointed conversation with the President of the United States @POTUS that can really help bring this war closer to an end. We discussed all key issues – our positions on the battlefield, long-range capabilities and air defense, and, of course, diplomatic… pic.twitter.com/5EeXv9AYg7
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 17, 2025
"Speriamo non ce ne sia bisogno", ha detto Trump, prima di partire per la Florida. "Preferiremmo di gran lunga che la guerra finisse senza pensare ai Tomahawk. Non siamo qui per vendere armi, siamo qui per farla finire".
Zelensky ha lasciato Washington confermando la disponibilità a negoziare "in qualsiasi formato, bilaterale o trilaterale", ma ribadendo che l'Ucraina "ha bisogno di garanzie di sicurezza e di strumenti di difesa".
"Siamo pronti a parlare, ma la nostra terra è essenziale: è parte della nostra indipendenza", ha dichiarato.
UCRAINA: ALLA CASA BIANCA CONFRONTO ANCHE SU VERTICE DI BUDAPEST E TUNNEL PUTIN-TRUMP =
ADN0097 7 EST 0 ADN EST NAZ UCRAINA: ALLA CASA BIANCA CONFRONTO ANCHE SU VERTICE DI BUDAPEST E TUNNEL PUTIN-TRUMP = Il presidente Usa 'a first lady stanno molto a cuore i bambini' Washington, 18 ott. (Adnkronos) - Donald Trump e Volodymir Zelensky ieri alla Casa Bianca hanno parlato, oltre che dei missili Tomahawk, che il Presidente americano non ha accettato per il momento di inviare a Kiev, anche del prossimo vertice con Vladimir Putin a Budapest che, ha spiegato Trump, "un vertice a due" anche se "Zelensky rimarrà in contatto". E della proposta per la costruzione di un tunnel di collegamento fra Stati Uniti e Russia, il cosiddetto tunnel Trump-Putin. "Una idea emersa ieri, un tunnel dalla Russia all'Alaska. E' interessante. Non penso che la apprezzerai", ha dichiarato il Presidente americano, rivolgendosi a Zelensky che ha concordato. Trump ha ammesso che Putin può solo voler ritardare la fine della guerra. "Ma ho negoziato tutta la vita con i migliori e ne sono sempre uscito molto bene. E' possibile" ha aggiunto. Trump ha poi spiegato che la 'first lady' Melania lo ha incoraggiato a dare priorità a riunire i bambini ucraini con le loro famiglie. "E' un pensiero che la assorbe molto. Pensa sempre ai bambini", ha detto Trump che ha anticipato di voler parlare di Ucraina anche nel suo prossimo incontro con Xi Jinping in Corea del Sud. Zelensky, che a Washington ha anche incontrato rappresentanti dell'industria della difesa Usa, ha reso nota la loro "disponibilità ad aiutarci". "Dopo tutti questi attacchi contro le nostre infrastrutture, abbiamo anche incontrato compagnie americane e parlato con loro di difesa", ha detto. (Red-Est/Adnkronos) ISSN 2465 - 1222 18-OTT-25 09:16
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