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lunedì 28 marzo 2011

DECRETO-LEGGE 26 marzo 2011, n. 27 Misure urgenti per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. (11G0073) (GU n. 71 del 28-3-2011 )



 note:    Entrata in vigore del provvedimento: 29/03/2011 

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione; Ritenuta la straordinaria necessita' ed urgenza di adottare disposizioni in tema di misure per la corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 23 marzo 2011; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri dell'interno, della difesa e della giustizia; Emana il seguente decreto-legge: Art. 1 1. Fermo restando quanto stabilito dall'articolo 9 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e in particolare dai commi 1 e 21 del predetto articolo, la dotazione del fondo di cui all'articolo 8, comma 11-bis, del citato decreto-legge n. 78 del 2010, e' incrementata, per ciascuno degli anni 2011, 2012 e 2013, di 115 milioni di euro. 2. La dotazione del fondo di cui al comma 1 puo' essere ulteriormente incrementata, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze di concerto, con i Ministri della difesa e dell'interno: a) a favore del personale delle Forze armate, con quota parte delle risorse corrispondenti alle minori spese effettuate, rispetto al precedente anno, in conseguenza delle missioni internazionali di pace; b) a favore del personale delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, con quota parte delle risorse di cui al comma 7, lettera a), dell'articolo 2 del decreto-legge 16 settembre 2008, n. 143, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 novembre 2008, n. 181, relativo al Fondo unico giustizia. 3. Il fondo di cui al comma 1, come incrementato ai sensi del presente articolo, e' destinato alla corresponsione di assegni una tantum al personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, anche con riferimento al personale interessato alla corresponsione, per i medesimi anni, dell'assegno funzionale, del trattamento economico superiore correlato all'anzianita' di servizio senza demerito, compresa quella nella qualifica o nel grado, degli incrementi stipendiali parametrali non connessi a promozioni, nonche' degli emolumenti corrispondenti previsti per il personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonche' all'applicazione dell'articolo 9, commi 1 e 21, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122. Si applicano le disposizioni di cui al secondo e terzo periodo del citato articolo 8, comma 11-bis, del decreto-legge n. 78 del 2010. 4. All'onere derivante dal comma 3 si provvede mediante corrispondente riduzione, per gli anni 2011, 2012 e 2013, dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3, comma 155, ultimo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350. Il Ministro dell'economia e delle finanze e' autorizzato a disporre, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
Art. 2 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara' presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara' inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi' 26 marzo 2011 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Tremonti, Ministro dell'economia e delle finanze Maroni, Ministro dell'interno La Russa, Ministro della difesa Alfano, Ministro della giustizia Visto, il Guardasigilli: Alfano

Agenzia delle Entrate Ris. 25-3-2011 n. 35/E Istruzioni per la compilazione del modello 730/2011 - Esonero dalla presentazione della dichiarazione - Chiarimenti. Emanata dall'Agenzia delle entrate, Direzione centrale servizi ai contribuenti.

Ris. 25 marzo 2011, n. 35/E (1).

Istruzioni per la compilazione del modello 730/2011 - Esonero dalla presentazione della dichiarazione - Chiarimenti.

(1) Emanata dall'Agenzia delle entrate, Direzione centrale servizi ai contribuenti.



Nell'ambito del processo di semplificazione del linguaggio della modulistica dichiarativa da utilizzare nell'anno 2011, nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2011 sono state predisposte alcune tabelle che illustrano in forma sintetica le ipotesi in cui i contribuenti sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Al fine di evitare ai soggetti tenuti all'adempimento dichiarativo di interpretare erroneamente il contenuto delle predette tabelle e di ritenersi, conseguentemente, in possesso dei requisiti per l'esonero dalla presentazione della dichiarazione, si forniscono alcune precisazioni in merito alla tabella relativa ai "Casi di esonero con limite di reddito", in relazione alla quale sono pervenute alcune richieste di chiarimento.

Nello specifico, è stato chiesto se l'avvertenza contenuta nell'intestazione della medesima tabella, laddove viene precisato che "il reddito complessivo deve essere calcolato senza tener conto del reddito derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze", debba considerarsi riferita anche alla prima ipotesi di esonero in essa indicata, riguardante il caso in cui il reddito complessivo non superi 500 euro e risulti formato esclusivamente da redditi derivanti da terreni e/o fabbricati.

A tale riguardo, si evidenzia che la predetta avvertenza è stata predisposta in relazione alla generalità dei casi di esonero contenuti nella tabella. Diversamente, per la verifica del rispetto del limite reddituale previsto nella specifica ipotesi sopra descritta, il reddito derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze deve essere sempre incluso nei redditi dei fabbricati, in quanto esso costituisce a tutti gli effetti un reddito di natura fondiaria.

A titolo di esempio valga il caso di un soggetto che possiede un terreno con reddito imponibile di 450 euro ed un immobile adibito ad abitazione principale con reddito imponibile pari a 800 euro. In tale ipotesi il reddito complessivo, pur risultando formato esclusivamente da redditi fondiari, ammonta a 1.250 euro (valore superiore al limite di 500 euro) e pertanto, non ricorrendo i presupposti dell'esonero, il contribuente è tenuto alla presentazione della dichiarazione. Ovviamente, l'imposta dovuta sarà calcolata soltanto sul reddito del terreno, pari a 450 euro, in quanto per l'abitazione principale e sue pertinenze spetta una deduzione corrispondente all'ammontare del relativo reddito (pari a 800 euro).

Si fa presente, infine, che i criteri predisposti dall'Agenzia delle entrate per il controllo e la liquidazione dell'imposta del modello 730/2011 sono conformi alle regole sopra descritte.


Il Direttore centrale

Aldo Polito

Salute: esperti, metà uomini a rischio HPV, serve vaccinazione



SALUTE: ESPERTI, META' UOMINI A RISCHIO HPV, SERVE VACCINAZIONE =
(AGI) - Roma, 28 mar. - Vaccinare anche la popolazione maschile
contro il Papillomavirus umano (HPV). Concordano le tre piu'
importanti societa' scientifiche che si occupano di patologie
maschili, sottolineando che un recente studio pubblicato sul
Lancet ha dimostrato come nel corso della vita il 50% degli
uomini, quindi 1 su 2, potrebbe contrarre un'infezione da Hpv.
Oggi a Roma, alla presentazione della prima 'Conferenza di
Consenso sulle patologie da Papillomavirus umano nel maschio',
la Societa' Italiana di Andrologia (SIA), la Societa' Italiana
di Urologia (SIU) e la Societa' Italiana di Andrologia e
Medicina della Sessualita' (SIAMS), che hanno riunito alcuni
tra i massimi esperti provenienti da diversi campi della
medicina, dalla virologia alla pediatria, hanno lanciato
l'appello: estendere la vaccinazione anche ai maschi di 12
anni, raccomandare a livello regionale l'avvio di programmi di
vaccinazione anti Hpv a prezzo agevolato (come gia' avviene per
le donne) e attuare progetti di sensibilizzazione non solo sui
condilomi, ma su tutte le patologie Hpv correlate che
riguardano il maschio. Ecco le conclusioni raccomandate da una
giuria di esperti a chiusura lavori, convalidate da numeri che
ne dimostrano l'attualita': dai dati raccolti dal Sistema di
Sorveglianza Sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse
(IST), che fa capo all'ISS, emerge infatti che in Italia il 73%
circa degli uomini, con un'eta' media di 33 anni, sviluppa una
condilomatosi. Un virus temuto dalle donne, pericoloso anche
per il mondo maschile, "causa di numerose patologie come il
cancro del pene, il cancro dell'ano, del tratto orofaringeo ed
i condilomi genitali, causate dai tipi di Hpv 6, 11, 16 e 18",
spiega Vincenzo Gentile, ordinario di Urologia, Universita' La
Sapienza. Nel corso dell'incontro sono stati diffusi i numeri
delle patologie Hpv correlate nel maschio: cancro anale
(88-94%), cancro al pene (40%), alla faringe (25%), della
cavita' orale (10%); condilomi genitali (oltre 90%). (AGI)
Rmc/Pgi (Segue)
281431 MAR 11

