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domenica 25 dicembre 2011

MORTO BOCCA: EZIO MAURO, L'ITALIA NE AVREBBE ANCORA BISOGNO

MORTO BOCCA: EZIO MAURO, L'ITALIA NE AVREBBE ANCORA BISOGNO
'ANDAVA SEMPRE AL NOCCIOLO, NON SOPPORTAVA BALLETTI E FURBIZIE'
(ANSA) - ROMA, 25 DIC - ''Giorgio Bocca era un grande amico,
un uomo di Repubblica ma anche un personaggio appassionato della
storia repubblicana incompiuta del nostro Paese. E proprio le
vicende di questi giorni ci fanno dire quanto ancora ce ne
sarebbe bisogno''. Ezio Mauro ricorda cosi' l'editorialista del
suo giornale, scomparso nel pomeriggio a Milano a 91 anni.
''Giorgio e' morto un'ora fa - racconta il direttore in un
intervento audio sul sito Repubblica.it - la telefonata di
Silvia, la moglie, per una delle circostanze straordinarie della
vita, mi ha raggiunto a Dronero, nel suo posto da partigiano,
con tutte le montagne attorno, in una giornata di freddo e di
sole. Pensavo a lui quando sono arrivato, sapevo che non
riusciva a difendersi dal male e voleva interrompere questa
lunga sofferenza. E in questi giorni a Repubblica abbiamo
ricapitolato il significato del suo lavoro nella storia del
giornalismo e dell'impegno civile del nostro Paese''. ''E'
stato segnato per tutta la vita dalla guerra partigiana - dice
Mauro - Anche dopo l'imprinting di quell'esperienza e' stato per
lui fondamentale, come se gli avesse insegnato a distinguere il
bene dal male. E' stato una bussola per tutta la vita. Questo
gli ha portato le ironie e qualche volta gli sberleffi di quelli
che hanno cambiato idea, magari anche due o tre volte, o dei
revisionisti. Ma Giorgio tirava dritto. Aveva la capacita' di
andare al nocciolo delle cose, la capacita' di capire che
troviamo nelle sue inchieste in giro per l'Italia''.
''Repubblica e' stato il suo giornale, quello in cui si e'
espresso al meglio. Avevamo in lui un editorialista di vaglia,
un inchiestista di rango, uno scrittore straordinario. E poi un
polemista - sottolinea Mauro - perche' andando al nocciolo delle
cose e guardando dritto davanti a se' non sopportava tutti i
balletti e le furbizie della vita italiana, delle politica
italiana e anche del giornalismo''.(ANSA).

PNZ
25-DIC-11 19:18 NNNN

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