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martedì 14 giugno 2011

salute: esperti, cellulari e wi-fi dannosi, servono fondi per studi indipendenti

SALUTE: ESPERTI, CELLULARI E WI-FI DANNOSI, SERVONO FONDI PER STUDI INDIPENDENTI =
NUOVI STUDI SU RISCHI CANCRO SENO DA MIX ELETTROSMOG-RX E DANNI
A CELLULE UMANE

Roma, 14 giu. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Un mare di onde
elettromagnetiche di diverso tipo e intensita' emesse da cellulari,
wi-fi, cordless, apparecchiature senza fili, radar. Per non parlare
dei campi elettrici, delle piu' pericolose radiazioni ionizzanti
legate a esami diagnostici, emissioni naturali, esposizione a lavoro.
Tutte radiazioni a rischio per la salute, come indicano diversi studi,
mai 'scagionate' definitivamente dalle ricerche in loro difesa e le
cui intensita' e presenza sono cresciute in 10 anni a livelli
esponenziali con un trend che non accenna ad arrestarsi.

Lo hanno ricordato di esperti - fisici, medici, neuroscienziati
- riuniti oggi al convegno internazionale "Telefonia mobile, wi-fi e
wi-max: un pericolo per la salute?", organizzato oggi a Roma
dall'associazione malattie da intossicazione cronica, e ambientale
(Amica).

"I danni alla nostra salute sono una certezza. E servirebbe
approfondire il problema con studi indipendenti, per i quali sono
necessari fondi", spiega all'Adnkronos Salute Fiorenzo Marinelli,
ricercatore dell'Istituto di genetica molecolare, del Cnr di Bologna
che ha presentato uno studio sui danni alle cellule umane in vitro,
esposte sia al wi-fi che alle onde radar, sulla scia di uno studio
gia' realizzato sui telefoni cellulari lo scorso anno. (segue)

(Ram/Ct/Adnkronos)
14-GIU-11 15:36

NNNNSALUTE: ESPERTI, CELLULARI E WI-FI DANNOSI, SERVONO FONDI PER STUDI INDIPENDENTI (2) =

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La ricerca pilota sui telefonini
- dice l'esperto - ha indicato che c'e' un primo effetto di
stimolazione dei geni che producono la morte cellulare, che si
verifica in poche ore dall'esposizione alle onde. Le cellule
sopravvissute, sulla lunga esposizione, ricevono invece un segnale di
sopravvivenza cellulare e sono stimolate a proliferare, sia quelle
sane che quelle danneggiate. C'e' un doppio danno, uno immediato e uno
a lungo termine, con la possibilita' di far velocizzare le crescite
tumorali".

"Sul wi-fi abbiamo fatto studi sia su cellule sane muscolari che
su quelle leucemiche - continua - in tutte e due i casi si ha sia
l'apoptosi delle cellule esposte per breve periodo sia la
proliferazione delle cellule danneggiate".

A confermare i danni delle radiazioni anche una ricerca sui topi
dell'Istituto Ramazzini di Bologna. "Abbiamo dimostrato - ha spiegato
Morando Soffritti, direttore scientifico del Ramazzini - che topi
esposti a un campo magnetico, dalla vita fetale fino alla morte, e
sporadicamente ai raggi X, paragonabili a quelli delle donne che si
sottopongono a esami diagnostici periodici come la mammografia, hanno
un rischio molto piu' elevato di tumore al seno". (segue)

(Ram/Ct/Adnkronos)
14-GIU-11 15:38

NNNNSALUTE: ESPERTI, CELLULARI E WI-FI DANNOSI, SERVONO FONDI PER STUDI INDIPENDENTI (3) =
MARINELLI, INUTILE ATTUALE METODO PER MISURARE L'ESPOSIZIONE

(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "La scienza ci indica, quindi,
che e' consigliabile limitare l'uso di queste tecnologie, utilizzando
un principio di precauzione", sostiene Marinelli sottolineando anche
l'inutilita' di alcune novita'. "Il wi-fi ad esempio - aggiunge - e'
inutile e dannoso. Abbiamo cablato l'intero pianeta per connetterci a
internet e ora vogliamo fare gli ultimi 10 metri via radio. Non ha
senso".

Marinelli mette in discussione anche il metodo di misurazione
dell'esposizione, oggi calcolato con il sistema Sar (Specific
Absorption Rate), ovvero la quantita' di radiazioni emesse dai
telefoni assorbite dal corpo umano. Per farlo si espone una sostanza
inerte, proteica, che non 'reagisce' come fanno le cellule. Il
risultato e' che non viene stabilito il reale danno. Marinelli e il
suo gruppo hanno invece studiato un sistema piu' semplice, basato
sulla misurazione, direttamente sull'uomo, degli effetti del
telefonino sia dal lato dove viene utilizzato l'apparecchio sia
dall'altro, con un metodo di facile applicazione.

"Quello che sta emergendo negli ultimi tempi - conclude Ernesto
Burgio, pediatra e componente dell'International Society of Doctors
for the Environment (Isde) - e' che non si puo' piu' pensare che
l'esposizione massiccia alle radiazioni sia il solo pericolo,
continuando a valutare la dose totale assorbita. L'attenzione, ora, e'
sulla sinergia di tante sostanze chimiche (xenobiotici) con agenti
fisici come i campi elettromagnetici e delle piccole dosi quotidiane
di radiazioni ionizzanti (come avviene vicino alle centrali nucleare).
Tutto questo espone a continue 'marcature' del software del Dna,
l'epigenoma. Danni che si stratificano negli anni e, accumulandosi nei
gameti, possono passare da una generazione all'altra, con una
pesantissima eredita' per le generazioni future".

(Ram/Ct/Adnkronos)
14-GIU-11 16:27

NNNN

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