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SALUTE: ESPERTI, META' UOMINI A RISCHIO HPV, SERVE VACCINAZIONE (2)=
(AGI) - Roma, 28 mar. - "La volonta' di fare chiarezza sul tema
- continua Gentile - nasce da una lettera inviata dall'Iss alla
Sia, allora da me presieduta, per sottolineare l'importanza di
interventi di prevenzione nell'uomo". Lo strumento della
Conferenza di Consenso, aggiunge Vincenzo Mirone, Ordinario di
Urologia all'Universita' Federico II di Napoli, "e' stato
scelto per raggiungere, attraverso un processo formale, un
accordo rispetto ad una questione sanitaria particolarmente
complessa". Cosi' il Comitato Promotore ha nominato un Comitato
Tecnico scientifico (Cts) di esperti del settore, "che ha avuto
il compito di raccogliere dati e preparare una sintesi di tutte
le conoscenze in materia", spiega Andrea Lenzi, ordinario di
Endocrinologia, Universita' La Sapienza di Roma' "Il documento
e' stato poi sottoposto ad una giuria che ha votato delle
raccomandazioni sulla base di quanto elaborato dai tecnici". La
vaccinazione si conferma lo strumento di prevenzione piu'
efficace da implementare: risultati di studi clinici pubblicati
sul New England Journal of Medicine, mostrano per il vaccino
quadrivalente un'efficacia del 90,4% nella prevenzione delle
lesioni genitali esterne nei maschi tra i 16 ed i 26 anni. "A
livello europeo - spiega Aldo Isidori, presidente Comitato
Etico, Policlinico Umberto I di Roma, membro Comitato nazionale
Bioetica (Presidenza del Consiglio) e presidente di giuria
della Conferenza di Consenso - e' attesa a breve da parte
dell'Agenzia Europea del farmaco, l'estensione delle
indicazioni del vaccino quadrivalente per la prevenzione dei
condilomi genitali nei maschi fino a 26 anni e per la
prevenzione del tumore anale negli uomini e donne under
26".(AGI)
Rmc/Pgi
281431 MAR 11

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SALUTE: HPV UOMO MINA FERTILITA' DI COPPIA, ABORTI QUADRUPLICATI =
LENZI (SAPIENZA), SUCCESSO RIPRODUTTIVO AD ALTISSIMO RISCHIO

Roma, 28 mar. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un terzo incomodo
all'interno della coppia desiderosa di un figlio: il Papillomavirus
umano (Hpv) "mina la fertilita' anche quando e' il partner maschile ad
averlo contratto. Arrivando addirittura a quadruplicare gli aborti".
Parola di Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia all'Universita'
Sapienza di Roma, che ne ha parlato oggi a Roma alla presentazione
della conferenza di consenso sulle patologie da Hpv nel maschio.

"Ormai - ha detto l'esperto - i dati rendono chiaro quanto l'Hpv
e le patologie a esso correlate non rappresentino piu' un problema
solo per la donna, ma anche per l'uomo. Dopo aver assunto questo
concetto va fatto un ulteriore passo in avanti per comprendere che Hpv
significa anche un problema per la coppia in termini di fertilita' e
di capacita' riproduttiva''. (segue)

(Bdc/Pn/Adnkronos)
28-MAR-11 15:23

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TUMORI: ATTESO A MAGGIO VIA LIBERA UE VACCINO ANTI-HPV NELL'UOMO (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - L'Italia, come il resto d'Europa
e del mondo, ha ormai una solida esperienza per quanto riguarda la
vaccinazione anti-Hpv nelle donne. "Oggi - spiega Luciano Mariani,
ginecologo oncologo dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di
Roma - sono disponibili i primi dati cosiddetti 'reali' che mostrano
concretamente l'azione benefica che la vaccinazione ha sulla riduzione
delle patologie. Da uno studio condotto in Australia - aggiunge il
ginecologo, che e' stato uno degli sperimentatori italiani del vaccino
- si e' visto come a due anni dalla partenza del programma vaccinale
anti-Hpv con il vaccino quadrivalente il numero di nuovi casi di
condilomatosi nelle donne si sia ridotto di circa il 60%".

"Questo - prosegue - non fa altro che rimarcare la reale
efficacia e i benefici apportati da questa vaccinazione. Si rende
quindi evidente come la vaccinazione del maschio sia un atto
importante nella lotta a questo virus non solo per motivi di equita'
sociale ma anche dal punto di vista epidemiologico, soprattutto in
regimi di basse coperture vaccinali nelle donne. In Italia, infatti, a
tre anni di distanza dall'avvio della campagna di vaccinazione
gratuita delle 12enni il tasso di copertura medio delle vaccinate e'
solo del 59%. Una stima lontana dall'obiettivo del 95% fissato nel
2007 per i successivi cinque anni, che scadranno nel 2012".

(Bdc/Pn/Adnkronos)
28-MAR-11 15:24

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Sanità: lettera Cgil medici a Sacconi sul lavoro usurante guardia medica e 118



SANITA': LETTERA CGIL MEDICI A SACCONI SU LAVORO USURANTE GUARDIA MEDICA E 118 =

Roma, 28 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Una lettera al
ministro del Welfare Maurizio Sacconi - e per conoscenza al ministro
della Salute Ferruccio Fazio - a tutela dei medici di guardia medica e
118 che rischiano di essere esclusi dai benefici previsti dal decreto
legislativo sui lavori usuranti. A scriverla e' la Fp Cgil medici.

Il sindacato spiega: "Il decreto legislativo sui lavori
usuranti, in via di approvazione, consente per la prima volta di
raggiungere una regolamentazione organica dei benefici pensionistici
anche per i dipendenti che svolgono il lavoro notturno in sanita',
medici compresi. Ma considerando alla lettera i 'dipendenti', il
decreto rischia di vedere esclusi dai benefici i medici di guardia
medica e di emergenza sanitaria 118, formalmente riconosciuti come
medici convenzionati". (segue)

(Com-Fed/Ct/Adnkronos)
28-MAR-11 14:10

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salute. il sesso sporadico fa male al cuore: meglio allenarsi ricerca pubblicata sul 'journal of american medical association'

SALUTE. IL SESSO SPORADICO FA MALE AL CUORE: MEGLIO ALLENARSI
RICERCA PUBBLICATA SUL 'JOURNAL OF AMERICAN MEDICAL ASSOCIATION'

(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 mar. - La pigrizia non e'
amica della buona salute e, a quanto pare, nemmeno del sesso.
Senza un adeguato allenamento, infatti, il cuore potrebbe essere
messo a dura prova da una scappatella. Il sesso sporadico
andrebbe ad incidere negativamente sul rischio di infarto. A
sostenerlo e' una ricerca pubblicata sul 'Journal of American
Medical Association' e condotta dai ricercatori Issa Dahabreh e
Jessica Paulus del Tufts Medical Center di Boston, i quali hanno
esaminato piu' di 10 studi sui legami tra attivita' fisica, sesso
ed attacchi di cuore notando una significativa associazione tra
infarto ed attivita' fisica e sessuale episodiche.
In particolare hanno trovato che una notte movimentata puo'
aumentare del 2,7% il rischio di infarto. "Bisogna essere chiari
- spiega Paulus ad AOL News - Il punto non e' che l'esercizio
fisico ed il sesso fanno male, ma piuttosto che e' necessaria una
regolare attivita' fisica". Studi precedenti hanno infatti
dimostrato che una regolare attivita' sessuale e' in grado di
allontanare i pericoli per il cuore. L'aumento di rischio, per
chi non e' allenato, sarebbe comunque limitato ad un periodo di
1-2 ore dopo uno sforzo fisico eccessivo o un rapporto sessuale.

