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lunedì 4 ottobre 2010

ACQUA: SOTTO ESAME DLGS SU QUALITA'IDRICA, NUOVI STANDARD

(NEWSLETTER AMBIENTE)
(ANSA) - ROMA, 4 OTT - E' all'esame del Senato lo schema
di Dlgs del Governo (n. 252) sui nuovi standard di qualita'
(Sqa) e le nuove specifiche tecniche in materia di qualita'
delle acque. Lo schema e' stato predisposto ai sensi della
Comunitaria 2009 e, in particolare, dell'allegato B, con lo
scopo di attuare nel nostro ordinamento due direttive
comunitarie: la direttiva 2008/105/CE relativa a standard di
qualita' ambientale nel settore della politica delle acque e la
direttiva 2009/90/CE sull'analisi chimica ed il monitoraggio
dello stato delle acque.
La prima e' finalizzata al raggiungimento di uno stato chimico
buono delle acque superficiali istituendo standard di qualita'
per gli inquinanti o gruppi di inquinanti che presentano un
rischio significativo per l'ambiente acquatico, identificandone
in allegato trentatre alcune delle quali indicate come
pericolose (ad esempio, di cadmio, mercurio e degli idrocarburi
policiclici aromatici). Spetta agli Stati membri applicare gli
standard di qualita' in base al monitoraggio dello stato delle
acque effettuato e adottare misure per impedire aumenti
significativi delle concentrazioni.
In base alle informazioni raccolte o ad altri dati
disponibili, gli Stati dovranno poi istituire un inventario
delle emissioni, degli scarichi, delle perdite di sostanze
prioritarie e degli inquinanti indicati dalla direttiva per
ciascun bacino idrografico o parte di esso all'interno del loro
territorio.
La direttiva 2009/90/CE invece stabilisce le specifiche
tecniche per le analisi chimiche e il monitoraggio delle acque
superficiali e sotterranee, prevedendo che i metodi di analisi
utilizzati per i programmi di monitoraggio chimico, compresi i
metodi di laboratorio, siano convalidati e documentati ai sensi
della norma EN ISO/IEC-17025 o di altre norme equivalenti
internazionalmente accettate.
Lo schema attualmente in esame si compone di tre articoli,
intervenendo e chiarendo la materia regolata dal decreto
legislativo n. 152 del 2006 e, in particolare, quelli relative
alla tutela delle acque dall'inquinamento.
Fornisce alle regioni le indicazioni su come identificare il
buono stato chimico delle acque e prevede la riduzione e l'
eliminazione delle sostanze prioritarie e delle sostanze
pericolose prioritarie entro il 2021. Indica inoltre le
competenze del ministero e dell'Ispra in particolare per il
consolidamento del Sistema Informativo Nazionale per la Tutela
delle Acque Italiane (Sintai). L'articolo 2 abroga alcune
disposizioni regolamentari relative alle modalita' di
informazione sullo stato delle acque e alla fissazione di
standard di qualita' nell'ambiente acquatico per le sostanze
pericolose. L'articolo 3 reca infine la clausola di invarianza
finanziaria. (ANSA).

XLO
04-OTT-10

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