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venerdì 7 gennaio 2011

PEDOFILIA ON LINE: POLIZIA RIPULISCE 1.100 SITI "IN MASCHERA"






PEDOFILIA ON LINE: POLIZIA RIPULISCE 1.100 SITI "IN MASCHERA" =
(AGI) - Roma, 7 gen. - Millecento siti on line di
insospettabili aziende (un centinaio solo in Italia),
"infettati" a loro insaputa con materiale pedopornografico
messo in vendita attraverso i link inviati con normali tecniche
di spamming. E' la scoperta fatta dalla Polizia postale e delle
comunicazioni che, con l'aiuto di Europol ha ripulito i server
distribuiti in 30 paesi e ricostruito l'intera, avanzatissima
filiera tecnologica di "web masquerating".
Le indagini, coordinate dalla procura di Venezia ("Venice
carnival" il nome dell'operazione), sono partite all'inizio del
2009 dalla segnalazione di una nonna che, navigando sulla rete
in cerca di un regalo per i suoi nipotini, aveva cliccato
sull'indirizzo di un negozio virtuale ritrovandosi su un sito
web di abusi sessuali su minori. (AGI)
Bas (Segue)
071240 GEN 11

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PEDOFILIA: MOLESTAVA RAGAZZINE, ARRESTATO VENTIDUENNE

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 7 GEN - Un giovane, G.B., di 22
anni, e' stato arrestato dagli agenti della polizia postale a
Reggio Calabria per pedofilia.
Al giovane e' stata notificata una ordinanza di custodia
cautelare dal Gip del tribunale di Reggio Calabria, Francesco
Petrone, che ha accolto la richiesta della locale Procura della
Repubblica.
Nel corso delle indagini e' emerso che il ventiduenne avrebbe
commesso delle molestie sessuali nei confronti di due ragazzine
che frequentano la scuola elementare. Dagli accertamenti e'
emerso anche che il giovane era solito visitare siti contenenti
immagini pedo-pornografiche alcuni dei quali risultati oscurati
dal Centro Nazionale Contrasto alla Pedofilia Online. (ANSA).

LE/FLC
07-GEN-11 12:46 NNNN
PEDOFILIA ON LINE: POLIZIA RIPULISCE 1.100 SITI "IN MASCHERA" (2)=
(AGI) - Roma, 7 gen. - In un primo momento i sospetti si erano
concentrati su un server italiano ma ben presto gli
investigatori hanno capito di avere a che fare con un gruppo
criminale, con ogni probabilita' originario dell'Est europeo,
che violava con malware i siti di aziende "innocenti" in modo
da reindirizzare verso siti pedopornografici gli utenti. "A
finire nel mirino degli hacker - ha spiegato in una conferenza
stampa il vice questore aggiunto Elvira D'Amato, responsabile
del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia
sulla rete - sono finite per lo piu' aziende di piccole e medie
dimensioni, come beauty farm, agriturismi e palestre, prive di
un'adeguata protezione informatica: una volta avvertiti, i
rispettivi gestori hanno collaborato attivamente con noi alla
ripulitura dei server".
L'inchiesta, affidata al sostituto procuratore Carlo
Nordio, e' tuttora in corso e promette importanti sviluppi:
l'obiettivo, non facile, e' quello di ricostruire i flussi
finanziari del denaro usato dai pedofili per acquistare, per lo
piu' con carta di credito, fotografie e filmati che
la polizia non esita a definire "raccapriccianti: sono
centinaia le transazioni intercettate, decine gli acquirenti
denunciati.
Tra le ipotesi investigative, quella che il gruppo
criminale abbia prodotto in proprio il materiale relativo agli
abusi sui minori, materiale successivamente commercializzato
attraverso i siti "infettati".
"E' importante che un'operazione cosi' vasta, dai confini
extranazionali - ha ammesso D'Amato - sia nata proprio dalle
segnalazioni degli internauti. Il loro aiuto integra il nostro
monitoraggio quotidiano della rete e ci aiuta a scoprire in
tempo reale tutti gli espedienti criminali del web sommerso:
perche' se la repressione e' importante, la prevenzione lo e'
ancora di piu'. E il nostro primo obiettivo resta quello di
impedire che cittadini del tutto ignari possano imbattersi in
contenuti hard, prenderne visione o addirittura scaricarli
senza volerlo e senza nemmeno saperlo". (AGI)
Bas
071336 GEN 11

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PEDOFILIA: OPERAZIONE 'VENICE CARNIVAL', 1000 SERVER RIPULITI IN TUTTO IL MONDO =
GRUPPO CRIMINALE 'INFETTAVA' SITI INSOSPETTABILI PER DISTRIBUIRE
MATERIALE PORNOGRAFICO

Roma, 7 gen. (Adnkronos) - Piu' di 1000 server in tutto il mondo
'ripuliti' da software nocivi che reindirizzavano gli ignari utenti
verso siti web illegali che ospitavano materiale pedopornografico. E'
il risultato finora conseguito dall'operazione "Venice Carnival",
condotta dalla Polizia postale e delle comunicazioni italiana, con il
supporto dell'Europol e coordinata dal sostituto procuratore di
Venezia, Carlo Nordio. L'indagine, ancora in corso, ha portato alla
scoperta di un gruppo criminale che installa software nocivi sui
server web di aziende prive di sistemi di protezione, per distribuire
online materiale relativo a abusi sessuali su minori.

