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domenica 21 novembre 2010

ANSA/TUMORI: CERVELLO, SVOLTA PER CURA DA SCOPERTA ITALIANA




ANSA/TUMORI: CERVELLO, SVOLTA PER CURA DA SCOPERTA ITALIANA
(EMBARGO ORE 19)
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - E' il tumore piu' aggressivo del
cervello, ma la sua tattica di morte e' stata appena svelata da
scienziati italiani, cosa che potrebbe cambiare l'infausta sorte
dei pazienti nel giro di pochissimi anni: si tratta del
glioblastoma e il suo trucco fatale e' costruirsi una fitta rete
di vasi sanguigni che lo nutrono, a partire da cellule staminali
del tumore stesso che si trasformano nelle ''cellule
endoteliali'' che rivestono le pareti dei vasi.
La scoperta e' merito dell'equipe di Ruggero De Maria
dell'Istituto Superiore di Sanita' (ISS) di Roma, insieme a
Giulio Maira e Roberto Pallini del dipartimento di
Neurochirurgia dell'Universita' Cattolica di Roma, in
collaborazione con l'Istituto Neurologico C. Besta di Milano.
''Per la prima volta - spiega De Maria all'ANSA - ci siamo
accorti che un tumore, invece di reclutare vasi sanguigni sani
per nutrirsi, si crea da solo la propria rete di vasi usando
cellule staminali tumorali. Sicuramente anche altre neoplasie
molto aggressive come alcuni casi di melanoma e neuroblastoma
adottano lo stesso meccanismo''.
''La scoperta - dichiara Pallini - puo' avere notevoli
implicazioni terapeutiche in quanto l'individuazione di farmaci
in grado di bloccare questo processo potrebbe costituire una
terapia efficace per la cura di questi terribili tumori.
Risultati positivi in tal senso sono gia' stati osservati da noi
in modelli sperimentali di glioblastomi''.
''Sono risultati importanti - afferma Enrico Garaci,
presidente dell'Iss - con potenziali applicazioni cliniche in
tempi rapidi; abbiamo gia' dati che suggeriscono quali possano
essere le molecole piu' valide per bloccare questo processo, in
meno di due anni potremmo passare allo studio clinico e quindi
all'applicazione di queste nuove terapie ai pazienti''.
Il glioblastoma multiforme, il piu' frequente e il piu'
mortale tumore del cervello, colpisce nel mondo 175 mila persone
e causa 125.000 morti ogni anno. In Italia si contano 4 nuovi
casi/100.000 abitanti ogni anno. Nella maggior parte dei casi il
tumore lascia un anno di vita dal momento della diagnosi.
''Recenti ricerche hanno fornito prove che una famiglia di
cellule staminali neurali e' responsabile dello sviluppo di
questo tumore'', spiega Maira della Cattolica.
Pubblicato sulla rivista Nature, ''il nostro studio -
continua Maira - svela che il glioblastoma (e forse altri tumori
altrettanto aggressivi) utilizza queste staminali anche per
costruirsi una propria fittissima rete di nuovi vasi sanguigni
che lo nutre e gli porta aria in modo molto piu' efficiente di
quanto farebbero i vasi sanguigni sani del corpo''.
''Sapevamo che questo tumore e' molto piu' vascolarizzato di
altre neoplasie - afferma De Maria - ora abbiamo capito
perche'''. Il glioblastoma e' cosi' furbo che quando cresce
troppo e ha bisogno di piu' ossigeno e nutrimento costringe le
staminali tumorali a formare nuovi vasi sanguigni. Infatti
''abbiamo visto che dal 20 al 90% - in media il 60,7% - delle
cellule endoteliali hanno lo stesso profilo genetico delle
cellule del tumore, cioe' significa che gran parte di questo
endotelio e' di origine neoplastica''.
La scoperta e' importante e foriera di novita' per i malati:
''questo processo di formazione di vasi aberranti e' sicuramente
comune ad altri tumori aggressivi - spiega De Maria - e noi
abbiamo gia' un'idea di quali potrebbero essere i farmaci
innovativi che potrebbero bloccare il processo e quindi
arrestare il tumore''. (ANSA).

