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lunedì 2 giugno 2025
- ++ Mosca, 'per cessate fuoco smobilitazione truppe di Kiev' ++
++ Mosca, 'per cessate fuoco smobilitazione truppe di Kiev' ++ (ANSA) - MOSCA, 02 GIU - Nel memorandum consegnato oggi ai negoziatori di Kiev, la Russia pone come condizione per un cessate il fuoco la revoca della legge marziale in Ucraina e la smobilitazione delle truppe. Lo scrive l'agenzia Tass. Tra le altre "opzioni" proposte da Mosca vi è l'inizio del ritiro delle truppe ucraine dalle regioni parzialmente occupate dalle truppe russe. (ANSA).
Colonnello Kvachkov L' "Intermediario" nelle trattative, Trump ha interpretato molto bene il ruolo del bravo intermediario. Mentre si creava l’illusione per gli strateghi più intelligenti che gli Stati Uniti potessero ritirarsi dal conflitto, in realtà si stava preparando un’operazione per distruggere l’aviazione strategica della Federazione Russa.
- Russia: rassegna stampa dei principali articoli
Russia: rassegna stampa dei principali articoli (ANSA) - MOSCA, 02 GIU - KOMMERSANT: "La soluzione ucraina passa per il Bosforo". Le delegazioni di Russia e Ucraina oggi avvieranno un nuovo round di colloqui di pace a Istanbul, presentando per la prima volta le loro proposte per un accordo. Dopo il primo round del 16 maggio, le relazioni tra Mosca e Kiev hanno continuato a scaldarsi: l'Ucraina ha attaccato il territorio russo con droni mentre la Russia ha risposto con attacchi con missili e droni che hanno causato il malcontento di Donald Trump. E proprio alla vigilia dell'incontro a Istanbul, l'Ucraina ha condotto un attacco senza precedenti con droni agli aeroporti militari russi. Ciò non ha contribuito a creare un'atmosfera favorevole per i negoziati, ma Mosca non ha rinunciato alla sua disponibilità a passare alla discussione dell'armistizio e di tutti gli aspetti della crisi ucraina. Allo stesso tempo, il capo della commissione per la legislazione costituzionale e la costruzione dello Stato del Consiglio della federazione (il Senato russo), Andrei Klishas, ha scritto sul suo canale Telegram che "la risposta delle forze armate russe a tutti gli attacchi di domenica dovrebbe avere luogo e ci sarà". NEZAVISIMAIA GAZETA: "Dopo il crollo dei ponti è avvenuto un grande attacco di droni". Sullo sfondo degli attacchi ucraini al territorio russo, Mosca continua a mantenere l'iniziativa al fronte. Negli ultimi giorni le forze di Mosca hanno conquistato i villaggi di Alekseevka e Vodolaghi nella regione di Sumy, e l'insediamento di Novopol, nella regione di Donetsk. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Sumy, Oleg Grigorov, ha detto ai media che nella regione è stata avviata l'evacuazione di 11 villaggi. Secondo Grigorov, sono finora 213 gli insediamenti della regione di Sumy dove è stata annunciata l'evacuazione. In precedenza, il funzionario aveva riferito che oltre il 60% dei residenti è stato evacuato dalle aree di confine della regione. Allo stesso tempo Il comandante in capo delle forze armate dell'Ucraina, Alexander Syrsky, ha ammesso che la Russia ha ora concentrato i suoi sforzi principali "nelle direzioni di Pokrovsk, Toretsk e Liman, nonché lungo le aree di confine con la Russia nella regione di Sumy", e ha aggiunto che l'esercito russo ha intensificato in modo significativo le manovre offensive nella regione di Zaporozhia. Contemporaneamente, il comandante delle forze di terra ucraine Mikhail Drapaty ha annunciato le dimissioni dopo un attacco russo ad un'unità di addestramento delle forze armate ucraine a seguito della quale sono morti 12 militari. IZVESTIA: "Condizioni del contatto: con cosa le delegazioni sono giunte alle trattative a Istanbul". Le trattative di oggi dovrebbero segnare un tentativo di tornare a discutere i termini di un cessate il fuoco. Allo stesso tempo, il processo negoziale si sta sviluppando sullo sfondo delle ennesime "provocazioni" della parte ucraina. Il primo vice capo della commissione internazionale del Consiglio della Federazione (il Senato russo), Vladimir Zhabarov, in un commento alla testata ha espresso dubbi sulla disponibilità della parte ucraina a un dialogo costruttivo. "C'è il sospetto che Kiev possa cercare di interrompere i negoziati o presentare condizioni ovviamente inaccettabili. Ma penso che il dialogo continuerà, perché l'Occidente sta spingendo l'Ucraina a negoziare, e noi siamo pronti a negoziare. Il fatto è che, se non vengono prese misure per fermare il sostegno militare dell'Ucraina da parte dell'Occidente, ciò potrebbe continuare a lungo", ha detto Zhabarov. (ANSA).
