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martedì 3 gennaio 2012

REFERENDUM: APPELLO DI 111 COSTITUZIONALISTI, SERVE L. ELETTORALE




REFERENDUM: APPELLO DI 111 COSTITUZIONALISTI, SERVE L. ELETTORALE =
(AGI) - Roma, 3 gen. - Il Comitato referendario per i collegi
uninominali ha diffuso un appello, promosso da Andrea Morrone,
sottoscritto finora da 111 costituzionalisti. L'appello,
auspicando che il referendum sia ammesso dalla Corte
costituzionale esprime il convincimento che, grazie alla
decisione di ammissibilita', l'iniziativa referendaria continui
a svolgere la funzione di pungolo per il varo di una nuova
legge elettorale, nel solco dei quesiti sottoscritti da un
milione e duecentomila cittadini". Inoltre i quesiti
referendari, se ammessi dalla Corte costituzionale, potranno
aiutare le forze parlamentari impegnate nel delicato sostegno
al governo Monti a realizzare gli obiettivi indicati dal Capo
dello Stato.
"All'inizio della campagna referendaria, - si legge dal
testo dell'appello - molti di noi lanciarono un appello ai
cittadini, perche' appoggiassero una iniziativa che costituiva
una 'occasione imperdibile per ridare base e senso al nostro
sistema politico, stimolando il Parlamento a compiere il suo
dovere di dotare l'Italia di una legge elettorale all'altezza
della Costituzione e della dignita' del popolo italiano'.
Adesso che la raccolta delle firme ha avuto un cosi' ampio
successo, ci rivolgiamo ai gruppi parlamentari e ai partiti
perche' affrontino immediatamente il problema, utilizzando al
massimo l'ultima parte della legislatura".(AGI)
red/Gim (Segue)
031552 GEN 12

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REFERENDUM: APPELLO DI 111 COSTITUZIONALISTI, SERVE L. ELETTORALE (2)=
(AGI) - Roma, 3 gen. - "L'iniziativa referendaria - affermano i
costituzionalisti - ha gia' svolto un compito importante,
riaprendo un tema che sembrava chiuso e riproponendo alla
coscienza popolare il rischio di votare, per la terza volta,
con un sistema che calpesta fondamentali principi della
Costituzione. Il referendum - se ammesso, come auspichiamo,
dalla Corte costituzionale - non solo non interferira' con la
attivita' di governo ma, anzi, potra' aiutare i gruppi
parlamentari nello sforzo per fronteggiare la grave crisi
economica e finanziaria. Il referendum, infatti, potra'
diventare nei prossimi mesi non solo uno stimolo, sempre piu'
forte, per affrontare le tematiche istituzionali auspicate dal
Presidente della Repubblica accompagnando le misure di
risanamento e di rilancio dello sviluppo, ma potra', altresi',
evitare lacerazioni fra i gruppi parlamentari impegnati in una
cosi' importante e delicata missione per il Paese. Al di la' di
aspetti che il Parlamento potra' sempre correggere, il ritorno
alle 'leggi Mattarella' potrebbe contribuire a ricostituire,
attraverso i collegi uninominali, un rapporto piu' diretto fra
parlamentari ed elettori e potra' evitare, pur in un quadro
tendenzialmente maggioritario, la formazione di coalizioni
rissose, fragili ed eterogenee, artificiosamente tenute insieme
dalla conquista di un premio di maggioranza a livello
nazionale".
"Sarebbe una sciagura se, nonostante la condanna, ormai
generale, dell'attuale sistema elettorale, - conclude
l'appello - l'inerzia e gli interessi di parte impedissero
nuovamente al Parlamento di intervenire. Ma poiche' questo
pericolo esiste realmente, e lo sarebbe ancora di piu' senza lo
stimolo referendario, invitiamo i partiti ad assumersi tutte le
responsabilita' e a lavorare immediatamente attorno a questo
problema alla ripresa dei lavori parlamentari."(AGI)

red/Gim
031552 GEN 12

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