Y27-NAN
21-NOV-10 17:24 NNNN

Apc-Maurizio Aiello: scoprire nodulo a tiroide mi ha sconvolto vita
"Ora non c'è più nessun pericolo, ma è importante prevenzione"

Roma, 21 nov. (Apcom) - "Stavo partecipando come testimonial a
una campagna per la lotta contro i tumori e in quell`occasione ho
fatto dei controlli e ho scoperto di avere un nodulo di quattro
centimetri alla tiroide che mi spostava la trachea". Maurizio
Aiello racconta a Barbara D'Urso, nel corso di 'Domenica Cinque',
l'episodio "che mi ha sconvolto la vita". "Sono un salutista,
faccio sport, non ho mai fatto un intervento chirurgico e, quando
ho scoperto di dovermi operare, mi è caduto il mondo addosso.
Adesso non c`è più nessun pericolo - conclude l'attore - ma ciò
che dico a tutti è di fare prevenzione".

CAW

211751 nov 10

TUMORI: PALLINI(GEMELLI),IN CORSO TEST PER NUOVI FARMACI
(V. ''TUMORI: CERVELLO..'' DELLE 11,45)
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Grazie alla scoperta del meccanismo
alla base dell'aggressivita' del glioblastoma, ''abbiamo gia'
testato in vitro dozzine e dozzine di molecole e in vivo su
animali (modello del tumore) alcune molecole innovative, scelte
perche' potrebbero bloccare la sua capacita' di costruirsi una
rete di vasi sanguigni maligni per nutrirsi''.
E' quanto afferma Roberto Pallini, ricercatore dell'Istituto
di Neurochirurgia dell'Universita' Cattolica di Roma, e
coordinatore dello studio italiano pubblicato su Nature assieme
a Ruggero De Maria dell'ISS.
''La scoperta che le cellule staminali tumorali danno origine
ai vasi sanguigni dei glioblastomi puo' avere notevoli
implicazioni terapeutiche in quanto l'individuazione di farmaci
in grado di bloccare questo processo potrebbe costituire una
terapia efficace per la cura di questi terribili tumori'',
dichiara Pallini. Inoltre, continua, ''spiega perche' i farmaci
contro l'angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) gia'
in uso in America contro il glioblastoma, funzionano solo
temporaneamente nel paziente, dopo di che il tumore ricomincia a
crescere''.
Tutti i tumori da cui sono stati ricavati i campioni di
cellule che hanno permesso l'importante scoperta, frutto di
molti anni di lavoro, spiega Pallini, sono di pazienti operati
al Gemelli dall'equipe del professor Giulio Maira.
Adesso che e' stato svelato il mortale segreto del
glioblastoma, l'obiettivo, conclude Pallini, e' continuare il
lavoro di raccolta di campioni di cellule tumorali: ''vorremmo
riuscire ad avere per ciascun nostro paziente una coltura delle
sue cellule tumorali (conservate nella biobanca dell'ISS) su cui
testare possibili farmaci, in modo da arrivare a terapie sempre
piu' personalizzate''. (ANSA).

Y27
21-NOV-10 16:30 NNNN
TUMORI:CERVELLO;GARACI (ISS), FORSE BATTIBILE IN TEMPI BREVI
(V. ''TUMORI: CERVELLO..'' DELLE 11,45)
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - In meno di due anni potrebbero essere
possibili le prime applicazioni sui malati di nuove terapie
risolutive contro il glioblastoma multiforme, grazie allo studio
italiano che ha svelato un processo chiave che rende questo
tumore del cervello una delle piu' terribili e imbattibili
neoplasie.
E' quanto afferma entusiasta il presidente dell'Istituto
Superiore di Sanita' Enrico Garaci, commentando il lavoro
italiano pubblicato sulla rivista Nature che mostra come fa il
glioblastoma a costruirsi una rete di vasi sanguigni maligni con
cui nutrirsi.
Inoltre lo studio coordinato da Ruggero De Maria dell'ISS e da
Giulio Maira dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma,
dimostra definitivamente, sostiene Garaci, l'esistenza delle
cellule staminali tumorali. ''Allo studio delle alterazioni
delle cellule staminali lavoriamo da anni - continua il
presidente ISS - e questa pubblicazione ci conferma l'esistenza
delle cellule staminali tumorali su cui da tempo la comunita'
scientifica discute''.
Per di piu' ''l'attivita' di queste cellule nel contribuire
direttamente alla vascolarizzazione del tumore rappresenta un
nuovo meccanismo di angiogenesi (formazione di vasi sanguigni) -
spiega Garaci - non necessariamente limitato al glioblastoma ma
che potrebbe funzionare anche in altri cancri aggressivi e che
puo' quindi rappresentare un'importante bersaglio terapeutico
per diversi tipi di tumore''.
''La ricerca, che nel suo complesso e' durata circa quattro
anni - annuncia Garaci - gia' oggi ci permette di pensare ad
applicazioni ai pazienti in tempi rapidi; il prossimo passo e'
capire come bloccare efficacemente la trasformazione delle
cellule staminali in cellule endoteliali aberranti che formano i
vasi sanguigni del glioblastoma. Cercheremo quindi di capire
quali, tra i farmaci innovativi che abbiamo a disposizione,
saranno idonei a bloccare questo processo - conclude Garaci;
abbiamo gi… dei dati che ci suggeriscono quali possano essere le
molecole piu' valide, una volta completati gli studi preclinici,
in meno di due anni credo che potremmo passare allo studio
clinico e quindi all'applicazione di queste nuove terapie ai
pazienti''. (ANSA).

