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giovedì 14 aprile 2011

Il processo breve? "Una beffa". E' la definizione che il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli, intervistato stamane da Radio Citta' Futura, da' del provvedimento approvato ieri dalla Camera.

PROCESSO BREVE. PROCURATORE CASELLI: E' BEFFA PER I CITTADINI
 RIFORMA EPOCALE? NO, MAGISTRATI A GUINZAGLIO MAGGIORANZA

 (DIRE) Roma, 14 apr. - Il processo breve? "Una beffa". E' la
 definizione che il procuratore capo di Torino Giancarlo Caselli,
 intervistato stamane da Radio Citta' Futura, da' del
 provvedimento approvato ieri dalla Camera.
 "Il processo breve- afferma il magistrato- e' una formula
 magica, uno specchietto per le allodole, pubblicita' ingannevole.
 Chi non vorrebbe un processo breve?- si chiede- solo un cretino
 potrebbe dirsi contrario; ma non basta abbreviare il processo,
 stabilendo un termine entro il quale si deve concludere, se non
 si fa niente per migliorare il funzionamento della giustizia".
 Secondo Caselli, "una politica degna di questo nome, che
 voglia l'interesse generale, dovrebbe far funzionare la
 giustizia, accelerando le procedure e dotando gli uffici
 giudiziari di uomini e mezzi, mentre limitarsi a dire che il
 processo deve finire equivale- sostiene- a una dichiarazione
 burocratica di morte, con delle conseguenze che sono sotto gli
 occhi di tutti: un esercito di scippatori, ladri, truffatori,
 spacciatori, corruttori, usurai, bancarottieri, pedofili,
 violenti, insomma- afferma Caselli- un catalogo sterminato di
 'gentiluomini' che la faranno franca molto piu' di quanto gia'
 oggi purtroppo succede, alla faccia della fatica delle forze
 dell'ordine, della sofferenza delle vittime e della sicurezza dei
 cittadini". (SEGUE)

 (Vid/ Dire)
PROCESSO BREVE. PROCURATORE CASELLI: E' BEFFA PER I CITTADINI -2-


(DIRE) Roma, 14 apr. - Il procuratore capo di Torino non nasconde
dunque il suo "nervosismo, per questa che vivo- spiega - come una
sostanziale presa in giro dei cittadini. Si sta giocando con le
parole: si parla di riforma epocale della giustizia e non c'e'
niente di niente, ma proprio niente di niente di niente di niente
e ci metto ancora un niente- aggiunge Caselli- che possa far
funzionare la giustizia. Anzi, le cose semmai andranno
addirittura peggio, perche' il vero obiettivo- afferma- e' quello
di mettere i magistrati al guinzaglio della maggioranza politica
del momento. In questo modo l'uguaglianza dei cittadini davanti
alla legge diventera' spazzatura".
Caselli ricorda infine come accanto al ddl sul processo breve
"c'e' in cantiere un progetto che prevede l'allungamento del
processo. Puo' sembrare schizofrenia ma non lo e'- conclude-
perche' l'obiettivo e' sempre lo stesso: far sparire i processi
che ossessionano il nostro premier".

(Vid/ Dire)
11:29 14-04-11

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