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mercoledì 27 luglio 2011

USA: 4000 UFFICI POSTALI A RISCHIO, FRANCOBOLLI IN FARMACIA

USA: 4000 UFFICI POSTALI A RISCHIO, FRANCOBOLLI IN FARMACIA
POSTAL SERVICE IN CRISI, IN 4 ANNI 20MILA LAVORATORI IN MENO
(ANSA) - WASHINGTON, 27 LUG - In molte localta' americane,
tra un paio di mesi, i cittadini saranno costretti a passare
dalla farmacia per mandare un pacco o comprare un francobollo.
La crisi non molla. Cosi' le Poste americane stanno valutando
la seria possibilita' di chiudere, nei prossimi due mesi, circa
4000 uffici. Tanti se si pensa che il Postal Service ha al
momento circa 32mila uffici postali sparsi in tutto il Paese.
Nello sforzo di ridurre i costi e cercare di migliorare
l'organizzazione del servizio malgrado i tagli, il Postmaster
General, Patrick Donahoe, ha diffuso una lista di uffici a
rischio. La stragrande maggioranza di questi si trovano in zone
rurali e sulla carta non offrono servizi a una grande massa di
utenti.
A questo punto iniziera' una fase di discussione, lunga 60
giorni, al termine della quale arrivera' la decisione finale,
che comunque potra' essere appellata davanti alla Postal
Regulatory Commission.
Nelle comunita' in cui verra' meno l'ufficio postale,
assicura Donahoe, il Postal Service pensa di appaltare alcuni
servizi essenziali, come la vendita di francobolli o l'invio di
piccoli pacchi a negozi locali, come farmacie o alimentari.
''In futuro gli uffici postali saranno piu' piccoli, piu'
flessibili e piu' competitivi'', ha assicurato Donahoe.
E questa sembra l'unica ricetta per sopravvivere, visto che
il traffico postale e' calato drasticamente e con questo gli
incassi. Cosi', tra crollo delle entrate commerciali e tagli da
parte del Tesoro, negli ultimi quattro anni le Poste Usa hanno
dovuto tagliare oltre 20 mila posti di lavoro. E ora si passa a
chiudere anche gli uffici.
''E' una medicina amara, ma sono cambiati i tempi e anche le
Poste devono cambiare'', ha commentato Art Sackler, presidente
della Coalition for a 21st Century Postal Service, che
rappresenta i dipendenti delle aziende che vivono sulle
spedizioni, come quelle che gestiscono la distribuzione di
medicine o dei giornali e riviste. (ANSA).

CAP
27-LUG-11 00:54 NNNN

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