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mercoledì 7 marzo 2012
CASO TEDESCO: CASSAZIONE, GIUSTO ARRESTO PER PERICOLO RECIDIVA
CASO TEDESCO: CASSAZIONE, GIUSTO ARRESTO PER PERICOLO RECIDIVA =
(AGI) - Roma, 7 mar. - Sussiste un "pericolo di recidiva"
cosi' come "i gravi indizi di colpevolezza a carico del
senatore Alberto Tedesco, in relazione all'accusa di
associazione per delinquere finalizzata alla commissione di
reati contro la Pubblica Amministrazione. Cosi' la Cassazione
spiega perche' il 16 dicembre scorso ha confermato l'ordinanza
con cui il Tribunale del riesame di Bari, il 18 aprile 2011,
aveva disposto nei confronti di Tedesco, ex senatore Pd, ora
confluito nel Gruppo misto, la misura degli arresti
disciplinari, con divieto di colloqui con persone diverse da
familiari, sanitari e difensori, e la disattivazione delle
utenze telefoniche fisse e mobili. La Suprema Corte, sesta
sezione penale, ha ritenuto "coerente e logica" la motivazione
del riesame, rigettando cosi' il ricorso della difesa del
senatore. La richiesta di misura cautelare e' stata esaminata e
'bocciata' nelle scorse settimane, dalla Giunta per le
immunita' di Palazzo Madama. (AGI)
Oll/Msc (Segue)
071429 MAR 12
NNNNCASO TEDESCO: CASSAZIONE, GIUSTO ARRESTO PER PERICOLO RECIDIVA (2)=
(AGI) - Roma, 7 mar. - Con la sentenza n.9117, depositata oggi,
i giudici di piazza Cavour rilevano come il Tribunale del
riesame si sia "puntualmente attenuto" ai principi
giurisprudenziali della Corte, mettendo in evidenza che "la
cessata carica di assessore alla Sanita'" pugliese, incarico
rivestito all'epoca dei fatti dal senatore, "non ha fatto
venire meno il pericolo di recidiva, dal momento che Tedesco
continua a mantenere relazioni e rapporti con burocrati e
funzionari rimasti all'interno dell'amministrazione sanitaria
grazie anche al suo rilevante ruolo politico di senatore della
Repubblica" e soprattutto "si e' rilevato come il pericolo di
reiterazione nei reati e' rappresentato dai dimostrati
collegamenti e interessi che l'indagato ha con la Aesse
Hospital, societa' operante nel settore della sanita' e facente
capo alla famiglia Tedesco". Inoltre l'ordinanza del Riesame,
continua la Cassazione, ha "coerentemente motivato sui gravi
indizi di colpevolezza a carico dell'indagato dimostrando, allo
stato, l'esistenza di un contesto associativo, capeggiato da
Tedesco, finalizzato all'acquisizione della gestione e del
controllo di concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi
pubblici per la realizzazione di profitti e vantaggi ingiusti,
anche a favore di imprenditori utilizzati per sostenere la
propria campagna elettorale". Con l'ordinanza impugnata, il
Riesame di Bari aveva accolto l'appello del pm, e riconosciuto,
a differenza del gip, la sussistenza del reato di associazione
a delinquere, tesi condivisa dalla Cassazione. (AGI)
Oll/Msc
071430 MAR 12
NNNNCASO TEDESCO: CASSAZIONE, GIUSTO ARRESTO PER PERICOLO RECIDIVA (3)=
(AGI) - Roma, 7 mar. - "Da quanto emerge dall'ordinanza
impugnata - si legge nella sentenza della Suprema Corte - il
sodalizio criminoso si e' formato progressivamente, mano a mano
che Tedesco e' riuscito a 'piazzare' i suoi uomini nei posti
strategici dell'organizzazione sanitaria regionale": la
formazione di questa "rete", osservano gli 'ermellini', "e'
avvenuta attraverso una sorta di cooptazione di persone da
parte del Tedesco e del suo stretto collaboratore Malcangi":
l'inserimento nella "rete" comportava - si legge nella sentenza
- una piena adesione al programma criminoso, che poteva essere
attuato solo attraverso il contributo concreto da parte dei
vari direttori generali, direttori amministrativi, direttori
sanitari delle Asl e primari ospedalieri, quali funzionari
fedeli al Tedesco, che assicuravano gli appalti e le forniture
agli imprenditori amici. Per questa ragione il Tribunale ha
efficacemente definito l'accordo tra gli associati come una
sorta di 'adesione in progress'". L'ipotesi del riesame
relativa all'esistenza dell'associazione, ricordano infine i
giudici di 'palazzaccio', si basa sull'esame "di alcune
intercettazioni" in particolare tra Tedesco e Malcangi, oppure
conversazioni che "vedono coinvolti manager, imprenditori e
dirigenti da cui emerge una frenetica ingerenza dello stesso
Tedesco nella gestione degli affari sanitari", nonche' su
alcune dichiarazioni rese nel febbraio 2010 dall'imprenditore
Giampaolo Tarantini. (AGI)
Oll/Msc
071432 MAR 12
NNNN
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