(Wel/ Dire)
15:56 28-03-11

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sanità. uomini "basta scuse", prenotate visite andrologiche campagna contro l'impotenza.

SANITÀ. UOMINI "BASTA SCUSE", PRENOTATE VISITE ANDROLOGICHE
CAMPAGNA CONTRO L'IMPOTENZA.

(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 28 mar. - Un'alleanza a 360
gradi per promuovere la salute sessuale dell'uomo e il benessere
della coppia, con gli specialisti di Sia (Societa' Italiana di
Andrologia), Siams (Societa' Italiana di Andrologia e Medicina
della Sessualita') e Siu (Societa' Italiana di Urologia) in campo
per gli uomini dell'Emilia-Romagna. Riparte "Basta Scuse",
campagna di sensibilizzazione e informazione sulla disfunzione
erettile, e potranno prenotare una consulenza andrologica
personalizzata, che prevede anamnesi del paziente, esame
obiettivo e discussione informativa sulla patologia, sugli esami
diagnostici consigliabili e sulle possibilita' terapeutiche oggi
disponibili.
L'obiettivo di Sia, Siams e Siu, come spiega un comunicato, e'
di facilitare il primo contatto tra i potenziali pazienti e i
medici, segnando un importante risultato per intraprendere un
percorso risolutivo, recuperando l'autostima e la gioia di
vivere, senza trincerarsi dietro scuse o falsi tabu'. La "DE" e'
una patologia che interessa almeno un maschio adulto su otto e,
oltre a minare la sfera intima e la vita di coppia, molto piu'
spesso di quanto si creda e' un vero e proprio campanello
d'allarme per l'insorgenza di altre malattie, prime tra tutte
quelle cardiovascolari o il diabete. Un problema che, in
Emilia-Romagna, si calcola che possa interessare almeno 240.000
uomini.
"La DE e' un fenomeno estremamente diffuso. Oggi, al contrario
di quello che succedeva in passato, se ne parla molto di piu'. E
piu' se ne parla piu' emerge il problema- sottolinea il professor
Emilio Emili, primario della Azienda Usl di Imola e delegato
regionale della Siu- La campagna nasce anche dall'esigenza di far
capire agli uomini che non devono vergognarsi ma che, con uno
specialista, possono superare il deficit erettivo".

(Wel/ Dire)
15:56 28-03-11

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SICUREZZA: MILANO; DA OGGI PRIMI SPRAY URTICANTI PER VIGILI

SICUREZZA: MILANO; DA OGGI PRIMI SPRAY URTICANTI PER VIGILI

(ANSA) - MILANO, 28 MAR - Da oggi i vigili urbani di Milano
potranno difendersi nelle situazioni di maggior pericolo anche
con lo spray al peperoncino.
I primi dieci kit, a cui se ne aggiungeranno a brevissimo
altri venti per la fase sperimentale, sono stati distribuiti
agli agenti istruttori nei reparti dalle mansioni piu' delicate:
il radiomobile, il nucleo operativo e quello destinato al
contrasto dell'abusivismo commerciale e abitativo. Se il test
dara' i risultati sperati, lo spray urticante sara' messo a
disposizione di circa 1.800 agenti impegnati sia nei servizi di
sicurezza sia in quelli sul traffico.
''Lo spray al peperoncino - ha assicurato il vicesindaco
Riccardo De Corato - non e' uno strumento di offesa ma uno
strumento per la sicurezza sul lavoro''. I vigili potranno
utilizzare il key defender solo nei luoghi aperti e solo nei
casi autorizzati dal codice penale per la legittima difesa.
Ricordando che nel 2010 sono stati 110 i vigili vittime di
aggressioni (34 nei primi due mesi del 2011), De Corato si e'
difeso preliminarmente dalle polemiche recentemente alimentate
dal candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia e
dall'esponente del Pd Pierfrancesco Majorino. ''Ricordo alla
coppia Bibi' e Bibo' - ha affermato sarcastico - che i vigili di
Modena, citta' amministrata dal centrosinistra, usano lo spray
da tempo e la rossa Genova dopo una sperimentazione di sei mesi
ha mostrato l'intenzione di adottarlo''. (ANSA).

YN3-GNN
28-MAR-11 13:09 NNNN



Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-04092 presentata da MARIO LOVELLI martedì 25 gennaio 2011, seduta n.423....la circolare del Ministero dell'interno, dipartimento della pubblica sicurezza, direzione centrale per la polizia stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti speciali della Polizia di Stato, del 29 dicembre 2010, al punto 3 precisa: «Nel caso in cui, lungo il tratto oggetto del controllo, siano presenti intersezioni stradali che, ai sensi dell'articolo 104 del Reg. C.d.S., impongono la ripetizione del segnale stradale stesso, la predetta distanza deve essere calcolata dal segnale con il quale viene ripetuto il limite di velocità dopo l'intersezione»;

ALLEGATO
Interrogazione 5-04092 Lovelli: Distanza minima obbligatoria tra il segnale che indica il limite massimo di velocità e gli apparecchi di rilevazione della velocità medesima.

TESTO DELLA RISPOSTA

Con l'interrogazione iscritta all'ordine del giorno della seduta odierna, gli onorevoli interroganti chiedono di rivedere la circolare del 29 dicembre 2010, emanata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, d'intesa con il Dipartimento degli Affari interni e territoriali, sentito il Ministero delle infrastrutture e trasporti con la quale sono state fornite indicazioni applicative ed operative, sull'articolo 25, comma 2, della legge n. 120 del 2010 recante «Disposizioni in materia di sicurezza stradale».
Tale disposizione stabilisce che i dispositivi di controllo, finalizzati al rilevamento a distanza delle violazioni dei limiti di velocità, «... fuori dai centri abitati non possono comunque essere utilizzati o installati ad una distanza inferiore ad un chilometro dal segnale che impone il limite di velocità».
Al fine di chiarire l'esatto ambito applicativo della norma ed evitare ambiguità dal punto di vista pratico, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, con la circolare richiamata, ha specificato che, qualora lungo il tratto soggetto a controllo siano presenti intersezioni stradali che comportano la ripetizione del segnale indicante il limite di velocità, ai sensi dell'articolo 104 del regolamento di esecuzione ed attuazione del nuovo codice della strada (decreto del Presidente della Repubblica n. 495/1992), la distanza minima di un chilometro va calcolata a partire dal segnale posto subito dopo l'intersezione.
L'articolo 104 del regolamento di esecuzione del Codice della Strada, nel prescrivere la ripetizione del segnale dopo l'intersezione, svolge proprio la funzione di garantire la conoscibilità delle limitazioni di velocità da parte dell'utente che si immette dalle strade laterali, condizione, quest'ultima, necessaria per imputare allo stesso l'eventuale violazione del precetto.
La questione sollevata dagli onorevoli interroganti si colloca nell'ambito della più generale attività di prevenzione e contrasto dell'eccesso di velocità sulle strade.
La sicurezza stradale, infatti, costituisce un obiettivo strategico nell'azione del Governo, nel quadro dei programmi prioritari dell'Unione europea che prevedono il contenimento del fenomeno dell'incidentalità stradale e mirano, in particolare, ad una sensibile riduzione della mortalità.
In questa direzione vanno lette le nuove disposizioni contenenti prescrizioni più rigorose, che rendono possibile l'impiego di nuove tecnologie di controllo remoto delle violazioni e costituiscono uno strumento essenziale al fine di contrastare efficacemente le condotte di guida non rispettose dei limiti di velocità imposti ex lege.
In particolare, la puntuale applicazione della normativa di riferimento e la precisa esecuzione, da parte delle Forze di Polizia, delle connesse direttive ministeriali hanno fatto registrare, negli ultimi anni, una significativa diminuzione del numero di incidenti stradali.



