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martedì 3 gennaio 2012

ANSA/OMSA LICENZIA, CONTRO COLLANT BOICOTAGGIO SU FACEBOOK

ANSA/OMSA LICENZIA, CONTRO COLLANT BOICOTAGGIO SU FACEBOOK
PROTESTA PER 239 LICENZIAMENTI A FAENZA. PRODUZIONE VERSO SERBIA
(di Gianluca Angelini)
(ANSA) - FAENZA (RAVENNA), 3 GEN - La decisione della Golden
Lady di procedere al licenziamento collettivo dei dipendenti
della Omsa di Faenza - 239 persone - al termine della cassa
integrazione straordinaria fissata a meta' marzo, aveva gia'
scatenato la rabbia dei sindacati che, nei giorni scorsi,
avevano bollato la scelta come ''inaccettabile'' e definito il
comportamento dell'azienda, ''arrogante''.
Ora a far piovere critiche sulla societa' guidata da Nerino
Grassi e' il popolo del web, con un evento pubblico su Facebook,
in programma il 31 gennaio dalle 19 alle 22 e intitolato 'Mai
piu' Omsa'.
Attiva da un paio di giorni, la pagina creata da Massimo
Malerba - che rilancia il 'Mai piu' Omsa' anche su 'Il Post
viola', blog ufficiale del Popolo Viola - ha gia' raccolto
23.700 partecipanti al 'boicottaggio' (ma il ritmo di crescita
e' rapidissimo: alcune decine al minuto) mentre gli incerti
superano i 1.600 e gli invitati sfondano il tetto dei 256.000:
chiunque clicchi su Facebook il bottone 'partecipero', infatti,
si impegna a non acquistare prodotti Omsa e Golden Lady e a
invitare amici e parenti a fare altrettanto, oltre a invitare
almeno 10 amici a quest'evento.
La 'rivolta' lanciata dagli internauti prende le proprie
mosse dal licenziamento di massa alla Omsa deciso dal produttore
di calze di Castiglione delle Stiviere, - gruppo mantovano
titolare, di marchi come Philippe Matignon, Sisi, Hue Donna, Hue
Uomo, Saltallegro, Saltallegro bebe', oltre a Omsa e Golden Lady
- e rivelato, il 29 dicembre scorso, da due sindacalisti
faentini della Filctem-Cgil. La comunicazione con la scelta di
procedere alla ''risoluzione dei rapporti di lavoro'' alla Omsa
al termine della cassa integrazione straordinaria fissata per il
14 di marzo, era stata inoltrata via fax, il 27 dicembre a pochi
giorni dall'incontro al ministero dello Sviluppo Economico a
Roma, tra azienda, istituzioni e sindacati, avvenuto il 23
dicembre e concluso con un 'arrivederci' al 12 gennaio. Un atto
che le segreterie di Cgil, Cisl e Uil avevano subito bollato
come ''provocatorio e arrogante'', foriero di ''una reazione
compatta di tutti i soggetti che si sono mobilitati contro
questa tragedia di disimpegno irresponsabile da parte del
gruppo'' mantovano.
Gruppo che alla Omsa - entrata in Golden Lady Company nel
1992 - impiega a Faenza 239 dipendenti, parte dei 3.500
dislocati in 11 stabilimenti produttivi in Europa, oltre
all'americana Kayser Roth Corporation forte di 4 stabilimenti
produttivi e 1.500 dipendenti.
''La decisione di chiudere lo stabilimento di Faenza per
riaprirlo in Serbia non ha giustificazione - si legge sulla
pagina di protesta su Facebook -: la Omsa, infatti, non e' in
crisi, produce e vende tantissimo, si fregia del marchio 'Made
in Italy' e in Italia ha il grosso del suo mercato. Ma in
Serbia, forse, puo' sfruttare meglio chi lavora''.
Negli scorsi mesi la vicenda Omsa aveva ricevuto diversa
attenzione mediatica. Oltre a una pagina Facebook attiva da
tempo, intitolata 'Boicotta Omsa', il caso era stato seguito
dalla stampa locale e nazionale, da esponenti dell'Italia dei
Valori e da diverse trasmissioni televisive mentre le
lavoratrici dello stabilimento faentino hanno dato vita a
diversi interventi teatrali in giro per il Paese. (ANSA).