Y27
21-NOV-10 16:27 NNNN
Apc-*Ricerca italiana svela come staminali generino tessuti tumorali
Da analisti in pazienti affetti da glioblastoma multiforme

Roma, 21 nov. (Apcom) - Ricercatori italiani svelano il
meccanismo con cui le cellule staminali generano i tessuti
tumorali: l'analisi del tessuto tumorale dei pazienti affetti da
glioblastoma multiforme, il più maligno dei tumori cerebrali, ha
permesso ai ricercatori italiani, coordinati da Ruggero De Maria,
direttore del dipartimento di ematologia, oncologia e medicina
molecolare dell'Istituto superiore di sanità, di scoprire il
meccanismo con cui agiscono le cellule staminali tumorali.

La ricerca, pubblicata oggi su "Nature", nasce dalla
collaborazione tra l'Iss, l'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Roma, la Fondazione Irccs Carlo Besta di Milano e l'Università
di Palermo. La scoperta è stata effettuata attraverso l'analisi
di tessuti tumorali provenienti da oltre 40 pazienti affetti da
glioblastoma sottoposti a intervento chirurgico dall'equipe di
Giulio Maira, ordinario di neurochirurgia all'Università
Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma. Grazie a una tecnologia
messa a punto presso la Fondazione Besta è stato possibile
ricreare in laboratorio i vasi sanguigni tumorali, che sono stati
analizzati e confrontati con quelli normali per comprenderne le
caratteristiche e i possibili bersagli terapeutici. (Segue)

Red/Apa

211209 nov 10

MAW9056 4 cro rg00,gn00 048 ITA0056;
Apc-Ricerca italiana svela come staminali generino tessuti... -3-
Lo studio, durato oltre tre anni, è pubblicato su Nature

Roma, 21 nov. (Apcom) - La ricerca, finanziata dall'associazione
italiana per la ricerca sul cancro, ha svelato che le cellule
staminali dei tumori hanno delle capacità finora insospettabili
che rivoluzioneranno la biologia dei tumori, spiega Ruggero De
Maria, direttore del dipartimento di ematologia e oncologia
molecolare dell'Iss: "Abbiamo esaminato i tessuti di circa
quaranta pazienti ammalati di glioblastoma multiforme, uno dei
tumori più aggressivi, per il quale non esistono terapie
efficaci, e abbiamo potuto osservare come le sue cellule
staminali siano in grado di far crescere il tumore, generando
direttamente dei nuovi vasi sanguigni. Questi nuovi vasi nutrono
il tumore e gli permettono di crescere e invadere il cervello. Si
tratta di una osservazione molto importante - aggiunge il
ricercatore - perché questo studio, in particolare, ha mostrato
come la maggioranza dei vasi sanguigni del tumore sia costituita
da cellule staminali tumorali trasformate in cellule endoteliali,
cioè nelle cellule che normalmente sono deputate alla formazione
dei vasi del sangue necessari a portare ossigeno e sostanze
nutritive al nostro organismo".

Uno scenario, quello aperto da questa ricerca, che conforta i
clinici: Roberto Pallini, ricercatore dell'istituto di
neurochirurgia dell'Università Cattolica di Roma, spiega che "la
scoperta che le cellule staminali tumorali danno origine ai vasi
sanguigni dei glioblastomi può avere notevoli implicazioni
terapeutiche in quanto l'individuazione di farmaci in grado di
bloccare questo processo potrebbe costituire una terapia efficace
per la cura di questi terribili tumori". Pallini e Luigi Maria
Larocca, anatomo-patologo dell'Università Cattolica, già da
alcuni anni studiavano le cellule dei vasi sanguigni del
glioblastoma e avevano dimostrato che esse presentavano
caratteristiche atipiche che le distinguevano nettamente dalle
cellule dei vasi cerebrali normali. A partire da queste
osservazioni, con uno studio durato più di 3 anni, si è giunti
alla attuale pubblicazione su Nature.

