Il welfare delle donne
La parità tra donne e uomini non è soltanto un diritto formale, stabilito dal trattato sull'Unione europea e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea. L'Europa ha anche effettivamente compiuto notevoli progressi verso la parità tra uomini e donne. Oggi le donne si laureano più e prima degli uomini e contribuiscono come non mai alla forza lavoro dell'Europa.
Tuttavia il loro tasso d’occupazione è inferiore a quello degli uomini e questo limita la maturazione di diritti propri. In presenza di figli, inoltre, il tasso di occupazione delle donne diminuisce, mentre aumenta quello degli uomini. Anche le donne professionalmente attive devono del resto affrontare dei veri e propri “percorsi ad ostacoli”, durante la loro vita lavorativa: quasi un terzo delle donne europee occupate ha infatti un lavoro a tempo parziale. E il divario di retribuzione media tra i due sessi oscilla regolarmente tra il 15% e il 17% a svantaggio delle donne.
La politica sovranazionale comunitaria insomma non basta, anche perché è naturalmente “filtrata” dai diversi regimi nazionali di politica sociale, così come dalle diverse combinazioni di politiche sociali che promuovono particolari “regimi di genere”.
(Carlo Caldarini, Bruxelles 8 marzo 2012)
Per saperne di più:
Dossier d'approfondimento a cura dell'Osservatorio
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