AG
03-GEN-12 17:53 NNNN
CRISI: OMSA, DOPO ANNUNCIO LICENZIAMENTI IL BOICOTTAGGIO SUL WEB =
(AGI) - Bologna, 3 gen. - Dopo i presidi organizzati in passato
presso i punti vendita in varie citta' italiane, nascono anche
sul web le iniziative di boicottaggio dei prodotti della Golden
Lady (azienda specializzata nella produzione di calze
femminili) a seguito della decisione del gruppo di procedere al
licenziamento di 239 dipendenti della Omsa di Faenza al termine
della cassa integrazione straordinaria nel marzo prossimo.
Iniziative (da social network ai blog) nate come provocazione e
protesta contro l'intenzione di trasferire "la produzione
dall'Italia - si legge in uno di questi siti - per sfruttare
manodopera a basso costo". Sono migliaia le adesioni alla
mobilitazione internet che sollecita i cittadini a non comprare
i prodotti Omsa e Golden lady invitando, allo stesso tempo,
amici e parenti a fare altrettanto. Preoccupati i sindacati per
la sorte delle operaie faentine. "Speriamo - ha detto Renzo
Fabbri della Filctem Cgil - che il sito di Faenza venga
riconvertito e che ci sia un gruppo di imprenditori interessato
all'acquisto. La nostra intenzione e' quella di ricollocare il
maggior numero di lavoratori e lavoratrici possibile. I
licenziamenti non sono il frutto di una crisi aziendale ma
dell'intenzione di delocalizzare la produzione in Serbia dove
la manodopera costa meno". Il rappresentante della Filctem Cgil
ha poi spiegato che giovedi' prossimo e' in programma un
incontro tra istituzioni (Regione, Provincia e Comune),
eventuali compratori e la proprieta'. Seguira', il 12 gennaio,
un'altra riunione al ministero anche con le parti sociali.
(AGI)

bo1/Ari
031853 GEN 12


OMSA: IDV RILANCIA CAMPAGNA 'BOICOTTIAMO GOLDEN LADY' =
(AGI) - Roma, 3 gen. - L'Italia dei valori rinnova l'appello
lanciato nel maggio del 2010 per il boicottaggio dei prodotti
Golden Lady, dopo il licenziamento dei dipendenti dell'Omsa di
Faenza. "Lo diciamo da tempo, lo ripetiamo oggi che la
battaglia si fa piu' dura: boicottiamo Golden Lady!", ha
scritto Antonio Di Pietro su Twitter.
"Finalmente l'appello che l'IdV lancio' oltre un anno e
mezzo fa sta girando sulla rete con tutta la forza che merita",
ha sottolineato dal canto suo Silvana Mura, che della questione
Omsa si e' occupata personalmente, sul sito del partito.
L'Idv "ha immediatamente manifestato il suo pensiero e si
e' organizzato, in sede nazionale e regionale, per le adeguate
contromisure, ma da donna, da lavoratrice, da essere umano, non
potevo non esprimere il mio personale dissenso per questa
terribile mentalita' imprenditoriale, che umilia l'essere umano
e lo rende simile a un prodotto di cui potersi disfare
liberamente in nome delle logiche del profitto", ha spiegato la
deputata. "Non si esce dalla crisi cosi', non si puo'
pretendere di ristrutturare il nostro paese senza solidarieta'
e senza un'imprenditoria virtuosa", ha insistito. (AGI)
Sab
031309 GEN 12

NNNN

OMSA: PRC-FDS EMILIA ROMAGNA, REGIONE EVITI LICENZIAMENTO 239 LAVORATRICI =
SCONCIAFORNI, GOLDEN LADY CONTRADDICE TUTTI GLI IMPEGNI ASSUNTI
FORMALMENTE

Bologna, 3 gen. - (Adnkronos) - Sapere quale sia il giudizio
della Regione Emilia Romagna sull'approccio tenuto da Golden Lady, ma
soprattutto conoscere "le iniziative che la giuntaintende assumere per
evitare il licenziamento delle 239 lavoratrici dell'Omsa", dallo
stabilimento ravennate di Faenza. Queste le domande contenute in
un'interrogazione presentata stamattina all'esecutivo Errani dal
consigliere regionale del Prc-Fds Roberto Sconciaforni.

Ricordando che "il 27 dicembre 2011 la Golden Lady ha anticipato
tramite fax alle organizzazioni sindacali di categoria territoriali
una raccomandata con cui ha comunicato l'intenzione di procedere con
la risoluzione dei rapporti di lavoro all'Omsa di Faenza al terminine
della cassa integrazione straordinaria, che scadra' il 14 marzo 2012",
Sconciaforni sostiene che "tale scelta della proprieta' contraddice
tutti gli impegni assunti, anche formalmente, dalla Golden Lady in
sede istituzionale e sindacale ad interrompere l'attivita' dello
stabilimento faentino solo nel caso di una riconversione certa dello
stesso e, quindi, della continuita' produttiva".

Secondo Sconciaforni, che sottolinea anche come "la Golden Lady
non risulta affatto in crisi", il licenziamento delle lavoratrici
causerebbe pertanto "un gravissimo danno sociale ed economico" per il
ravennate e per tutta la regione.

(Mcb/Col/Adnkronos)
03-GEN-12 14:09

NNNN

OMSA: SU FACEBOOK CAMPAGNA BOICOTTAGGIO GOLDEN LADY CONTRO LICENZIAMENTI =
MIGLIAIA DI ADESIONI VIRTUALI A SOSTEGNO DELLE 239 LAVORATRICI
DI FAENZA

Bologna, 3 gen. - (Adnkronos) - "Continueremo fino a che la Omsa
non dara' la garanzia di un posto di lavoro stabile per ciascun
lavoratore e lavoratrice". Questa la promessa che veicola "la campagna
di boicottaggio dei prodotti degli 8 brand del gruppo Golden Lady
(Golden Lady, Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue,
Arwa)" lanciata su Facebook, per salvare le 239 lavoratrici del sito
ravennate di Faenza. Lo scorso 27 dicembre 2011, infatti, le operaie
hanno ricevuto dalla proprieta' un fax in cui si comunica l'intenzione
di procedere con la risoluzione dei loro rapporti di lavoro, al
terminine della cassa integrazione straordinaria, che scadra' il 14
marzo 2012.

