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giovedì 21 giugno 2012

SPARATORIA IN CASERMA: COMANDO LEGIONE, AMAREZZA TRA COLLEGHI


SPARATORIA IN CASERMA: COMANDO LEGIONE, AMAREZZA TRA COLLEGHI =
(AGI) - Mignano Montelungo (Caserta), 21 giu. - "Resta una
profonda amarezza tra i colleghi dei due marescialli morti a
Mignano". Esordisce cosi' una nota del Comando Legione
Carabinieri della Campania, diramata dopo l'omicidio-suicidio
nella Caserma dell'Arma. "In tutti c'e' una priorita' comune -
continua la nota - stare vicino alla due famiglie e dare il
massimo conforto e sostegno ai congiunti delle vittime".
(AGI)
Lil/Dib (Segue)
211845 GIU 12

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(RIEPILOGO) OMICIDIO SUICIDIO IN CASERMA, MUOIONO DUE CARABINIERI =
(AGI) - Roma, 21 giu. - Un "gesto folle", che trova
probabilmente la sua origine in un accertamento amministrativo
sulla contabilita' di carburanti. E' questa la chiave di
lettura piu' accreditata per l'omicidio-suicidio avvenuto
stamane nella caserma di Mignano Montelungo, nel casertano.
Secondo la prima ricostruzione ufficiale, il comandante, il
maresciallo Angelo Simone, 52 anni, separato e padre di due
figlie, ha sparato al suo vice, il maresciallo Tommasino Mella,
42 anni, sposato e con una figlia ancora bambina, prima di
rivolgere l'arma contro di se' uccidendosi: era stato proprio
Mella a richiedere le verifiche dopo aver rilevato delle
"incongruenze" nei numeri. Il comandante provinciale dell'Arma,
Crescenzio Nardone, ha parlato con i cronisti di un "malinteso
senso della dignita'", di uno "stato psicologico alterato",
escludendo che ci siano state richieste di trasferimento da
parte del vice: non c'erano elementi per pensare che la vicenda
"prendesse una piega cosi' drammatica". (AGI)
Bas (Segue)
212057 GIU 12

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(RIEPILOGO) OMICIDIO SUICIDIO IN CASERMA, MUOIONO DUE CARABINIERI (2)=
(AGI) - Roma, 21 giu. - Quel che e' certo, ha spiegato Nardone,
e' che "le famiglie sono disperate" e proprio il rispetto per
loro impone di "fare chiarezza", ricostruendo in tutti i
dettagli la dinamica di quanto accaduto. Inizialmente per
spiegare la tragedia si era parlato di un rancore legato a
motivi passionali, ma la circostanza e' stata presto smentita.
Dei due, che abitavano a poca distanza dalla caserma, resta
cosi' solo lo strazio dei familiari e degli amici e il ricordo
commosso dei conoscenti. I vicini parlano di due persone che
vivevano a Mignano da tempo - quindici anni Simone, circa sei
Mella - ma che evitavano di essere in servizio assieme, specie
negli ultimi tempi. "Tommaso voleva andare via - insistono piu'
voci - voleva chiedere il trasferimento, voleva una grande
citta' per essere piu' operativo, dopo l'Afghanistan e il
Kosovo". Inevitabilmente profonda l'amarezza dei colleghi: "in
tutti c'e' una priorita' comune - sottolinea una nota del
Comando Legione Carabinieri della Campania - stare vicino alla
due famiglie e dare il massimo conforto e sostegno ai congiunti
delle vittime". (AGI)
Bas
212057 GIU 12

NNNN
 

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