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giovedì 26 agosto 2010

Ecco cosa pensa il Ministro economico circa la tutela della salute nei posti di lavoro (sbagliando peraltro anche la Legge)

Ecco cosa pensa il Ministro economico circa la tutela della salute nei posti di lavoro (sbagliando peraltro anche la Legge)

 

TREMONTI, L.626 UN LUSSO CHE NON POSSIAMO PERMETTERCI ++POL S42 S0A QBXB ++ TREMONTI, L.626 UN LUSSO CHE NON POSSIAMO PERMETTERCI ++ IL MINISTRO AL BERGHEM FEST, RINUNCIARE A TANTE REGOLE INUTILI (ANSA) - ALZANO LOMBARDO (BERGAMO), 25 AGO - «Dobbiamo rinunciare ad una quantità di regole inutili, siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato, dobbiamo cambiare». Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo al Berghem fest sottolineando subito dopo che «robe come la 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro, ndr.) sono un lusso che non possiamo permetterci. Sono l'Unione europea e l'Italia che si devono adeguare al mondo». (ANSA). PEG-PDA 25-AGO-10 23:28 NNN FINE DISPACCIO

P.S. Un Ministro della Repubblica che non sa che la L.626 è stata sostituita dalla L.81, il che la dice lunga su quanto siano attenti alle situazioni che interessano tutti i lavoratori!


5 commenti:

Blog Lpd ha detto...

LAVORO: LEGGE 626 ABROGATA, ORA TESTO UNICO SICUREZZA/SCHEDA
IN VIGORE E' DLGS 81 DEL 2008
(ANSA) - ROMA, 26 AGO - La legge 626 per la sicurezza sui
luoghi di lavoro citata ieri dal ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti, e' in realta' stata abrogata e, in buona parte, e'
confluita nel nuovo testo unico sulla sicurezza, il decreto
legislativo 9 aprile 2008, numero 81. Il Dlgs e' stato inoltre
successivamente integrato da un nuovo Dlgs (il numero 106 del 3
agosto 2009) che contiene - recita il titolo - ''Disposizioni
integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro''. Le nuove norme sono entrate in vigore il 20
agosto 2009. Ma non saranno le ultime: la materia e' infatti
estremamente complessa e molti sono i tentativi di modificarla.
Ad esempio, con l'ultima manovra economica, e' stato introdotto
il principio che il rischio da 'stress lavoro-correlato' non
viene riconosciuto ai dipendenti pubblici.
Il Testo Unico comunque si applica a tutti coloro che hanno
una partita iva, e il titolare (o amministratore) ha un'altra
persona (oltre lui) che svolge, anche una tantum o
occasionalmente, anche gratis, un qualunque tipo di lavoro per
conto di quella partita iva. Con questa definizione si possono
includere tutte le situazioni in cui i titolari sono 2 o piu'.
La 'ratio' del nuovo testo unico ora in vigore e' di riunire
ed armonizzare le varie norme contenute in numerose normative
(in tutto una decina) in materia di sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro. Il tutto nel tentativo di attualizzare le
norme alle novita' intervenute nel sistema dell'organizzazione
del lavoro.
Il nuovo testo e' composto da 306 articoli suddivisi in
titoli: si va dall'individuazione dei soggetti responsabili per
la sicurezza sui luoghi di lavoro fino alle misure per
l'individuazione dei potenziali rischi ed alla loro gestione.
Vengono inoltre individuate le sanzioni in caso di inadempienza.
Al decreto sono stati aggiunti altri 51 allegati tecnici che
riportano in modo sistematico e coordinato le prescrizioni
tecniche di quasi tutte le norme piu' importanti emanate in
Italia dal dopoguerra ad oggi. Ma il decreto non ha una
particolare 'forza': la materia della sicurezza e' infatti una
competenza esclusiva delle regioni. Cosi', nel caso in cui una
regione legiferi in modo diverso al decreto legislativo le norme
di quest'ultimo verrebbe a decadere.
Molte le novita' introdotte con il decreto correttivo e molti
anche i 'rimandi' a nuovi provvedimenti che dovrebbero essere
emanati entro fine anno dal ministero del lavoro, come la
disciplina specifica per alcune particolari categorie (ad
esempio le cooperative sociali, le organizzazioni di
volontariato della protezione civile compresi i volontari della
Croce Rossa Italiana e del Corpo Nazionale soccorso alpino e
speleologico, e i volontari dei vigili del fuoco). Novita'
vengono introdotte anche per quanto riguarda il lavoro nero. Si
prevedono, ad esempio, provvedimenti di sospensione in relazione
alla parte dell'attivita' imprenditoriale interessata dalle
violazioni quando si riscontra l'impiego di personale non
risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o
superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di
lavoro. Si aggiornano inoltre le sanzioni a carico delle figure
responsabili della sicurezza sul luogo di lavoro.(ANSA).