L'operazione condotta dalla Polizia italiana, illustrata
stamattina al Viminale dal vice questore aggiunto Elvira D'Amato,
responsabile del Centro nazionale per il contrasto alla
pedopornografia sulla rete, e' partita all'inizio del 2009, a seguito
della segnalazione di una nonna che stava navigando ignara di tutto su
Internet per comprare regali ai suoi nipotini, e cliccando su un link
di shop online, si era vista reindirizzare a un sito web di abusi
sessuali su minori.

"Si tratta della prima operazione a livello globale", ha detto
la D'Amato, e ha consentito di svelare le avanzate tecniche di "web
masquerating", impiegate dal gruppo criminale. Si tratta di "nuove
modalita' di pubblicizzare materiale pedopornografico sulla rete -ha
aggunto la responsabile del Cncpo- abbiamo capito che dietro a siti
legittimi, i cui gestori erano ignari di quanto accadeva, c'erano
pagine che nascondevano materiale pedopornografico da acquistare".
(segue)

(Mli/Col/Adnkronos)
07-GEN-11 13:37

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PEDOFILIA: OPERAZIONE 'VENICE CARNIVAL', 1000 SERVER RIPULITI IN TUTTO IL MONDO (2) =

(Adnkronos) - La tipologia dei siti infettati era la piu' varia.
"Dalle beauty farm, agli agriturismo, alle palestre", comunque siti
web di aziende prive di sistemi di protezione sofisticati. Le tracce
informatiche raccolte dagli operatori della Polizia postale italiana
sono state velocemente distribuite ad altri 30 Paesi colpiti dalle
attivita' della stessa associazione criminosa.

In questo modo, gli investigatori delle rispettive strutture di
Polizia sono stati messi in condizione, come nel nostro Paese, di
intervenire presso i server locali per procedere a ''depurare''gli
spazi web infettati, per un totale di 300 domini con oltre 700
indirizzi web. Un centinaio i siti in Italia vittime degli attacchi
criminosi su cui gli investigatori sono intervenuti per la rispettiva
decontaminazione, scongiurando la permanenza del materiale
pedopornografico inoculato. (segue)

(Mli/Col/Adnkronos)
07-GEN-11 13:46

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PEDOFILIA: OPERAZIONE 'VENICE CARNIVAL', 1000 SERVER RIPULITI IN TUTTO IL MONDO (3) =

(Adnkronos) - Il gruppo criminale responsabile del malware, a
quanto pare originario dell'Europa dell'Est, ha associati in tutto il
mondo. Si ritiene che abbiano prodotto in proprio il materiale
relativo ad abusi su minori, che e' stato successivamente
commercializzato e distribuito attraverso siti web sicuri ed anonimi.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni italiana, lavorando
insieme all'Europol, ha inoltre sviluppato strategie per seguire le
tracce del flusso finanziario e per scoprire i clienti e gli utenti
finali del materiale illegale. L'indagine e' ancora in corso per
identificare i produttori e i criminali ad essi collegati.

(Mli/Col/Adnkronos)
07-GEN-11 13:55
PEDOFILIA ON LINE: 715 I SITI INCLUSI NELLA "BLACK LIST" =
(AGI) - Roma, 7 gen. - Nella "black list" di siti esteri
contenenti immagini di abusi su minori figurano attualmente 715
siti, il 39,3% in piu' di un anno fa. E' uno dei dati resi noti
in occasione della presentazione dei risultati dell'operazione
"Venice carnival" che ha permesso alla Polizia postale, in
collaborazione con Europol, di ripulire olte 1.100 domini
"infettati" ad insaputa dei gestori con contenuti illegali.
Nel 2010 al Centro nazionale per il contrasto della
pedopornografia online sono arrivate ben 18.679 segnalazioni di
comuni cittadini e di organizzazioni non governative: 940 i
siti valutati come "sospetti", 216 quelli giudicati, al termine
di ulteriori analisi, come "indubbiamente illeciti" e aggiunti
alla black list istituita dalla legge 38 del 2006. Sempre
l'anno scorso, dalla medesima lista sono usciti 14 siti "non
piu' a carattere pedopornografico" o "non piu' raggiungibili".
"Quotidianamente - spiegano i responsabili del Centro - 90
service provider italiani attingono da noi l'intero elenco dei
siti, attestati all'estero, da inibire agli utenti italiani
che, in luogo della visione del materiale illecito proposto dal
crimine, vedranno comparire sui propri schermi una 'pagina di
stop' comune a tutti i Paesi che in Europa adottano analoghe
modalita' di navigazione protetta".
A partire dalla fine del 2009 "le attivita' di contrasto si
sono spinte oltre frontiera, attivando contatti diretti tra le
agenzie investigative estere e le societa' di 'web hosting'
che, a loro insaputa, possono detenere materiale illecito".
Attivita' che hanno portato alla rimozione definitva dal
circuito web di 40 siti pedopornografici ubicati all'estero.
(AGI)

Bas
071419 GEN 11

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