>>>ANSA/ Franchi tiratori all'opera,niente arresti per Sozzani
ZCZC8616/SXA XPP24067_SXA_QBXB R POL S0A QBXB >>>ANSA/ Franchi tiratori all'opera,niente arresti per Sozzani Da Camera no a procedere contro esponente Fi, l'ira di Di Maio (di Francesco Bongarra') (ANSA) - ROMA, 18 SET - Colpo di scena alla Camera. Al primo voto "pesante" dalla nascita del governo M5S-Pd-Leu, a sorpresa e a voto segreto, l'Aula di Montecitorio nega gli arresti domiciliari per l'azzurro Diego Sozzani. Il voto sovverte diametralmente quello della Giunta per le Autorizzazioni che, lo scorso 31 luglio, aveva deciso, con il Pd e M5s favorevoli, di concedere la misura cautelare nei confronti del deputato forzista, chiesta nell'ambito di un procedimento per finanziamento illecito relativo ad una fattura di diecimila euro. Si staglia l'ombra dei franchi tiratori nella maggioranza. E si scatena l'ira di Luigi Di Maio, che reclama l'abolizione dell'istituto del voto segreto perche' "ognuno deve assumersi le sue responsabilita'". Quando il presidente Roberto Fico comunica il risultato della votazione (235 per la misura cautelare, 309 contro ed un astenuto), nell'Emiciclo esplode la gioia dei deputati di Forza Italia e Lega, mentre la rabbia di quelli M5S fa pendant con l'immobilita' dei parlamentari Dem. Mentre in Transatlantico Sozzani, che decide di non parlare con i cronisti, esulta tra i colleghi che lo abbracciano (non aveva partecipato alla votazione "per non influenzare nessuno", dichiarandosi "devastato psicologicamente" dalla vicenda), subito parte la 'caccia' ai 74 che, schermandosi dietro il voto segreto, hanno fatto la differenza. Secondo la 'vulgata' dominante, a votare contro l'arresto con l'opposizione sarebbero stati i deputati renziani di Italia Viva, che sarebbero 26, ma non solo: scorrendo i tabulati della votazione si ritiene che i franchi tiratori del Pd sarebbero stati in realta' ben 46. Del resto, fra i dem in mattinata non era mancato chi manifestava perplessita' sull'arresto di Sozzani. E quando il forzista, lasciando l'Aula prima del voto, si era proclamato innocente ribadendo di volersi confrontare con la Giustizia "da uomo libero", qualche deputato del Pd, pur se timidamente, e' stato visto associarsi all'applauso dell'opposizione. Dopo il voto, mentre qualcuno tra i M5S prova invano a protestare, i capigruppo dei pentastellati e dei Dem Francesco D'Uva e Graziano Delrio si appartano a lungo per parlare. Poco dopo, pero', D'Uva si affretta a puntualizzare: "Dire che al primo voto la maggioranza non ha tenuto sarebbe sbagliato: in questa votazione non entrava il governo". Anche se Manlio Di Stefano va giu' duro: "Il centrodestra ritrova l'unita' con il voto comune di Fi, Lega e FdI (e parte del PD) sul salvataggio di Sozzani. Sul negarsi alla giustizia sono sempre coesi". E i deputati M5S rivendicano la loro coerenza, sottolineando: "Approfittare del voto segreto non e' bello, non si fa cosi'". Per il Pd Delrio assicura non si e' trattato di un voto sul governo ed e' chiaro che i deputati "hanno votato secondo coscienza". Ma Luigi Di Maio va all'attacco: "Chi ha votato contro l'arresto Di Sozzani dovrebbe risponderne davanti all'opinione pubblica. Il voto segreto va abolito. Ognuno deve assumersi le sue responsabilita'", sbotta, pur ribadendo che quel voto non ha impatti sul governo. FLB 18-SET-19 19:26 NNNN
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 19.06.29
= IL PUNTO = 49 franchi tiratori su Sozzani. M5s-Pd, no voto su governo =