CN -
26-AGO-10 15:48 NNNN
LAVORO: LEGGE 626 ABROGATA, ORA TESTO UNICO

Blog Lpd ha detto...

LAVORO: LEGGE 626 ABROGATA, ORA TESTO UNICO SICUREZZA/SCHEDA
IN VIGORE E' DLGS 81 DEL 2008
(ANSA) - ROMA, 26 AGO - La legge 626 per la sicurezza sui
luoghi di lavoro citata ieri dal ministro dell'Economia, Giulio
Tremonti, e' in realta' stata abrogata e, in buona parte, e'
confluita nel nuovo testo unico sulla sicurezza, il decreto
legislativo 9 aprile 2008, numero 81. Il Dlgs e' stato inoltre
successivamente integrato da un nuovo Dlgs (il numero 106 del 3
agosto 2009) che contiene - recita il titolo - ''Disposizioni
integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008,
n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro''. Le nuove norme sono entrate in vigore il 20
agosto 2009. Ma non saranno le ultime: la materia e' infatti
estremamente complessa e molti sono i tentativi di modificarla.
Ad esempio, con l'ultima manovra economica, e' stato introdotto
il principio che il rischio da 'stress lavoro-correlato' non
viene riconosciuto ai dipendenti pubblici.
Il Testo Unico comunque si applica a tutti coloro che hanno
una partita iva, e il titolare (o amministratore) ha un'altra
persona (oltre lui) che svolge, anche una tantum o
occasionalmente, anche gratis, un qualunque tipo di lavoro per
conto di quella partita iva. Con questa definizione si possono
includere tutte le situazioni in cui i titolari sono 2 o piu'.
La 'ratio' del nuovo testo unico ora in vigore e' di riunire
ed armonizzare le varie norme contenute in numerose normative
(in tutto una decina) in materia di sicurezza e salute nei
luoghi di lavoro. Il tutto nel tentativo di attualizzare le
norme alle novita' intervenute nel sistema dell'organizzazione
del lavoro.
Il nuovo testo e' composto da 306 articoli suddivisi in
titoli: si va dall'individuazione dei soggetti responsabili per
la sicurezza sui luoghi di lavoro fino alle misure per
l'individuazione dei potenziali rischi ed alla loro gestione.
Vengono inoltre individuate le sanzioni in caso di inadempienza.
Al decreto sono stati aggiunti altri 51 allegati tecnici che
riportano in modo sistematico e coordinato le prescrizioni
tecniche di quasi tutte le norme piu' importanti emanate in
Italia dal dopoguerra ad oggi. Ma il decreto non ha una
particolare 'forza': la materia della sicurezza e' infatti una
competenza esclusiva delle regioni. Cosi', nel caso in cui una
regione legiferi in modo diverso al decreto legislativo le norme
di quest'ultimo verrebbe a decadere.
Molte le novita' introdotte con il decreto correttivo e molti
anche i 'rimandi' a nuovi provvedimenti che dovrebbero essere
emanati entro fine anno dal ministero del lavoro, come la
disciplina specifica per alcune particolari categorie (ad
esempio le cooperative sociali, le organizzazioni di
volontariato della protezione civile compresi i volontari della
Croce Rossa Italiana e del Corpo Nazionale soccorso alpino e
speleologico, e i volontari dei vigili del fuoco). Novita'
vengono introdotte anche per quanto riguarda il lavoro nero. Si
prevedono, ad esempio, provvedimenti di sospensione in relazione
alla parte dell'attivita' imprenditoriale interessata dalle
violazioni quando si riscontra l'impiego di personale non
risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o
superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di
lavoro. Si aggiornano inoltre le sanzioni a carico delle figure
responsabili della sicurezza sul luogo di lavoro.(ANSA).

