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mercoledì 6 giugno 2012

INTERNET: IN CRESCITA IL CYBERCRIME, ITALIA PREDA DELL'HACKTIVISM


INTERNET: IN CRESCITA IL CYBERCRIME, ITALIA PREDA DELL'HACKTIVISM =
I DATI SULLA SICUREZZA INFORMATICA NEL RAPPORTO CLUSIT 2012

Roma, 6 giu. -(Adnkronos) - Cresce il popolo degli internauti e
con lui aumentano i rischi. Nel corso del 2011 il numero complessivo
degli attacchi e degli incidenti di sicurezza e' aumentato in modo
significativo rispetto al passato, rendendo l'anno passato il peggiore
di sempre dal punto di vista della Ict Security. Il trend del 2012,
alla luce dei dati raccolti tra gennaio ed aprile, mostra un ulteriore
peggioramento della situazione: il Cybercrime e' diventato una
fiorente industria transnazionale da centinaia di miliardi di dollari,
che puo' colpire potenzialmente tutti coloro che utilizzano Internet,
ovvero il 30% della popolazione mondiale.

Lo rileva il Rapporto Clusit 2012 sullo stato del Cybercrime in
Italia, prodotto da Clusit e dal Security Summit, in corso oggi e
domani a Roma. In Italia, a quanto emerge dal rapporto, la parte del
leone la fa il cosidetto "hacktivism" o ''attivismo informatico''. Il
termine deriva dall'unione di due parole, hacking e activism e indica
pratiche dell'azione diretta digitale in stile hacker, un fenomeno
emergente. Nel periodo febbraio 2011-aprile 2012 in Italia sono stati
rilevati 127 attacchi dei quali 112, corrispondenti all'88%, di
matrice ''hacktivistica''.

In solo 15 casi si riscontrano motivazioni diverse,
riconducibili al Cybercrime (14 casi) ed al Cyber-Espionage. Dal
campione analizzato risulta che oltre il 43% degli obiettivi sono siti
governativi e di associazioni di natura politica o di altra natura,
mentre il settore dell'istruzione si posiziona al terzo posto. I
fenomeni di Cybercrime, invece, riguardano di piu' i cittadini, tra
furti di identita', truffe e stalking on line e i casi di pornografia
via internet.(segue)

(Mst/Opr/Adnkronos)
06-GIU-12 12:22

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INTERNET: IN CRESCITA IL CYBERCRIME, ITALIA PREDA DELL'HACKTIVISM (2) =
SOLO IL 2% DEGLI INTERNAUTI ITALIANI SA COME PROTEGGERSI

(Adnkronos) - In Italia, pero', solo il 2% degli utenti Internet
avrebbe la piena consapevolezza dei rischi e conoscenze adeguate per
proteggersi, mentre il 71%, pur disponendo di una protezione di base,
sarebbe comunque privo delle competenze adeguate per difendersi dai
rischi di indebito utilizzo della propria identita' digitale. Una
simile popolazione digitale e' facile preda per truffe on line di ogni
tipo. Secondo il Rapporto Clusit 2012, i social network spingono
l'utente ad esporre eccessivamente la propria identita' digitale,
esponendo gli utenti anche a nuove forme di cybercrime quali il Cyber
bullismo.

Complice anche il crescente utilizzo di dispositivi di accesso
mobili che aumenta l'esposizione a minacce quali phishing,
installazione di applicazioni non sicure o utilizzo improprio di
credenziali. Attacchi che, secondo le stime di alcune aziende del
settore, costerebbero agli italiani ogni anno circa 6,7 miliardi di
euro di cui 6,1 per il solo valore del tempo perso dalle vittime per
rimediare all'accaduto, e 600 milioni in costi diretti, ovvero soldi
andati perduti a causa del crimine subito.

Secondo il Rapporto, poi, l'ascesa del Cybercrime continuera'
anche nel 2012, causando danni diretti e indiretti per centinaia di
miliardi di dollari: un'economia parallela all'interno della quale i
vari attori si scambiano servizi, comprando e vendendo exploit,
malware, accessi a sistemi compromessi, dati personali e finanziari,
in una sorta di mercato globale dell'illecito. Principali obiettivi
dei cybercriminali, sistemi mobili (smartphone, tablets che nella
maggior parte dei casi non dispongono di protezioni anti-malware
efficaci), social network e Cloud, complice anche l'elevata diffusione
di questi device tra i giovani e giovanissimi.

(Mst/Opr/Adnkronos)
06-GIU-12 12:24

NNNN
 

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