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lunedì 2 luglio 2012

Spending review/ Oggi vertice governo, tagli di spesa e statali


Spending review/ Oggi vertice governo, tagli di spesa e statali
Martedì incontro con parti sociali. Scure su sanità e Province

Roma, 2 lug. (TMNews) - Sarà probabilmente il vertice di governo
di oggi, con il premier Mario Monti, il passaggio chiave per
definire il decreto sulla spending review. Si dovrà decidere
l'entità dei tagli e, quindi, se fare un decreto pesante da 7-8
miliardi (ma la cifra potrebbe arrivare a 10) o scegliere un
provvedimento più leggero, da 5-6 miliardi, rinviando il resto
del pacchetto all'autunno. Palazzo Chigi e il Tesoro premono per
la prima ipotesi ma le resistenze dei ministeri (in particolare
quello della Salute), per misure che saranno soprattutto tagli
lineari, potrebbe spingere a un intervento in due tempi. Il
decreto è atteso dopo gli incontri con parti sociali ed enti
locali, rinviati a martedì, riunioni che potrebbero influire
sulle scelte del governo, vista anche la forte preoccupazione dei
sindacati per le nuove pesanti misure, che dovrebbero colpire
anche il pubblico impiego.

Obiettivo principale del decreto resta evitare l'aumento dell'Iva
a ottobre, trovare nuovi fondi per i territori colpiti dal
terremoto in Emilia-Romagna e finanziare le spese inderogabili,
come le missioni internazionali. Interventi strutturali avranno
effetti anche sul 2013, ma un provvedimento leggero non sarebbe
sufficiente a scongiurare l'incremento dell'Iva anche l'anno
prossimo.

I pilastri del provvedimento saranno quattro. Una parte delle
risorse arriverà dalle misure del commissario straordinario
Enrico Bondi, con la razionalizzazione degli acquisti di beni e
servizi. Una sforbiciata che riguarderà in parte la sanità, con
tagli da 1-2 miliardi, soprattutto per la riduzione della spesa
farmaceutica. Il secondo e terzo pilastro saranno la riduzione
delle Province e la scure sulle società pubbliche, alleggerendo
Cda e tagliando enti strumentali, società e consorzi di Regioni,
Province e Comuni. Possibili poi misure sul pubblico impiego, con
interventi su buoni pasto e tredicesime, e soprattutto la
riduzione dell'organico, con l'ipotesi per i dipendenti in
esubero di mobilità per due anni o pensionamento con le vecchie
regole (derogando alla riforma Fornero) per i sessantenni.

Glv

020703 lug 12
Spending review/ oggi vertice governo,tagli di spesa e... -2-
Per statali in esubero ipotesi mobilità o subito in pensione

Roma, 2 lug. (TMNews) - Le misure delineate dal commissario Bondi
mettono un freno agli affitti e prevedono una razionalizzazione
degli acquisti di beni e servizi, a cominciare dalla sanità.
Misure cui si aggiungerà il pacchetto del ministro della Salute,
Renato Balduzzi, con la riduzione delle spese per la
specialistica convenzionata e per gli altri appalti. Interventi
pesanti su cui il confronto è ancora aperto, non solo con il
ministero della Salute ma anche con gli altri dicasteri più
colpiti (Difesa, Giustizia, Esteri, Istruzione). Dall'altro
super-commissario Francesco Giavazzi, invece, potrebbe arrivare
un progetto per la revisione degli incentivi alle imprese.

La riorganizzazione delle Province porterà altri risparmi,
dimezzando il numero degli enti attivi. Una riduzione che ormai è
stata accettata dalle amministrazioni provinciali, con la
richiesta però al governo di mettere mano alla miriade di società
ed enti controllati da Regioni e Comuni (oltre 3mila, secondo
alcune stime). E per queste società, insieme alle Spa non quotate
come Poste e Fs, sono previste misure importanti: se per le Spa
si snelliranno i Cda, per gli enti controllati dalle autonomie
locali - che costerebbero circa 7 miliardi all'anno - arriverà
una potatura significativa.

Rilevante anche il pacchetto per la pubblica amministrazione,
anche se non è detto che sia approvato tutto in questa fase. Per
i dipendenti pubblici potrebbero esserci un taglio dei buoni
pasto, il rinvio della tredicesima a gennaio e una riduzione di
permessi e distacchi. Prevista anche la riduzione dell'organico
del 20% per i dirigenti, del 10% per quelli di secondo livello e
del 5% per gli altri ruoli, coinvolgendo circa 10mila lavoratori.
Per gli statali in esubero non ricollocabili potrebbe essere
stabilita la mobilità per due anni (con l'80% dello stipendio),
mentre per chi ha i requisiti per la pensione potrebbe scattare
il pensionamento con le vecchie regole previdenziali, derogando
per 1-2 anni alla riforma Fornero.

Glv

020706 lug 12

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