Pag. 128


Infatti, come si evince dalle rilevazioni effettuate dalla Polizia Stradale e dall'Arma dei Carabinieri, si è passati dai 111.493 incidenti del 2009, ai 105.006 del 2010, con una riduzione del 5,8 per cento.
L'esigenza di garantire la sicurezza stradale va comunque bilanciata con l'altra di rispettare il principio di legalità dell'azione amministrativa nella contestazione degli illeciti derivanti dalle violazioni al Codice della Strada.
In quest'ottica, infatti, non si può muovere al conducente di un autoveicolo il rimprovero per aver violato una regola di prudenza alla guida se quest'ultimo non è stato messo nelle condizioni di conoscere il precetto. Se così non fosse, infatti, non sarebbe possibile pretendere da quest'ultimo una condotta alternativa lecita e conforme alle prescrizioni della normativa che regola la circolazione stradale.
Pertanto, la circolare risulta perfettamente rispondente all'assetto normativo vigente - teleologicamente orientato alla sicurezza della circolazione ed alla tutela della vita umana, ma al contempo volto a garantire la legalità e trasparenza dell'azione amministrativa - realizzando un equo contemperamento delle esigenze che ho in precedenza citato. Una diversa interpretazione, infatti, sarebbe ammissibile solo in presenza di una modifica dell'attuale quadro normativo.

"Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02015 presentata da ELIO LANNUTTI martedì 29 settembre 2009, seduta n.259". .."..Alla specialità Polizia stradale della Polizia di Stato è stato affidato il coordinamento operativo dei servizi, con il compito di monitorare i risultati dell'attività di controllo..."(Autovelox solo per fare cassa?)



Autovelox per fare cassa. Interrogazione e risposta del Ministro interpellato
iter 
interrogazione presentata nel 2009
RISPOSTA PUBBLICATA IL 18/03/2011
 CONCLUSO IL 18/03/2011


""Alla specialità Polizia stradale della Polizia di Stato è stato affidato il coordinamento operativo dei servizi, con il compito di monitorare i risultati dell'attività di controllo.""

"..A tale proposito il Ministro ha diramato, il 14 agosto 2009, una direttiva ai Prefetti e alla Polizia stradale affinché gli strumenti di controllo della velocità siano utilizzati in modo efficace, garantendo il diritto di informazione degli utenti..."


 

LA GRANDE RAPINA DEL TFR: IL PARLAMENTO TACE SUI 15 MILIARDI USATI DAL TESORO LA GRANDE RAPINA DEL TFR: IL PARLAMENTO TACE SUI 15 MILIARDI USATI DAL TESORO L’IDV PROMETTE UN’INTERROGAZIONE




LA GRANDE RAPINA DEL TFR: IL PARLAMENTO TACE SUI 15 MILIARDI USATI DAL TESORO
LA GRANDE RAPINA DEL TFR: IL PARLAMENTO TACE SUI 15 MILIARDI USATI DAL TESORO L’IDV PROMETTE UN’INTERROGAZIONE L’indagine della Corte dei Conti con cui è stato scoperto “l’esproprio” ai danni dei TTfr dei lavoratori passa sotto silenzio in Parlamen...to. Le opposizioni sembrano rassegnate ai meccanismi di “finanza creativa” del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, anche se i trucchi vengono scoperti e denunciati, come ha fatto la Corte dei Conti con la sua relazione alle Camere. Per i magistrati contabili quella effettuata dal governo è “un’operazione di natura espropriativa senza indennizzo o comunque di prelievo fiscale indiretto nei confronti di categorie interessate a versamenti finalizzati a scopi ben diversi dal sostegno alla finanza pubblica”. Con la legge finanziaria del 2007 approvata dal governo Prodi fu deciso che le aziende sopra i 50 dipendenti, i quali avessero deciso, alla data del 30 giugno 2007, di non destinare alla previdenza complementare il proprio tfr – vedi scheda a fianco – avrebbero dovuto versare quei fondi all’Inps in un conto a disposizione del Tesoro per interventi infrastrutturali e investimenti pubblici. La Corte dei conti ha invece scoperto che quel fondo è stato utilizzato per spese improprie: ammortamento mutui per gli enti locali, gratuità dei libri di testo, lavoratori socialmente utili nel comune di Napoli. Fondi considerevoli: nel 2009 il tfr annuo dei lavoratori dipendenti italiani ha superato i 20 miliardi di euro di cui 5,9 versati al fondo tesoreria dell’Inps, 5,1 miliardi alla previdenza complementare mentre 12,7 miliardi sono rimasti nelle casse delle imprese (quelle sotto i 50 dipendenti non sono obbligate a versarlo all’Inps). Finora il Tesoro ha prevelato 15,6 miliardi da un Fondo istituito solo quattro anni fa che dunque è stato quasi svuotato. “Presenteremo un'interrogazione parlamentare per sapere quale fondo verrà utilizzato per restituire questi soldi ai lavoratori”, dice al Fatto Antonio Borghesi, vicepresidente del Gruppo alla Camera dell'Italia dei Valori. Il Tesoro, rispondendo alle osservazioni della Corte dei Conti, ha affermato che non c'è “alcun nocumento” per i lavoratori perché l'afflusso costante di nuove risorse, prelevate sempre dai Tfr, garantirà il pagamento delle liquidazioni in uscita a chi andrà in pensione. “Il ragionamento del ministero non convince – spiega Borghesi – perché il tasso di sostituzione [cioè la differenza tra quanto versato e quanto prevelato, ndr.] è negativo”. La trattenuta del tfr, infatti, si rivaluta annualmente secondo un tasso stabilito per legge e quindi alla fine l'importo è più alto. Più distaccata è la reazione del Pd. Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro (quando fu approvato quel provvedimento), ricorda che più che procurare risorse per la finanza pubblica il suo impegno si concentrò per far decollare la previdenza integrativa. “Il trasferimento del tfr all'Inps non mi entusiasmò ma almeno fissammo indicazioni tassative per il suo impiego”. Se Tremonti ha potuto aggirare tranquillamente quelle regole, però, vuole dire che così tassative non erano. “Ma questo governo è un maestro di finanza creativa” dice Damiano ricordando che, per finanziare la Cassa integrazione in deroga, sono stati utilizzati i fondi per le aree sottoutilizzate e il Fondo sociale europeo. “Oppure il fondo per i malati oncologici per finanziare le quote latte”. Però il Pd non chiede conto al governo dell’ “esproprio” nonostante la Corte dei Conti avverta che allo scadere dei 10 anni dall'introduzione del nuovo meccanismo, il prelievo improprio “arriverà a 30 miliardi”. Il paradosso è che “l'esproprio” è avvenuto carpendo la fiducia dei lavoratori e la diffidenza nei verso i fondi pensioni integrativi. I lavoratori nel 2007 si sono fidati dell’azienda chiedendo che il loro tfr restasse a portata di mano. Oggi vedono i loro soldi utilizzati soprattutto per interventi tampone. Senza sapere se e come torneranno indietro. Salvatore Cannavò- (IFQ) http://diksa53.blogspot.com/2011/03/la-grande-rapina-del-tfr-il-parlamento.html ML. Mostra tutto
Di: INFORMARE CONTROINFORMANDO

domenica 27 marzo 2011

E dal Giappone arrivano anche le incredibili immagini di un'autostrada distrutta dal terremoto e ricostruita dopo appena sei giorni. Incredibili se le confrontiamo con le nostre tante ricostruzioni annunciate e mai realizzate. Servizio di Francesca Lagorio