Russia pronta a fare causa all’Ucraina e a Paesi occidentali presso la Corte ONU — Ministero degli Esteri
Russia pronta a fare causa all'Ucraina e a Paesi occidentali presso la Corte ONU — Ministero degli Esteri La Russia ha annunciato l'intenzione di presentare cause legali presso la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite contro l'Ucraina e diversi Paesi occidentali. L'obiettivo è denunciare presunte discriminazioni contro cittadini russi e russofoni, atti di terrorismo, e altre violazioni del diritto internazionale. A darne notizia è stato Konstantin Kosorukov, capo dell'unità per la giustizia internazionale e le controversie interstatali del Ministero degli Esteri russo, durante un intervento al Forum Legale Internazionale di San Pietroburgo. "A breve ci saranno le nostre cause presso la Corte Internazionale di Giustizia delle Nazioni Unite contro diversi Paesi. Prima di tutto, ovviamente, l'Ucraina. Per la grave violazione dei diritti della popolazione russa e russofona, la riabilitazione del nazismo e le attività terroristiche contro cittadini pacifici sul territorio del nostro Paese," ha dichiarato Kosorukov. Cause contro i Paesi baltici e il sabotaggio del Nord Stream Il diplomatico ha affermato che Mosca sta preparando anche denunce contro Lettonia, Lituania ed Estonia, accusati di discriminazione sistemica contro i russofoni. Tra le contestazioni: lo status di "non cittadini", la soppressione dell'istruzione in lingua russa e la "cancellazione dell'identità culturale russa". Ha poi menzionato la mancata collaborazione dell'Europa nelle indagini sull'esplosione dei gasdotti Nord Stream, definendola "una violazione delle convenzioni antiterrorismo dell'ONU". Attacco a Canada e accuse all'Occidente Kosorukov ha puntato il dito anche contro il Canada, accusandolo di essere un "rifugio per criminali nazisti, inclusi quelli coinvolti nell'Olocausto". Secondo il funzionario, l'Occidente avrebbe scatenato negli ultimi anni una vera e propria "guerra legale" contro Mosca: "Si tratta di una nuova e seria sfida che il nostro Paese si trova ad affrontare sulla scena internazionale. È chiaro che si punta non solo a decisioni legali, ma alla delegittimazione della Russia stessa," ha detto. Kosorukov ha definito questa dinamica come parte della "guerra ibrida globale" e della sua "dimensione cognitiva", affermando che l'intento finale dell'Occidente sarebbe quello di presentare la Russia come un nemico con cui è impossibile dialogare. Mosca, ha concluso, intende dimostrare che non è "un trasgressore abituale del diritto internazionale", come invece verrebbe rappresentata nella propaganda occidentale. 2025-05-19 18:17:02 4352879 EST Diritto & Giustizia,Politica Estera https://agenparl.eu/2025/05/19/russia-pronta-a-fare-causa-allucraina-e-a-paesi-occidentali-presso-la-corte-onu-ministero-degli-esteri/
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