Blog Lpd ha detto...

INFORTUNI: FAMMONI (CGIL), AFFERMAZIONI TREMONTI SU SICUREZZA LAVORO INACCETTABILI =
FACCIA SCUSE FORMALI AI TANTI COLPITI DA LAVORO INSICURO

Roma, 26 ago. - (Adnkronos) - ''In un paese dove tutti gli anni
muoiono piu' di mille lavoratori e un milione si infortunano le
dichiarazioni del Ministro Tremonti, secondo il quale 'robe come la
626 sono un lusso che non possiamo permetterci', sono inaccettabili''.
Lo afferma Fulvio Fammoni, segretario confederale Cgil, che aggiunge:
''Non basta una pur doverosa smentita, servono le scuse formali ai
tanti che vengono colpiti da un lavoro insicuro. Ma d'altronde perche'
stupirsi con un governo che non tutela la dignita' dei lavoratori, che
vuole smantellare lo Statuto dei diritti dei lavoratori e abrogare
l'art.41 della Costituzione. Con il lavoro inteso solo ed unicamente
come costo, mai come valore sociale''.

''Non e' certamente di queste politiche -conclude Fammoni- che
abbiamo bisogno, ne' di questo governo''.

(Rem/Zn/Adnkronos)
26-AGO-10 14:25

NNNN

Blog Lpd ha detto...

INFORTUNI: CGIL BAT, MENTRE OPERAIO CERIGNOLA MORIVA TREMONTI SOSTENEVA CHE LEGGE 626 E' UN LUSSO =

Barletta, 26 ago. (Adnkronos) - ''Paradossalmente, mentre nella
nostra provincia si consumava l'ultima tragedia sul lavoro, il
ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, affermava che 'robe come la
626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro ndr) sono un lusso che non
possiamo permetterci'''. Lo evidenzia Luigi Antonucci, segretario
generale Cgil della provincia di Barletta-Andria-Trani che esprime, a
nome di tutto il sindacato, il cordoglio per la morte di Antonio Della
Pietra, di 51 anni, l'operaio originario di Cerignola, morto ieri
pomeriggio nelle campagne di San Ferdinando di Puglia dopo che si era
infilato in un cunicolo di una cisterna di acqua piovana da
impermeabilizzare.

''L'incidente avrebbe potuto avere conseguenze molto piu'
gravi'', aggiunge in riferimento al fatto che altre due persone sono
state salvate in extremis. ''Preferiamo - prosegue Antonucci - non
commentare questa affermazione del Ministro della Repubblica. Noi
della Cgil vogliamo, invece, focalizzare l'attenzione sul fatto che
continua ad allungarsi la scia di sangue che tinge di rosso il mondo
del lavoro nella nostra provincia. Non possiamo, pero', parlare sempre
di tragica fatalita'''.

''Siamo convinti - conclude il sindacalista - che fatti come
quello accaduto ieri a San Ferdinando di Puglia siano destinati a
ripetersi tristemente se non si interviene sull'adeguamento delle
aziende alle leggi in materia di sicurezza e se non si punta sulla
formazione delle lavoratrici e dei lavoratori''.

(Pas/Col/Adnkronos)
26-AGO-10 12:41

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Blog Lpd ha detto...

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