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(AGI) - Roma, 6 gen. - "Le dichiarazioni del ministro della
Difesa, Ignazio La Russa, cosi' come riportate dalla stampa,
non sono chiare". Giorgio Carta, legale di Valentina Fabri, il
caporal maggiore dell'Esercito non ammessa ai test del concorso
per passare in servizio permanente effettivo perche' incinta,
non ha dubbi: il caso e' ancora aperto.
"Il ministro", ha spiegato a GrNet.it, "ha affermato a
Herat che la ragazza potra' sottoporsi alle procedure
concorsuali, una volta terminata la gravidanza, ma non ha
spiegato a quali selezioni egli faccia riferimento. Infatti, se
il ministro ha inteso riammettere al concorso ora in
svolgimento la giovane, dovra' farlo con provvedimento espresso
che revochi il precedente: saremo ben lieti di ritirare il
ricorso proposto dinnanzi al Tar Lazio". In ogni caso, "non
risponde al vero il fatto che Valentina non sia mai stata
esclusa dal concorso". E ancora: "Se, invece, il ministro ha
semplicemente fatto presente che Valentina potra' partecipare
ai concorsi di futura indizione, il caso non e' affatto chiuso,
attesa l'ingiustizia e l'illegittimita' della odierna
esclusione della ragazza-madre e considerato il danno che
comunque le deriverebbe dalla riduzione di chance, rispetto ai
colleghi maschi, di transitare nel servizio permanente".
Il ministro, conclude l'avvocato, "ignora poi l'importante
circostanza per cui Valentina non appartiene alla categoria dei
volontari in ferma prefissata per i quali e' prevista una
periodica indizione di concorsi, ma a quella dei volontari in
ferma breve per i quali i concorsi di stabilizzazione sono solo
eventuali e rimessi alla discrezionale determinazione
dell'amministrazione militare". Anche "in quest'ultimo caso,
quindi, la vicenda non sarebbe affatta chiusa e si insisterebbe
per ottenere una pronuncia dei giudici amministrativi". (AGI)
Bas
060931 GEN 11
NNNN
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