NAPOLI: RAPINA UNA DONNA, RUBA UN'AUTO E INVESTE AGENTI, ARRESTATO

NAPOLI: RAPINA UNA DONNA, RUBA UN'AUTO E INVESTE AGENTI, ARRESTATO =

Napoli, 27 mar. - (Adnkronos) - Gennaro Zerobio di 30 anni,
sottoposto all'affido in prova dei servizi sociali e' stato arrestato
a Napoli dalla polizia per rapina, furto e tentato omicidio. In
sostanza, l'indagato e' accusato di aver rapinato a Capodimonte la
borsa ad una donna. La vittima ha denunciato l'accaduto a una
pattuglia di agenti del commissariato San Carlo all'Arena. Poco dopo
gli agenti hanno trovato il rapinatore mentre stava controllando il
contenuto della borsa appena rapinata.

Il malvivente quando si e' accorto della presenza dei poliziotti
ha abbandonato la borsa e ha rubato l'auto parcheggiata in un garage e
anziche' fermarsi ha accelerato tentando di investire i due
poliziotti. Ne e' nato un inseguimento conclusosi nel cuore del rione
Sanita'. Recuperato il contenuto della borsa rapinata alla donna.
Zerobio e' stato rinchuso nel carcere di Poggioreale. La vittima e'
stata portata in ospedale per le ferite riportate nell'aggressione.
Recuperata anche l'auto rubata nel garage.

(Iam/Gs/Adnkronos)
27-MAR-11 14:38

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AUTO IN VORAGINE:DOMANI RELAZIONE CONSIGLIO COMUNALE RAVENNA SINDACO, STIAMO PROCEDENDO CON TRASPARENZA, RIGORE E VELOCITA'

AUTO IN VORAGINE:DOMANI RELAZIONE CONSIGLIO COMUNALE RAVENNA
SINDACO, STIAMO PROCEDENDO CON TRASPARENZA, RIGORE E VELOCITA'
(ANSA) - RAVENNA, 27 MAR - Subito gli accertamenti e presto i
procedimenti disciplinari conseguenti, ma gia' domani sera una
relazione in consiglio comunale. E' quanto il sindaco di Ravenna
Fabrizio Matteucci ha ribadito in una nota a proposito della
voragine che poco dopo le 13 di venerdi' si e' improvvisamente
aperta su viale Manzoni a Lido Adriano, nel litorale ravennate,
inghiottendo un'auto con due donne a bordo, madre e figlia di 59
e 38 anni, rimaste gravemente ferite. L'incidente e' stato
presumibilmente causato dal cedimento di una condotta di uno
scolo sottostante. Appena un paio d'ore prima, su segnalazione
di un cittadino alla polizia municipale, c'era stato un
sopralluogo dei tecnici comunali, senza pero' che la strada
venisse chiusa.
''Nulla - ha precisato Matteucci - e' stato omesso in queste
ore negli accertamenti a tutto campo in corso da parte dall'
Amministrazione comunale. Stiamo procedendo con trasparenza,
rigore e velocita''': gia' domani verranno acquisite ''le
relazioni richieste agli uffici interessati'' e tutto sara' poi
riferito ''in consiglio comunale''. ''In queste ore - ha detto
il sindaco - la nostra attenzione e' rivolta in particolare alla
ricostruzione della sequenza di segnalazioni ricevute dagli
uffici comunali e delle azioni che ne sono conseguite''. Per
questo ''vogliamo capire perche' non sia stata adottata subito
la decisione di chiudere al traffico viale Manzoni''. Dopo
questa prima fase, ''gli organi competenti del Comune avvieranno
i conseguenti procedimenti disciplinari''. Allo stesso tempo
''sara' fatta una meticolosa valutazione sull'adeguatezza delle
procedure usate in situazioni come questa''.
Sempre domani in Municipio si terra' un incontro con il
Consorzio di Bonifica, ha spiegato Matteucci, per ''un esame
congiunto e scrupoloso di quanto accaduto e delle indispensabili
azioni di monitoraggio in chiave preventiva delle situazioni
simili. Sara' affrontato anche il tema dei lavori di ripristino
e dei tempi di riapertura della strada''. (ANSA).

Y7C-GIO
27-MAR-11 17:00 NNNN

ANSA/GB: GOVERNO PENSA A TRIBUNALI MOBILI DURANTE OLIMPIADI PULLMINI COLLEGATI CON CORTI VIA INTERNET; SOLO CRIMINI MINORI

ANSA/GB: GOVERNO PENSA A TRIBUNALI MOBILI DURANTE OLIMPIADI
PULLMINI COLLEGATI CON CORTI VIA INTERNET; SOLO CRIMINI MINORI
(di Mattia Bernardo Bagnoli).
(ANSA) - LONDRA, 27 MAR - Tribunali mobili, simili ai
cellulari della polizia, collegati alle corti distrettuali
attraverso ponti-video. Il malfattore, se pizzicato dagli
agenti, puo' cosi' essere arrestato e processato per
direttissima, sul posto, facendo risparmiare tempo prezioso a
Scotland Yard. Che sara' dunque libera di concentrare tutte le
sue energie per prevenire e sgominare eventuali attacchi
terroristici diretti a colpire i giochi olimpici di Londra 2012.
L'idea, elaborata e ampiamente caldeggiata dal sottosegretario
alla Giustizia e alla Polizia Nick Herbert, potrebbe essere
tradotta davvero in realta'. A quanto pare, infatti, l'ipotesi
e' in discussione ''ai livelli piu' alti''.
''Collegare le corti distrettuali ad uffici mobili e'
un'ipotesi che si adatta particolarmente bene per gli eventi
sportivi'', ha spiegato Herbert al Sunday Times. ''La polizia e'
molto favorevole''. Il progetto, va detto subito, andrebbe a
colpire solo i crimini di basso cabotaggio come furtarelli,
ubriachezza molesta o la vendita di biglietti contraffatti. In
questo modo i poliziotti potrebbero rendere la loro
testimonianza sul posto, collegati in videoconferenza con il
giudice, e tornare immediatamente a pattugliare l'area del parco
olimpico. ''Ai giochi - prosegue Herbert - e' prevedibile che si
verifichi un alto numero di arresti per, ad esempio, il
bagarinaggio. Il punto e' il seguente: e' o non e' il caso di
portare i sospettati davanti al giudice usando il sistema del
videolink? Oltretutto in questi casi vi e' pure la possibilita'
che i criminali siano stranieri e che lascino il Paese prima di
arrivare a una condanna''.
Steve Bloomfield, il capo della sezione giustizia penale alla
Metropolitan Police, ha pero' messo le mani avanti: ogni
decisione su come questi tribunali mobili possano o debbano
operare nell'ambito delle Olimpiadi e' ancora da venire. In piu'
manca al momento un prototipo vero e proprio. Detto questo,
l'idea piace a molti.
''Il piano - ha detto Bloomfield - e' in discussione ai
livelli piu' alti e nel giro di un anno potrebbe cambiare il
modo, il tempo e l'efficienza delle operazioni di polizia. Qui
parliamo di straordinarie opportunita'''. L'ambizione, infatti,
e' quella di andare oltre all'emergenza-Olimpiadi. Non e' dunque
un caso che Herbert, giusto la settimana scorsa, abbia lanciato
un progetto pilota all'interno del quale gli agenti, per la
prima volta, hanno potuto testimoniare al processo grazie a
collegamenti video organizzati nelle loro centrali. Da qui al
tribunale-van il passo e' naturalmente breve. Il ministro
dell'Interno stima che questo utilizzo della tecnologia potrebbe
far risparmiare tre le 18mila e le 60mila ore di lavoro agli
agenti. Il che significa efficienza quantificabile tra le
300mila sterline e il milione nella sola Londra. (ANSA)

Z08
27-MAR-11 19:31 NNNN

CAGLIARI: APPELLO CAPITANERIA PORTO PER IDENTIFICARE CADAVERE SUB TROVATO A IS MORTORIUS



CAGLIARI: APPELLO CAPITANERIA PORTO PER IDENTIFICARE CADAVERE SUB TROVATO A IS MORTORIUS =

Cagliari, 27 mar. - (Adnkronos) - La Capitaneria di Porto di
Cagliari lancia un appello a chiunque fosse in grado di fornire
notizie sul'identita' del cadavere dell'uomo ritrovato oggi a tre
miglia a largo di Is Mortorius, nel litorale di Quartu Sant'Elena.