(AGI) - Roma, 18 set. - Prima votazione alla Camera dopo la nascita del governo giallorosso e subito nasce un caso franchi tiratori, in tutto almeno 49. Ma M5s e Pd si affrettano ad assicurare che il voto non ha nulla a che fare con la tenuta della maggioranza e, quindi, non avra' alcuna ripercussione sull'alleanza. "Oggi il Parlamento non decideva su un provvedimento governativo o su una decisione assunta collegialmente dall'esecutivo. Oggi decideva su un'indagine specifica, in merito a un singolo parlamentare di Forza Italia e alle sue azioni, individuali, e presumibilmente illecite. Qualcuno dice che il voto odierno 'e' tema di Governo', io rispondo 'e' tema di valori'", scandisce Luigi Di Maio. Tra le fila pentastellate, pero', c'e' chi punta il dito contro i renziani, ancora ufficialmente parte integrante del gruppo Pd, ma da ieri pronti a dar vita al gruppo autonomo Italia viva, la neoformazione politica di Matteo Renzi. Dubbi su come hanno realmente votato i renziani si insinuano anche tra gli ormai ex colleghi di gruppo: diversi deputati dem, sotto anonimato, ritengono infatti che i circa 20 parlamentari del futuro gruppo Italia viva si siano espressi contro la richiesta degli arresti domiciliari nei confronti di Diego Sozzani, esponente di Forza Italia coinvolto nell'inchiesta milanese 'Mensa dei poveri', con l'accusa di finanziamento illecito ai partiti. Per gli azzurri non vi e' dubbio. Anche tra i 5 stelle c'e' chi ha votato contro in difformita' dal gruppo. Scorrendo i tabulati della votazione, risultano 'mancanti' ai si' annunciati da Pd e M5s almeno 49 voti, presumendo pero' che tutto il centrodestra compatto abbia votato contro i domiciliari e che anche i 14 deputati di Leu si siano espressi contro gli arresti nei confronti di Sozzani (il capogruppo ha lasciato liberta' di voto). I voti favorevoli sono stati 235, Pd e M5s contano 327 deputati. Si devono tuttavia escludere le assenze per missione, quindi 'giustificate': 13 M5s e 7 Pd. I deputati che non hanno partecipato al voto, quindi assenti 'non giustificati' sono 13 tra i pentastellati e 10 tra i dem. Dunque, tirando le somme, ai 92 voti che mancano ai numeri di M5s-Pd (327) vanno tolti i 20 deputati in missione, i 23 assenti 'non giustificati'. Il che fa 49 voti che non 'tornano' all'appello. (AGI) Ser (Segue) 181905 SET 19 NNNN
MERCOLEDÌ 18 SETTEMBRE 2019 19.06.17
= IL PUNTO = 49 franchi tiratori su Sozzani. M5s-Pd, no voto su governo (2)=
(AGI) - Roma, 18 set. - Tutto ha inizio a luglio scorso, quando la Giunta per le autorizzazioni della Camera deve esprimersi sulla richiesta all'autorizzazione della misura cautelare degli arresti domiciliari contro Sozzani. Pd e M5s votano a favore. Oggi toccava all'Aula di Montecitorio esprimersi sul caso e M5s e Pd, in dichiarazione di voto, confermano il si' all'arresto. Il voto si svolge a scrutinio segreto e i franchi tiratori entrano in azione: i voti a favore dei domiciliari si fermano a quota 235, i contrari sono 309. La Camera 'salva' Sozzani, che poco prima era intervenuto rivendicando la propria innocenza: "Vi chiedo di potermi difendere e confrontare con i magistrati, di cui ho piena fiducia, da cittadino libero". E scoppia la bagarre: l'esito del voto viene accolto da un lungo e fragoroso applauso del centrodestra. E' a quel punto che il pentastellato Davide Zanichelli prende la parola per contestare il no della Camera ai domiciliari, esprimendo "disappunto" e stigmatizzando il ricorso al voto segreto. Parole che fanno insorgere non solo il centrodestra, ma anche diversi deputati della parte sinistra dell'emiciclo. E' il presidente Roberto Fico a riportare l'ordine, togliendo la parola al 5 stelle in quanto "non e' consentito commentare ile votazioni". Il clima, seppur a fatica, torna sereno, ma e' in Transatlantico che si da' libero sfogo alle congetture e ai sospetti. Di certo c'e' che a M5s e Pd sono mancati circa 90 voti, ma tolte le missioni e i non partecipanti al voto sono 49 i si' spariti nel nulla. Leu ha lasciato liberta' di voto ai suoi 14 deputati e tra i capannelli si da' per scontato che abbiano votato contro i domiciliari. Ma e' in particolare su Pd e M5s che si concentrano le supposizioni: "Sono almeno 15 i 5 stelle che hanno votato contro in difformita' dal gruppo", sostengono alcuni esponenti di Forza Italia. I quali sono convinti anche che tra i franchi tiratori vi siano i 20 deputati renziani di Italia viva. E' verso di loro che puntano il dito anche alcuni deputati Pd: "Tra i voti contrari ci sono sicuramente i renziani". (AGI) Ser (Segue) 181905 SET 19 NNNN