Sul social network la campagna di boicotaggio dei prodotti
Golden Lady sta prendendo sempre piu' piede: la pagina 'Bomsa.
Boicotta Omsa' ha totalizzato in pochi giorni gia' 4.362 'mi piace' e
in bacheca riporta interviste alle lavoratrici, interventi dei partiti
politici a sostegno della vertenza e i commenti di uomini e donne che
esprimono solidarieta' alle operaie. Il boicottaggio e' assunto anche
dal gruppo fondato su Facebook da Patrizio Durante, che ha 10.585
membri. (segue)

(Mcb/Col/Adnkronos)
03-GEN-12 14:52

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OMSA: SU FACEBOOK CAMPAGNA BOICOTTAGGIO GOLDEN LADY CONTRO LICENZIAMENTI (2) =

(Adnkronos) - E ancora sono oltre 9.350 i membri del gruppo 'A
piedi nudi! Io non compro Omsa e Golden Lady finche' non riassumono'
che risulta fondato da Alessandra Mallamo. Nella nota di descrizione
del gruppo di leggono le ragioni dell'iniziativa: "320 operaie e 30
operai della Omsa perdono il posto di lavoro perche' il mantovano
padron Nerino Grassi, proprietario del colosso Golden Lady, ha deciso
di licenziare, chiudere lo stabilimento in Emilia e delocalizzare il
Serbia, solo per questioni di profitto. Facciamo crollare le vendite
in Italia contro quest'ingiustizia!".

(Mcb/Col/Adnkronos)
03-GEN-12 15:02

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(ER) IMPRESE. OMSA, LA REGIONE: NOI STIAMO CON LE LAVORATRICI
'DA GRASSI METODO SBAGLIATO'

(DIRE) Bologna, 3 gen. - "Voglio dare garanzie alle lavoratrici:
la Regione e' insieme a loro, impegnata in questa battaglia".
L'assessore alle attivita' produttive Giancarlo Muzzarelli, si fa
parte attive nella lotta delle 239 donne della Omsa di Faenza
lasciate a casa da inizio anno e attacca la proprieta' dai
microfoni di Telesanterno che stasera mandera' in onda
l'intervista.
"Credo che sia un metodo sbagliato quello assunto
dall'imprenditore Grassi per il fatto che e' gia' attivo un
tavolo ufficiale presso il ministero che tra l'altro si riunira'
in questi giorni", spiega Muzzarelli. Discutibile, secondo
l'assessore, anche la decisione dell'imprenditore di licenziare
in tronco a mezzo di fax: "Credo sia stato sbagliato spedire le
lettere senza informare nessuno". E, dopo aver messo nel mirino
le modalita' di licenziamento, invita l'imprenditore a "tirare
fuori le carte dal cassetto" e "dimostrare il piano che da tempo
sta cercando di costruire". Muzzarelli, poi, insiste sulla
necessita' di dare "una risposta per la reindustrializzazione del
sito", che per la Regione e' "fondamentale". E manda a dire alla
proprieta', convinta a spostare la produzione in Serbia: "Noi
abbiamo bisogno di mandare un messaggio inequivocabile stiamo con
le lavoratrici, vogliamo garantire loro un futuro e non
concederemo sconti a nessuno".

(Com/Sas/ Dire)
16:48 03-01-12

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(ER) IMPRESE. OMSA, FDS: IMPEGNI TRADITI, REGIONE INTERVENGA
SCONCIAFORNI PRESENTA INTERROGAZIONE

(DIRE) Bologna, 3 gen. - Una scelta che "contraddice tutti gli
impegni assunti, anche formalmente". Roberto Sconciaforni,
consigliere regionale della Federazione della sinistra,
interviene con un'interrogazione sull'Omsa di Faenza, dove le 239
lavoratrici sono state messe a casa a partire da marzo, quando
scadra' la cassa integrazione. Decisione della proprieta', la
Golden Lady, anticipata il 27 dicembre tramite un fax.
Ma l'azienda, ricorda Sconciaforni, aveva garantito in sede
istituzionale e sindacale che l'attivita' dello stabilimento
sarebbe stata interrotta "solo nel caso di una riconversione
certa dello stesso e, quindi, della continuita' produttiva". Il
licenziamento delle 239 lavoratrici, fa notare il consigliere,
causerebbe "un gravissimo danno sociale ed economico al
territorio ravennate e emiliano-romagnolo" e del resto la Golden
Lady "non risulta affatto in crisi". Per questo l'esponente di
Fds chiede alla Regione cosa intenda fare per evitare il
precipitare degli eventi.

(Com/Red/ Dire)
17:35 03-01-12

NNNN

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