Impossibile dare un nome al cadavere ripescato in quanto privo
di documenti, che ora si trova, su disposizione del magistrato Marco
Cocco, nell'istituto di medicina legale dell'Universita' di Cagliari,
nella cittadella universitaria di Monserato.

Unici segni di riconoscimento che potrebbero aiutare
all'identificazione dell'uomo, non essendo ancora segnalate persone
scomparse, sono una evidente cicatrice post-operatoria sul ginocchio
destro e il cranio rasato. La Capitaneria ha ritrovato le attrezzature
del sub.

(Coe/Opr/Adnkronos)
27-MAR-11 18:13

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Guerra alla sedentarietà. arriva la bici da 'scrivania'

 

 

GUERRA ALLA SEDENTARIETÀ, ARRIVA LA BICI DA 'SCRIVANIA'

 

 24 mar. (Emanuele Ameruso)
La lotta ai chili di troppo ed alla sedentarietà in ufficio è aperta: arriva la bici da scrivania. Il tran tran quotidiano ci porta da una parte all'altra: il giorno siamo in ufficio davanti ad un pc, seduti alla scrivaniza e alla fine della giornata, torniamo a casa stanchi e con mille altre cose da fare. Il tempo per fitness, palestra e cura del corpo, scarseggia ogni giorno di più. L'idea rivoluzionaria per migliorare lo stile di vita degli impiegati arriva dagli Stati Uniti, dove un ricercatore dell'Università dell'East Carolina, Lucas Carr, ha inventato la mini bicicletta. Questa piccola bici è un accessorio piccolissimo, che può essere tenuto sotto la scrivania; seduti comodamente sulla sedia, gli impiegati possono pedalare senza stancarsi e mantenersi attivi facendo un pò di salutare attività fisica. La mini bici è stata sperimentata su un campione di 18 lavoratori di 40 anni e su donne in sovrappeso. Lucas Carr ha fatto mettere l'aggeggio sotto la loro postazione lavorativa e li ha invitati ad utilizzarla per il tempo che volevano, durante l'orario di lavoro. La ricerca è durata circa quattro settimane e l'impiegato, poteva controllare la quantità di calorie bruciate sul proprio pc. Al termine dello studio, i risultati hanno dimostrato che la maggior parte dei soggetti esaminati, avevano usato la mini bici per 12 giorni su venti lavorativi, per un tempo di circa 20 minuti. I più volenterosi sono riusciti a percorrere fino a 20 chilometri al giorno, bruciando 500 calorie. Infine, le persone coinvolte nello studio hanno dovuto compilare un questionario dove valutavano l'efficacia dell'attrezzo da ufficio. Tutti l'hanno trovata utile e funzionale, un ottimo rimedio contro i chili di troppo da sedentarietà. Da oggi sarà quindi possibile fare una modesta attività fisica anche in ufficio, senza stancarsi troppo e continuando a fare il proprio dovere: il tempo passerà prima ed il lavoro risulterà più leggero.

VaffanZoom: la Supercazzola nucleare



Inail e Polizia contro le morti sul lavoro: “Più prevenzione per sicurezza sulle strade” (Link diretto al sito dell'autore)

 

Dalle ispezioni ai controlli: il ministero del lavoro punta sulla qualità. (Link diretto al sito dell'autore)


 

In aumento il lavoro notturno, quali i rischi (Link diretto al sito dell'autore)


 

Inail e Polizia di Stato insieme per la sicurezza sul lavoro e sulle strade (Link diretto al sito dell'autore)


 

Decreto “Milleproroghe” pubblicato sulla G. U. : cosa contiene in materia di sicurezza sul lavoro (Link diretto al sito dell'autore)


 

Inail e Polizia contro le morti sul lavoro: “Più prevenzione per sicurezza sulle strade” (Link diretto al sito dell'autore)

Salute: studio avverte, 2 mln di italiani a rischio cuore ma senza cure(link diretto al documento dell'autore)

