BUONI PASTO: BATTAGLIA SILENZIOSA, BAR E TRATTORIE SFIDANO LO STATO =
LE GARE AL MASSIMO RIBASSO CREANO UN CASO, ATTESO INTERVENTO
DELL'AUTORITY
Roma, 3 mag. - (Adnkronos) - Una guerra silenziosa quelle dei
buoni pasto che si combatte ogni giorno nei bar e nelle tavole fredde
delle citta' italiane e, scrive il 'Corriere della Sera', ad animarla
sono da una parte i piccoli esercenti pizzerie, bar e mini trattorie,
dall'altra l'amministrazione dello stato e le grqandi aziende. In
mezzo ci sono 2,2 milioni di lavoratori, popolo dei buoni pasto, 800
mila dei quali sono dipendenti pubblici, il resto privati.
secondo i dati dell'ultimo studio Nomisma, citati dal
quotidiano, che pranza fuori casa utilizza per il 24% bar e snack bar,
per il 22% ristoranti, trattorie e pizzerie, per il 15,2% mense
aziendali e il 12% si porta il cibo da casa. Cosi' il mercato dei
buoni pasto vale 2,5 miliardi di euro e per controllarlo litigano una
decina di societa', diverse a capitale straniero: leader del settore
la Ticket Restaurant con il 43%. Ma ora l'Anseb, l'associazione delle
societa' che emettono buoni pasto, ha detto basta e assieme alla Fipe,
che rappresenta gli esercenti, si e' rivolta all'Autority dei
contratti pubblici.
Banco di prova, continua il Corriere della Sera, della
ribellione e' un maxi.contratto Eni, 4 mila dipendenti per un
ammontare di 8 milioni di euro, che dovrebbe essere aggiudicato nei
prossimi mesi e che si presenta particolarmente appetibile, visto che
la societa' petrolifera concede ai propri dipendenti un ricco bonus di
10 euro. I negoziatori del gruppo vorrebberoprocedere, come fanno gli
altri enti pubblici, alla gara al massimo ribasso per risparmiare il
piu' possibile ma le organizzazioni di catergoria si sono messe e come
primo risultato hanno spuntato un incontro con i vertici Eni che si
dovrebbe tenere nellaprima decade di maggio.
(Rre/Col/Adnkronos)
03-MAG-11 11:43
NNNN
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