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martedì 3 maggio 2011

Salute: italiani al sole tra fobie e incoscienza, torna euromelanoma day. Il 16 maggio diagnosi precoce in 53 centri italiani

SALUTE: ITALIANI AL SOLE TRA FOBIE E INCOSCIENZA, TORNA EUROMELANOMA DAY =
IL 16 MAGGIO DIAGNOSI PRECOCE IN 53 CENTRI ITALIANI

Roma, 3 mag. - (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Italiani divisi
sotto il sole: ai fobici che in spiaggia non sfilano mai maglietta e
occhiali e si precipitano dal dermatologo alla prima minuscola macchia
sospetta, diffidando delle rassicurazioni degli esperti, fanno da
contraltare gli inconsapevoli, che si concedono da anni maratone di
tintarella mordi e fuggi, si preparano all'estate con "inutili e
dannose" sedute al solarium e ignorano filtri e creme protettive.
Anche pensando a questa variegata popolazione torna quest'anno la
seconda edizione italiana dell'Euromelanoma Day: una giornata di
visite per la diagnosi precoce del melanoma - che colpisce 7 mila
italiani l'anno - e dei tumori della pelle.

La campagna informativa organizzata da Sidemast (Societa'
italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse) culmina il
prossimo lunedi' 16 maggio, con incontri informativi con dermatologi
su prevenzione e diagnosi precoce del melanoma e dei tumori della
pelle, e screening gratuiti presso 53 centri in tutta Italia. Dal 5 al
14 maggio si potra' prenotare una visita chiamando il numero verde
800-591309 begin_of_the_skype_highlighting            800-591309      end_of_the_skype_highlighting, dal lunedi' al venerdi' dalle ore 9 alle ore 17.00. Tutte
le strutture che aderiscono all'iniziativa sono consultabili, inoltre,
sul sito www.sidemast.org.

"Gli italiani alle prese con la salute della pelle si dividono
tra nevofobici e inconsapevoli totali - spiega Caterina Catricala',
direttore del Dipartimento di Dermatologia-Oncologia dell'Ifo
(Istituti fisioterapici ospitalieri) di Roma, illustrando l'iniziativa
oggi nella Capitale - I primi si precipitano dal dermatologo,
affollando le sale d'attesa a ogni minima macchia, anche piccolissima.
E dopo il controllo non si tranquillizzano del tutto, tanto che
finiscono per tornare dopo pochi mesi. I secondi non si preoccupano
per niente: spesso capitano dal dermatologo accompagnando un parente
e, lasciando lo studio, chiedono un controllo 'per scrupolo'. Ecco
che, in questi casi, sollevando una maglietta ci imbattiamo in lesioni
preoccupanti". (segue)

(Mal/Ct/Adnkronos)
03-MAG-11 16:26

NNNNSALUTE: ITALIANI AL SOLE TRA FOBIE E INCOSCIENZA, TORNA EUROMELANOMA DAY (2) =
MAI CREMA PROTETTIVA SOTTO IL SOLE PER 20% ITALIANI

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - E se questi sono gli adulti, i
ragazzi sono bravi in teoria, ma 'deboli' nella pratica. Un recente
studio della Clinica dermatologica dell'Aquila su 1.204 studenti della
scuola media superiore 'fotografa' un buon livello di conoscenza dei
tumori cutanei (circa il 97%) e dei rischi legati all'esposizione
solare (80,6%). "Ma poi i ragazzi adottano comportamenti
irresponsabili al sole (86,5%) non usando alcuna protezione solare -
commenta Ketty Peris, direttore della Clinica dermatologica
universitaria dell'Aquila - Anche se i ragazzi che sono stati
informati da dermatologi poi sono piu' inclini ad adottare
comportamenti corretti".

Il melanoma colpisce principalmente adulti tra i 40 e i 60 anni,
ed e' in continuo aumento. "Un fenomeno dovuto all'eccessiva
esposizione al sole e ai raggi ultravioletti (Uv) - sottolinea Pier
Giacomo Calzavara Pinton, direttore della Clinica dermatologica
dell'Universita' di Brescia - della passione per le lampade
abbronzanti, che non preparano la pelle ma la bruciano. Inoltre, chi
usa le creme solari le sceglie male e le applica peggio. Pericolose
anche - prosegue - le scottature nei primi anni di vita". Nel corso
della conferenza stampa, sono stati presentati i risultati dei 1.085
questionari sottoposti ai partecipanti alla scorsa edizione
dell'Euromelanoma Day. Ebbene, solo il 39,2% del campione si era gia'
sottoposto in passato a una visita di controllo dei nevi, e di questi
il 9,7% aveva una storia pregressa di neoplasia cutanea.

Interessanti i dati sulle creme protettive, utilizzate "sempre"
dal 37,4% degli intervistati (per lo piu' donne e soggetti istruiti),
"qualche volta" dal 31,4% e "mai" dal 21,8%. Per cio' che riguarda le
lampade solari, il 70,7% ha dichiarato di non aver mai fatto provato
la tintarella artificiale, il 19,9% di farne fino a 20 per anno e
l'1,6% di farne piu' di 20 per anno. Le donne ricorrono alle lampade
piu' degli uomini. I principali fattori di rischio melanoma sono di 3
tipi - ricorda Catricala' - ambientali (raggi UV, rifrazione della
sabbia, dell'acqua e della neve, latitudini e periodo dell'anno in cui
ci si espone), comportamentali (come ci si espone al sole) e
costituzionali. Questi ultimi riguardano coloro che hanno un numero di
nei superiore a 100 e addirittura superiori a 5 se i nei sono
clinicamente atipici, che hanno segni di scottature dall'infanzia o
dall'adolescenza, i fototipi con occhi e capelli chiari che si
abbronzano con difficolta' e si scottano sempre. Il rischio genetico
riguarda il 10% dei casi e viene riportato ad un altro caso di
melanoma in famiglia". (segue)

(Mal/Ct/Adnkronos)
03-MAG-11 16:29

NNNNSALUTE: ITALIANI AL SOLE TRA FOBIE E INCOSCIENZA, TORNA EUROMELANOMA DAY (3) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - La buona notizia e' che si puo'
ridurre significativamente il rischio di sviluppare un melanoma
attraverso un'adeguata prevenzione. I dermatologi raccomandano dunque
di evitare di esporsi eccessivamente al sole tra le ore 11 e le 15, di
guardarsi dalla tintarella selvaggia del finesettimana (per
abbronzarsi occorrono 8 giorni di esposizioni regolari), di usare un
filtro solare con fattore adeguato al proprio fototipo, indossando
indumenti adeguati per la protezione.

Nella lotta al melanoma e' fondamentale anche la diagnosi
precoce che prevede, per le persone a rischio, una visita di controllo
dal dermatologo munito di dermatoscopio (uno strumento grande come un
telefonino che consente di valutare il neo sospetto) almeno una volta
all'anno, un auto-controllo periodico, ogni 2-3 mesi, di tutta la
superficie della propria cute, rivolgendosi a un dermatologo quando si
osserva nel nevo un cambiamento di colore, forma, dimensione oppure
quando ne compare uno nuovo.

(Mal/Ct/Adnkronos)
03-MAG-11 16:31

NNNN

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