Red/Apa

211212 nov 10
TUMORI:CERVELLO; SCOPERTO SUO TRUCCO MORTALE,SVOLTA PER CURA
(EMBARGO ORE 19)
(ANSA) - ROMA, 21 NOV - Grazie a scienziati italiani e' stata
scoperta' l''arma segreta' di uno tra i tumori piu' aggressivi,
il glioblastoma, cancro al cervello che quasi sempre non lascia
speranze ai malati: questo tumore e' cosi' aggressivo perche' si
costruisce da se' i vasi sanguigni che lo nutrono, a partire da
cellule staminali tumorali che si trasformano in ''cellule
endoteliali'', ovvero cellule delle pareti dei vasi.
Resa nota sulla rivista Nature, la scoperta e' merito
dell'equipe di Ruggero De Maria dell'Istituto Superiore di
Sanita' (ISS) di Roma, insieme a Giulio Maira e Roberto Pallini
del dipartimento di Neurochirurgia dell'Universita' Cattolica di
Roma e in collaborazione con centri di ricerca a Milano e
Palermo.
''Per la prima volta - spiega De Maria all'ANSA - ci siamo
accorti che un tumore invece di reclutare vasi sanguigni sani
per nutrirsi, si crea da solo la propria rete di vasi usando
cellule staminali tumorali''.
La scoperta e' importantissima, in primis perche' i
ricercatori hanno gia' in mente alcuni farmaci innovativi che
potrebbero impedire la trasformazione di staminali malate in
vasi sanguigni, e quindi ''in meno di due anni credo che
potremmo passare all'applicazione di queste nuove terapie ai
pazienti'', dichiara Enrico Garaci, Presidente ISS.
Ma anche perche', afferma De Maria - ci sono gia' indizi che
lasciano sospettare che anche altre neoplasie molto aggressive
come alcuni casi di melanoma e neuroblastoma potrebbero adottare
lo stesso meccanismo, formando vasi aberranti al tumore. (ANSA).


Y27-NAN
21-NOV-10 11:45 NNNN
TUMORI: ITALIANI SVELANO FUNZIONAMENTO CELLULE STAMINALI TUMORALI, CURE PIU' VICINE =
RICERCA ISS, CATTOLICA DI ROMA E ISTITUTO BESTA DI MILANO


Roma, 21 nov. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - (EMBARGO ALLE
20.00) - La ricerca 'Made in Italy' mette a segno un grande colpo.
Studiosi italiani hanno svelato il meccanismo con cui le cellule
staminali generano i tessuti tumorali. Una scoperta rivoluzionaria
che, di fatto, apre la via a nuovi scenari terapeutici per la cura di
molti tumori. Lo studio, pubblicato oggi sulla rivista Nature, e'
stato realizzato dall'Istituto superiore di sanita' (Iss) e
dall'Universita' Cattolica di Roma, in collaborazione con l'Istituto
Neurologico Carlo Besta di Milano.


L'analisi del tessuto tumorale dei pazienti affetti da
glioblastoma multiforme, il piu' maligno dei tumori cerebrali, ha
permesso ai ricercatori italiani coordinati da Ruggero De Maria,
direttore del Dipartimento di Ematologia, Oncologia e Medicina
Molecolare dell'Iss, di scoprire il meccanismo con cui agiscono le
cellule staminali tumorali.


La scoperta e' stata effettuata attraverso l'analisi di tessuti
tumorali provenienti da oltre 40 pazienti affetti da glioblastoma
sottoposti a intervento chirurgico dall'equipe di Giulio Maira,
neurochirurgo all'Universita' Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma.
Grazie a una tecnologia messa a punto dalla Fondazione Besta e' stato
possibile ricreare in laboratorio i vasi sanguigni tumorali, che sono
stati analizzati e confrontati con quelli normali per comprenderne le
caratteristiche e i possibili bersagli terapeutici. (segue)


(Fed/Gs/Adnkronos)
21-NOV-10 11:19


NNNN
TUMORI: ITALIANI SVELANO FUNZIONAMENTO CELLULE STAMINALI TUMORALI, CURE PIU' VICINE (2) =


(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "L'angiogenesi, cioe' la
capacita' di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni - spiega
Maira - e' una caratteristica tipica dei tumori maligni ed e' un
elemento essenziale per la crescita del glioblastoma multiforme, il
piu' maligno e purtroppo il piu' frequente tra i tumori cerebrali.
Ricerche recenti hanno ipotizzato che una popolazione di cellule
staminali neurali aberranti e' responsabile dello sviluppo di questo
tumore. Il nostro studio ha dimostrato che le cellule staminali del
glioblastoma sono in grado di costruire la rete di vasi sanguigni
necessari per alimentare e far crescere il tumore, fornendo
informazioni rilevanti sul meccanismo con cui i tumori progrediscono".


