ILVA: PERITO, A TARANTO UN MORTO OGNI TRE MESI
ECCESSI TUMORI MALIGNI IN ETA' PEDIATRICA, INQUINAMENTO ATTUALE
(ANSA) - ROMA, 19 AGO - ''Conoscevo gia' la realta' di
Taranto. Ma del nostro lavoro che e' andato avanti per un anno,
mi ha colpito la chiarezza con la quale sono emersi gli effetti
dannosi per la salute''. Lo dice a Repubblica Annibale Biggeri,
uno dei periti incaricati dal Gip di analizzare la situazione di
Taranto legata all'Ilva.
''Abbiamo notato - spiega - che il picco di ricoveri e
l'eccesso di mortalita' per patologie riconducibili alle
emissioni di polveri industriali si acuisce nel rione Tamburi e
nel Borgo, ovviamente i piu' vicini agli impianti, con un morto
ogni tre mesi. Stesso discorso al Paolo VI nel quale risiedono
molti operai dello stabilimento siderurgico''. In eta'
pediatrica, prosegue, ''si e' accertato un eccesso di tumori
maligni del 25%. E questo e' uno degli aspetti
che consente di affermare che gli effetti sulla salute sono
prodotti dall'inquinamento attuale e non solo da quanto avvenuto
in passato''.
Le rilevazioni delle centraline di Taranto, precisa,
''confermano ancora oggi, a sequestro notificato, che le
emissioni sforano la soglia di legge. Basta consultare il sito
dell'Arpa - dice Biggeri -. Dal 2004 gli sforamenti sono stati
sempre oltre i limiti di legge tranne che nel 2009 quando sono
stati leggermente al di sotto. Ma in quell'anno c'e' stato un
calo della produzione per motivi di mercato''. (ANSA).
Y14-CZ
19-AGO-12 10:50 NNNN
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