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domenica 19 agosto 2012

PAKISTAN: BIMBA CRISTIANA DOWN DI 11 ANNI RISCHIA PENA DI MORTE


PAKISTAN: BIMBA CRISTIANA DOWN DI 11 ANNI RISCHIA PENA DI MORTE =
(AGI/EFE) - Islamabad, 18 ago. - Una bambina di 11 anni,
cristiana e affetta da sindrome di Down, e' stata arrestata e
accusata di blasfemia per aver bruciato una decina di copie del
Corano. Rischia una condanna a morte. Ne ha dato notizia la
Comunita' cristiana di Islamabad, spiegando che la bambina e'
stata arrestata venerdi' nella capitale, nell'area di Umara
Jaffar. Il quotidiano "Express Tribune" ha contattato il
commissariato di zona, che ha confermato la notizia e le accuse
contro la bambina.(AGI)
Zec/Fab (Segue)
191844 AGO 12

NNNNPAKISTAN: BIMBA CRISTIANA DOWN DI 11 ANNI RISCHIA PENA DI MORTE (2)=
(AGI/EFE/AFP) - Islamabad, 19 ago. - Rimsha, ha spiegato una
fonte anonima di polizia, e vive con la famiglia nel quartiere
di Mehrabad. Nella stessa area abitano circa 800 cristiani,
costretti ad evacuare dopo l'episodio per paura di ritorsioni
da parte di estremisti musulmani. La detenzione di Rimsha,
infatti, e' stata quasi una scelta obbligata dopo che una folla
rabbiosa si era riversata nelle strade dopo il rogo dei libri
sacri. "Questi cristiani cercavano rifugio da parenti in altri
quartieri di Islamabad, adesso stanno lentamente rientrando
nelle loro case. Adesso vogliamo trovare una soluzione
amichevole per la bambina", ha spiegato Tahir Naveed Chaudhry,
esponente dell'Alleanza delle minoranze.
Rimsha, invece, resta in carcere. "Abbiamo dovuto muoverci
con rapidita' per evitare situazioni spiacevoli", ha spiegato
un poliziotto che ha voluto mantenere l'anonimato. La bambina,
che rischia una condanna a morte, pena prevista per il reato di
blasfemia, ieri era comparsa di fronte a un tribunale, che ha
provveduto a rinnovarle l'arresto per altri 14 giorni, quando
dovra' di nuovo presentarsi in aula. Il Forum delle donne ha
condannato l'arresto, definendo "priva di umanita'" la denuncia
contro la bambina da parte della polizia e affermando che il
caso rientra nelle competenze della giustizia minorile e non
avrebbe mai dovuto essere chiamato in causa il reato di
blasfemia. (AGI)
Zec/Fab
191844 AGO 12

NNNNANSA-LA STORIA/ PAKISTAN:BLASFEMA,IN CELLA BIMBA CRISTIANA DOWN
RIFTA, 11 ANNI, ACCUSATA DI OLTRAGGIO AL CORANO E ARRESTATA
(di Maurizio Salvi)
(ANSA) - ISLAMABAD, 19 AGO - Lo spettro della persecuzione
delle minoranze torna ad aleggiare in Pakistan: Rifta Masih, una
bambina cristiana di undici anni affetta da sindrome di Down, e'
stata arrestata giorni fa in un quartiere povero di Islamabad
dopo che alcuni vicini l'hanno accusata di blasfemia per aver
bruciato pagine del Noorani Qaida, il manuale per imparare a
leggere il Corano.
La polizia della capitale ha confermato la vicenda precisando
che la piccola, residente a Mehrabadi, alle porte della
capitale, e' stata presa in consegna dagli agenti e trasferita
precipitosamente in un riformatorio per due settimane in attesa
che un giudice decida la sua sorte.
Scarseggiano le testimonianze dirette dell'accaduto, ma
secondo la ricostruzione di un quotidiano, alla vigilia del
27esimo giorno del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, la
piccola e' stata vista strappare una decina di pagine del libro
che sarebbero poi state gettate in un secchio della spazzatura e
bruciate. Cio' avrebbe provocato l'ira dei vicini.
Come accaduto in simili casi in passato, questo ''sdegno'' e'
stato preso per oro colato dal resto della popolazione locale
che, senza attendere una verifica dell'accaduto e senza rendersi
conto della disabilita' della piccola, si e' abbandonata ad atti
di violenza su persone e cose, costringendo molti cristiani del
quartiere a fuggire verso zone piu' sicure.
In un primo momento la polizia si era rifiutata di accogliere
la denuncia di blasfemia contro la bambina, dato il suo visibile
handicap, ma dopo che molte persone hanno bloccato per ore la
statale del Kashmir e circondato il commissariato, lo ha fatto
giovedi' scorso, prima dell'ultimatum posto dai musulmani a
''dopo la preghiera del venerdi' ''.
La denuncia e' stata presentata da tale Muhammad Ummad che,
pur non essendo stato direttamente testimone del presunto atto
blasfemo, ha firmato una dichiarazione in cui sostiene che
''dieci pagine del libro sono state strappate e gettate in un
secchio della spazzatura''.
La Commissione asiatica per i diritti umani (Ahrc) ha
lanciato l'allarme, ricordando come la legge pachistana sulla
blasfemia sia la piu' permissiva del mondo islamico ma viene
spesso strumentalizzata per vendette personali. L'Ahrc e' anche
preoccupata perche' non si hanno piu' notizie della madre e
della sorella di Rifta da quando sono state prese in consegna
dagli agenti.
Fra il 1986 e l'agosto 2009, mille persone sono state
incriminate in base a questa legge, mentre oltre 30 sono state
linciate dalla folla prima del processo o uccise da individui
armati.
Nella vicenda e' intervenuto immediatamente il consigliere
del primo ministro per l'Armonia nazionale Paul Bhatti, fratello
dell'ex ministro per gli Affari delle Minoranze, Shahbaz Bhatti,
anche lui cristiano ed ucciso da un commando armato il 2 marzo
2011.
Paul Bhatti, che per anni ha esercitato la sua professione di
medico in Italia, ha disposto un'assistenza legale per la bimba
e ordinato un'inchiesta su eventuali indebite pressioni
esercitate per costringere la polizia ad agire contro la piccola
Rifta.(ANSA).

SAL
19-AGO-12 18:09 NNNN

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