Salute: studio avverte, 2 mln di italiani a rischio cuore ma senza cure

Milano, 22 mar. (Adnkronos Salute) 16:02
Quasi 2 milioni di italiani hanno una probabilità su 5 di avere un infarto o un ictus entro 10 anni, ma non lo sanno e non ricevono cure ad hoc. Stando ai parametri tradizionali di valutazione rientrano nella fascia ritenuta a rischio medio, e come tali sono esclusi dal rimborso delle terapie 'scudo'. Invece dovrebbero essere considerati a rischio alto, secondo una ricerca condotta dal Servizio di epidemiologia e farmacologia preventiva dell'università degli Studi di Milano, che in collaborazione con la Simg (Società italiana di medicina generale) ha coinvolto circa 7 mila cittadini tra i 40 e i 79 anni, assistiti in 421 ambulatori di medici di famiglia di 16 regioni della Penisola. Misurando nei reclutati anche i livelli di una proteina 'spia' del rischio cardiovascolare (la proteina C reattiva o Pcr), gli autori hanno scoperto che quasi un paziente su 5 della categoria definita a rischio medio dovrebbe essere 'riclassificato' e passare nella fascia a rischio alto. Lo studio, battezzato 'Check' e pubblicato in parte su 'Nutrition, Metabolism Cardiovascular Diseases', è stato presentato a Napoli al Congresso nazionale della Sitecs (Società italiana di terapia clinica e sperimentale). "Questo lavoro ha preso in esame in modo casuale un numero molto elevato di mutuati" sia maschi che femmine - spiega in un incontro con la stampa a Milano Alberico Catapano, ordinario di farmacologia alla Statale meneghina (Dipartimento di scienze farmacologiche) e presidente del summit Sitecs - I risultati sono quindi altamente predittivi e consentono di scattare una fotografia reale del rischio cardiovascolare della popolazione italiana". Non solo. Suggeriscono ai medici l'opportunità di prevedere, almeno nei pazienti in cui il profilo di rischio cardiovascolare è più dubbio, anche il dosaggio della Pcr nel sangue: se supera stabilmente i 2 milligrammi/litro, scatta l'allarme rosso. Un esame da pochi euro, che però può salvare il cuore. Milano, 22 mar. (Adnkronos Salute) - Quasi 2 milioni di italiani hanno una probabilità su 5 di avere un infarto o un ictus entro 10 anni, ma non lo sanno e non ricevono cure ad hoc. Stando ai parametri tradizionali di valutazione rientrano nella fascia ritenuta a rischio medio, e come tali sono esclusi dal rimborso delle terapie 'scudo'. Invece dovrebbero essere considerati a rischio alto, secondo una ricerca condotta dal Servizio di epidemiologia e farmacologia preventiva dell'università degli Studi di Milano, che in collaborazione con la Simg (Società italiana di medicina generale) ha coinvolto circa 7 mila cittadini tra i 40 e i 79 anni, assistiti in 421 ambulatori di medici di famiglia di 16 regioni della Penisola. Misurando nei reclutati anche i livelli di una proteina 'spia' del rischio cardiovascolare (la proteina C reattiva o Pcr), gli autori hanno scoperto che quasi un paziente su 5 della categoria definita a rischio medio dovrebbe essere 'riclassificato' e passare nella fascia a rischio alto. Lo studio, battezzato 'Check' e pubblicato in parte su 'Nutrition, Metabolism Cardiovascular Diseases', è stato presentato a Napoli al Congresso nazionale della Sitecs (Società italiana di terapia clinica e sperimentale). "Questo lavoro ha preso in esame in modo casuale un numero molto elevato di mutuati" sia maschi che femmine - spiega in un incontro con la stampa a Milano Alberico Catapano, ordinario di farmacologia alla Statale meneghina (Dipartimento di scienze farmacologiche) e presidente del summit Sitecs - I risultati sono quindi altamente predittivi e consentono di scattare una fotografia reale del rischio cardiovascolare della popolazione italiana". Non solo. Suggeriscono ai medici l'opportunità di prevedere, almeno nei pazienti in cui il profilo di rischio cardiovascolare è più dubbio, anche il dosaggio della Pcr nel sangue: se supera stabilmente i 2 milligrammi/litro, scatta l'allarme rosso. Un esame da pochi euro, che però può salvare il cuore. Dallo studio 'Check' arriva anche un avvertimento più generale: il colesterolo basso non è una garanzia. Il 46% dei reclutati con livelli ematici di grasso cattivo Hdl minori di 130 mg/dL è a rischio, "proprio perché i fattori vanno giudicati nel loro insieme", puntualizza Catapano. E ancora: livelli minori di istruzione si associano a un rischio maggiore per cuore e arterie, "sia perché i meno istruiti sono anche meno informati sugli stili di vita più sani - spiega lo scienziato - sia per l'impatto della cosiddetta 'social deprivation', cioè la maggiore difficoltà di accesso alle strutture sociali". Nel dettaglio, chi non ha alcuna istruzione ha un rischio maggiore del 40% rispetto ai laureati; chi si è fermato alla licenza elementare ha un pericolo del 20% superiore a chi è arrivato alla licenza media, che a sua volta rischia il 30% in più dei diplomati, che rischiano il 9% in più dei laureati. Gli anziani si confermano i più 'fragili' (i 40-49enni hanno un rischio del 70% inferiore ai 70-79enni), come pure chi è 'zavorrato' da chili di troppo. In particolare, mentre tra i normopeso gli uomini rischiano il 40% in più delle donne, tra i sovrappeso e gli obesi le femmine rischiano rispettivamente il 20% e il 58% in più dei maschi. Infine, lo sport: chi non fa alcuna attività fisica extra-lavoro ha un rischio cardiovascolare del 30% maggiore di chi si allena con costanza. E le donne, che "secondo le statistiche in Italia fanno attività fisica in pochissimi casi", rischiano il 9% in più dei 'colleghi' maschi.

Online la banca dati relativa ai permessi fruiti dai pubblici dipendenti in base alla l. n. 104 del 1992 per le persone con disabilità.

Online la banca dati relativa ai permessi fruiti dai pubblici dipendenti in base alla l. n. 104 del 1992 per le persone con disabilità. La nuova banca dati consentirà alle amministrazioni pubbliche di inviare al Dipartimento della Funzione Pubblica i dati sui dipendenti  fruitori dei permessi consentendo  il monitoraggio ed il controllo sul legittimo utilizzo dei permessi accordati ai pubblici dipendenti che ne fruiscono in quanto persone disabili o per assistere altra persona con disabilità. Le informazioni che saranno raccolte nella banca dati saranno utilizzate in forma anonima anche per elaborazioni e pubblicazioni statistiche. Con la circolare n.2/2011 del 10 marzo il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, On. Renato Brunetta, illustra alle amministrazioni  le modalità di  trasmissione dei dati relativi ai permessi fruiti dai dipendenti in base alla l. n. 104 del 1992. La circolare fa seguito alla precedente n. 13 del 2010, con la quale il Ministero aveva provveduto a diramare indicazioni e chiarimenti sulla nuova disciplina in materia di permessi per assistere persone con disabilità introdotta dalla l. n. 183 del 2010 (c.d. "collegato lavoro"). La comunicazione dei dati dovrà avvenire entro il 31 marzo di ciascun anno da parte di tutte le pubbliche amministrazioni all'indirizzo web www.magellanopa.it/permessi104




sabato 26 marzo 2011

Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie Speciale - Concorsi n. 24 del 25-3-2011

COMANDO GENERALE DELL'ARMA DEI CARABINIERI CONCORSO (scad. 26 aprile 2011) Concorso, per esami e titoli, per il reclutamento di 1548 allievi carabinieri effettivi, riservato, ai sensi dell'articolo 2199 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, ai volontari delle Forze armate in ferma prefissata di un anno o quadriennale ovvero in rafferma annuale, in servizio o in congedo. (GU n. 24 del 25-3-2011 )




REFERENDUM:DI PIETRO, ARIA E ACQUA NON SI PRIVATIZZANO..GESU' NON DICEVA 'FATELA PAGARE AD ASSETATI'... SIA PUBBLICA, NO PRIVATIZZAZIONE. IN PIAZZA ANCHE CONTRO NUCLEARE..





REFERENDUM:DI PIETRO, ARIA E ACQUA NON SI PRIVATIZZANO

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - '''Dar da bere agli assetati' ha
detto Gesu' Cristo. Non ha mica aggiunto 'soltanto se hanno i
soldi per pagarsela'. Non e' stato Marx a insegnarci che l'acqua
e' il primo bene comune e che farla diventare una fonte di
profitto e' una bestemmia. E' il Vangelo che ce lo ha insegnato.
E per chi non e' ne' marxista, ne' credente, basta il semplice
buon senso. Due elementi naturali che appartengono a tutti e che
non si possono mai trasformare in proprieta' privata di
qualcuno: l'aria e l'acqua. Perche' l'aria e l'acqua sono la
vita e la vita non puo' essere venduta a qualche imprenditore
privato''. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia
dei Valori, Antonio Di Pietro.
''I furboni - prosegue - che pensano di arricchirsi o di fare
arricchire qualche cliente con la privatizzazione dell'acqua
dicono che nessuno mette in discussione il fatto che l'acqua sia
un bene pubblico. E' solo la gestione che diventera' privata.
Bella presa per i fondelli! Sai che me ne faccio dell'acqua
pubblica se, quando apro i rubinetti, non scende niente perche'
non ho pagato la bolletta ai privati che si occupano della
gestione''.
''Queste - aggiunge - sono le solite bugie. La verita' e' che
vogliono fare diventare l'acqua un bene privato con cui qualcuno
si arricchira' e qualcun altro dovra' sudare per comprarsi
quello che e' sempre stato un diritto inalienabile di tutti i
cittadini e di tutte le persone al mondo. Oggi pomeriggio -
scrive ancora - l'Italia dei Valori sara' a Roma a manifestare
per il si' ai due referendum che vogliono impedire di
privatizzare l'acqua e a quello che vuole difendere l'aria
dall'inquinamento nucleare. Noi dell'Italia dei valori abbiamo
raccolto le firme per quest'ultimo, il Forum dei movimenti per
l'acqua pubblica per i primi due, ma la battaglia e' la stessa.
Perche' gratta gratta anche dietro alla decisione assurda di
riportare il nucleare in Italia ci sono soldi. Tanti, tantissimi
soldi''.(ANSA).