Nuovi scenari terapeutici quindi si aprono per la cura di molti
tumori. "L'abilita' di queste cellule nel contribuire direttamente
alla vascolarizzazione del tumore - sottolinea Enrico Garaci,
presidente dell'Iss - rappresenta un nuovo meccanismo di angiogenesi e
non necessariamente limitato al glioblastoma e che puo' rappresentare
un importante approccio terapeutico per diversi tipi di tumore. Allo
studio delle alterazioni delle cellule staminali lavoriamo da anni e
questa pubblicazione ci conferma l'esistenza delle cellule staminali
tumorali su cui da tempo la comunita' scientifica discute. Questa
ricerca - aggiunge Garaci - mette un punto su quello che potra' essere
un cardine importante da cui ripartire per ripensare le strategie
terapeutiche future della lotta contro il cancro".


Lo studio, finanziato dall'Associazione italiana per la ricerca
sul cancro, ha svelato che le cellule staminali dei tumori "hanno
delle capacita' finora insospettabili che rivoluzioneranno la biologia
dei tumori", spiega De Maria. "Abbiamo esaminato i tessuti di circa 40
pazienti ammalati di glioblastoma multiforme, per il quale non
esistono terapie efficaci, e abbiamo potuto osservare come le sue
cellule staminali siano in grado di far crescere il tumore, generando
direttamente dei nuovi vasi sanguigni. Questi nuovi vasi nutrono il
tumore e gli permettono di crescere e invadere il cervello. Lo studio,
in particolare - aggiunge - ha mostrato come la maggioranza dei vasi
sanguigni del tumore sia costituita da cellule staminali tumorali
trasformate in cellule endoteliali, cioe' nelle cellule che
normalmente sono deputate alla formazione dei vasi del sangue
necessari a portare ossigeno e sostanze nutritive al nostro
organismo". (segue)


(Fed/Gs/Adnkronos)
21-NOV-10 11:22


TUMORI: ITALIANI SVELANO FUNZIONAMENTO CELLULE STAMINALI TUMORALI, CURE PIU' VICINE (3) =


(Adnkronos/Adnkronos Salute) - Uno scenario, quello aperto da
questa ricerca, che conforta i clinici. Roberto Pallini, ricercatore
dell'Istituto di Neurochirurgia dell'Universita' Cattolica di Roma, e
coordinatore dello studio assieme a De Maria, afferma che "la scoperta
che le cellule staminali tumorali danno origine ai vasi sanguigni dei
glioblastomi puo' avere notevoli implicazioni terapeutiche in quanto
l'individuazione di farmaci in grado di bloccare questo processo
potrebbe costituire una terapia efficace per la cura di questi
terribili tumori".


Pallini e Luigi Maria Larocca, anatomo-patologo dell'Universita'
Cattolica, gia' da alcuni anni studiavano le cellule dei vasi
sanguigni del glioblastoma e avevano dimostrato che esse presentavano
caratteristiche atipiche che le distinguevano nettamente dalle cellule
dei vasi cerebrali normali. A partire da queste osservazioni, con uno
studio durato piu' di 3 anni e grazie all'importante collaborazione
con De Maria, si e' giunti all'attuale pubblicazione su Nature.


Tra l'Istituto di Neurochirurgia dell'Universita' Cattolica e
l'Iss e' in atto una stretta collaborazione scientifica per lo studio
dei tumori cerebrali, che ha portato alla creazione di una banca delle
cellule staminali del glioblastoma, indispensabile per analisi
biomolecolari su larga scala. Il passo successivo, infatti, sono i
futuri target terapeutici per i quali sono gia' al lavoro anche i
ricercatori del Besta. "Proprio per individuare i bersagli terapeutici
suggeriti da questa importante acquisizione", spiega Eugenio Parati,
direttore del Laboratorio di Neurobiologia Cellulare della Fondazione
Besta di Milano, "stiamo cercando di definire con precisione i
meccanismi molecolari coinvolti nella produzione dei vasi da parte
delle cellule staminali tumorali".


(Fed/Gs/Adnkronos)
21-NOV-10 11:30

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