COM-IRA
26-MAR-11 12:20 NNNN
ACQUA. DI PIETRO: GESU' NON DICEVA 'FATELA PAGARE AD ASSETATI'...
SIA PUBBLICA, NO PRIVATIZZAZIONE. IN PIAZZA ANCHE CONTRO NUCLEARE

(DIRE) Roma, 26 mar. - "'Dar da bere agli assetati', ha detto
Gesu' Cristo. Non ha mica aggiunto 'soltanto se hanno i soldi per
pagarsela'. Non e' stato Marx a insegnarci che l'acqua e' il
primo bene comune e che farla diventare una fonte di profitto e'
una bestemmia. E' il Vangelo che ce lo ha insegnato. E per chi
non e' ne' marxista, ne' credente, basta il semplice buon senso.
Due elementi naturali che appartengono a tutti e che non si
possono mai trasformare in proprieta' privata di qualcuno: l'aria
e l'acqua. Perche' l'aria e l'acqua sono la vita e la vita non
puo' essere venduta a qualche imprenditore privato". E' quanto
scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di
Pietro.
"I furboni che pensano di arricchirsi o di fare arricchire
qualche cliente con la privatizzazione dell'acqua- continua Di
Pietro- dicono che nessuno mette in discussione il fatto che
l'acqua sia un bene pubblico. E' solo la gestione che diventera'
privata. Bella presa per i fondelli. Sai che me ne faccio
dell'acqua pubblica se, quando apro i rubinetti, non scende
niente perche' non ho pagato la bolletta ai privati che si
occupano della gestione".
Queste sono le solite bugie. La verita' e' che vogliono fare
diventare l'acqua un bene privato con cui qualcuno si arricchira'
e qualcun altro dovra' sudare per comprarsi quello che e' sempre
stato un diritto inalienabile di tutti i cittadini e di tutte le
persone al mondo. (SEGUE)

(Com/Ran/Dire)
12:24 26-03-11

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ACQUA. DI PIETRO: GESU' NON DICEVA 'FATELA PAGARE AD ASSETATI'... -2-


(DIRE) Roma, 26 mar. - Oggi pomeriggio l'Italia dei Valori sara'
a Roma a manifestare per il 'si'' ai due referendum "che vogliono
impedire di privatizzare l'acqua e a quello che vuole difendere
l'aria dall'inquinamento nucleare", scrive sul suo blog il leader
dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
"Noi dell'Italia dei valori abbiamo raccolto le firme per
quest'ultimo, il Forum dei movimenti per l'acqua pubblica per i
primi due, ma la battaglia e' la stessa- conclude Di Pietro-
perche' gratta gratta anche dietro alla decisione assurda di
riportare il nucleare in Italia ci sono soldi. Tanti, tantissimi
soldi.

(Com/Ran/Dire)
12:24 26-03-11

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NUCLEARE. DI PIETRO: E' PERICOLOSO, COSTA TANTO E RENDE POCO
RIAPRIRE CENTRALI SCELTA SUICIDA, AFFARE D'ORO PER POCHI PRIVATI.

(DIRE) Roma, 26 mar. - "L'energia nucleare, oltre a essere
pericolosissima, costa tanto e rende poco. Se guardiamo le cose
dal punto di vista del Paese, riaprire le centrali ora che tutti
le stanno chiudendo e lo stesso governo tedesco dice che bisogna
eliminarle al piu' presto e' la scelta piu' suicida che ci sia.
Ma, dal punto di vista dei pochi privati che ci si riempirebbero
le tasche, e' vero il contrario. Per loro sarebbe un affare
d'oro. Pero' solo per loro". E' quanto scrive sul suo blog il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

Oggi pomeriggio l'Italia dei Valori sara' a Roma a manifestare
per il 'si'' ai due referendum "che vogliono impedire di
privatizzare l'acqua e a quello che vuole difendere l'aria
dall'inquinamento nucleare", aggiunge Di Pietro.

(Com/Ran/ Dire)
12:27 26-03-11

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Referendum/ Di Pietro: Aria e acqua sono vita,non si privatizzano
Idv in piazza anche contro il nucleare

Roma, 26 mar. (TMNews) - L'aria e l'acqua sono "due elementi
naturali che appartengono a tutti e che non si possono mai
trasformare in proprietà privata di qualcuno". "Perché l`aria e
l`acqua sono la vita e la vita non può essere venduta a qualche
imprenditore privato". E` quanto ha scritto sul suo blog il
leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che oggi sarà
in piazza a Roma proprio per rilanciare i referendum contro
l'acqua privata e il nucleare.

"I furboni che pensano di arricchirsi o di fare arricchire
qualche cliente con la privatizzazione dell`acqua - ha continuato
Di Pietro - dicono che nessuno mette in discussione il fatto che
l`acqua sia un bene pubblico. E` solo la gestione che diventerà
privata. Bella presa per i fondelli! Sai che me ne faccio
dell`acqua pubblica se, quando apro i rubinetti, non scende
niente perché non ho pagato la bolletta ai privati che si
occupano della gestione. Queste sono le solite bugie. La verità è
che vogliono fare diventare l`acqua un bene privato con cui
qualcuno si arricchirà e qualcun altro dovrà sudare per comprarsi
quello che è sempre stato un diritto inalienabile di tutti i
cittadini e di tutte le persone al mondo".

Oggi pomeriggio l'Italia dei Valori sarà a Roma a manifestare
"per il sì ai due referendum che vogliono impedire di
privatizzare l`acqua e a quello che vuole difendere l`aria
dall`inquinamento nucleare. Noi dell`Italia dei valori abbiamo
raccolto le firme per quest`ultimo, il Forum dei movimenti per
l`acqua pubblica per i primi due, ma la battaglia è la stessa.
Perché gratta gratta anche dietro alla decisione assurda di
riportare il nucleare in Italia ci sono soldi. Tanti, tantissimi
soldi", ha sottolineato ancora Di Pietro.

"L`energia nucleare, oltre a essere pericolosissima, costa tanto
- ha aggiunto - e rende poco. Se guardiamo le cose dal punto di
vista del Paese, riaprire le centrali ora che tutti le stanno
chiudendo e lo stesso governo tedesco dice che bisogna eliminarle
al più presto è la scelta più suicida che ci sia. Ma, dal punto
di vista dei pochi privati che ci si riempirebbero le tasche, è
vero il contrario. Per loro sarebbe un affare d`oro. Però solo
per loro", ha concluso Di Pietro.

Red/Arc

261229 mar 11
NUCLEARE. DI PIETRO: E' PERICOLOSO, COSTA TANTO E RENDE POCO
RIAPRIRE CENTRALI SCELTA SUICIDA, AFFARE D'ORO PER POCHI PRIVATI.

(DIRE) Roma, 26 mar. - "L'energia nucleare, oltre a essere
pericolosissima, costa tanto e rende poco. Se guardiamo le cose
dal punto di vista del Paese, riaprire le centrali ora che tutti
le stanno chiudendo e lo stesso governo tedesco dice che bisogna
eliminarle al piu' presto e' la scelta piu' suicida che ci sia.
Ma, dal punto di vista dei pochi privati che ci si riempirebbero
le tasche, e' vero il contrario. Per loro sarebbe un affare
d'oro. Pero' solo per loro". E' quanto scrive sul suo blog il
leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
Oggi pomeriggio l'Italia dei Valori sara' a Roma a manifestare
per il 'si'' ai due referendum "che vogliono impedire di
privatizzare l'acqua e a quello che vuole difendere l'aria
dall'inquinamento nucleare", aggiunge Di Pietro.

(Com/Ran/ Dire)
12:46 26-03-11